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Simona's pov

Continuo a fare solo errori.
Probabilmente ieri non dovevo andare a letto con Fred, insomma ero fragile e avevo solo bisogno di sfogarmi. Entro nel locale, saluto il mio collega e mi metto a sistemare la mia postazione.

"Perché hai gli occhi gonfi?"

"Fede non sai proprio farti i cazzi tuoi?" Sbotto al mio collega

"Scusami" aggiungo poi e le lacrime cominciano a scendere

"Immagino che sia per via di Vito" annuisco, il ragazzo viene vicino a me e mi stringe tra le sue braccia, con una mano mi accarezza dolcemente i capelli

"Sai non me lo aspettavo, da lui non me lo sarei mai aspettata, è stato un colpo veramente basso da parte sua" dico tra un singhiozzo e l'altro.

"Non puoi farci niente"

"Vorrei non averlo mai conosciuto"

"Quindi non intendi dargli una seconda occasione?"

"Mi ha ferita dentro, mi ha spezzata il cuore, mi ha fatta sentire anzi mi sta facendo sentire proprio una merda, continuo a chiedermi cosa ho fatto di sbagliato senza trovare una riposta. Continuo a dirmi che forse era meglio comportarsi in maniera diversa. E credo che se ce l'avessi davanti nemmeno riuscirei a guardarlo in faccia"

"Beh allora forse stasera è meglio darsi malata" cosa?

"Mi stai dicendo che lui stasera viene qui?" Annuisce

"Molto bene" mi asciugo gli occhi e vado in bagno a sistemarmi

"Prima o poi lo incontrerai, lo sai"

"Spero proprio di no Fred"

"Non ne ho le forze"

"È passato solo un giorno, nessuno ne avrebbe le forze" mi sorride e mi accarezza dolcemente la guancia, gli prendo la mano e la tengo tra le mie

"Grazie" gli dico per poi passargli il suo drink, si alza e svanisce tra la folla

"Ci sei andata di nuovo a letto" dice Federico

"Scusa?"

"Non sapete nasconderlo voi due, siete diversi quando lo fate"

"Non ti si può nascondere proprio nulla"

"Esatto"

"E poi non c'è nulla di male" aggiungo

"Non c'è nulla di male quando è una relazione stabile, non quando è nociva quanto la vostra, non te ne sei mai resa conto?" 

"Forse facciamo così perché è l'unico modo per provare a far funzionare la cosa" ammetto senza neanche pensarci

"Con te qualsiasi cosa può funzionare" la sua voce mi fa venire i brividi. Da quanto tempo è qui? Mi volto verso di lui, gli sorrido e lui se ne va via subito.

"Non mi pare proprio" dico fredda, quasi tagliente nei suoi confronti

"Noi potremmo esserne la prova"

"Dopo quello che hai fatto, mi fai solo schifo" dico per poi andare nel magazzino. Scendo le scale, apro la porta e la richiudi dietro di me. Qualche lacrima inizia a scendere. Mi guardo attorno, prendo uno straccio, mi asciugo le lacrime e ritorno su.
Come previsto lui non è più al bancone.

"Non puoi far scappare sempre tutti, o scappare tu dagli altri" dice Fred sorseggiando il suo drink

"Non ho le forze per affrontare la realtà da sola"

"Non devi essere per forza sola"

"Non ho nessuno"

"Hai me" mi sorride, mi da un bacio sulla guancia poi se ne va

"Finirà male, lo sai" mi dice Federico pulendo un bicchiere

"Cosa posso farci?" Dico io, più a me stessa che a lui

"Questa è la mia ultima sera" dice lui.
Non siamo mai andati poi così d'accordo,  ma sono anniche lavoriamo insieme, mi sono affezionata.

"Perché me lo dici solo ora?"

"Non pensavo ti importasse"

"Lavoriamo assieme da anni, siamo una squadra"

"Mi mancheranno tutti i tuoi drammi" sorride lui

"Mi mancherai anche tu" dico io

"Sai se verrà qualcuno al tuo posto?"

"Sì, un mio amico, è un bravo ragazzo, anzi sinceramente credo sia un po' nsl tuo stile, nel tuo mood"

"In che senso?"

"Beh come te, diciamo"

"Solo molto più alto"

"Vaffanculo" gli rispondo ridendo per poi servire i clienti davanti a me

Nella mia testa c'è una tempesta //ShadeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora