what a beautiful name. (chapter 4)

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Hyunjin.
Hwang Hyunjin.
Ero completamente rimasta estasiata dalla bellezza di quel ragazzo.
Nel momento in cui mi strinse la mano per presentarsi, mi persi nei suoi grandi occhi dal tratto asiatico.
Sally guardava la scena ridendo sotto i baffi, molto probabilmente aveva notato il modo in cui lo guardavo.
"Hyunjin, le ragazze qui presenti frequenteranno la tua stessa scuola, sarei lieta se facessi visitare loro l'edificio il giorno in cui si presenteranno." gli propose la madre
"Oh.. sì certamente, con tanto piacere" rispose cortese lui mostrando un sorriso sia a me che a Sally.
"Perfetto, signori Hwang, è il momento di andare, grazie mille per l'ospitalità!" disse mia madre prendendo parola.
"Oh ma figurati, per voi la porta è sempre aperta, mi ha fatto davvero piacere conoscervi" rispose d'altro canto la signora Hwang.
E detto ciò, uscimmo dall'abitazione ritornando nella nostra casa.

Arrivati a casa, mi diressi come un fulmine nella mia nuova camera, ero troppo stanca e avevo bisogno di prendermi del tempo per me stessa.
Aprì la portafinestra con la quale potevo accedere al balcone, presi una sigaretta e mi distesi per terra, osservando le stelle sopra di me.
Sapevo che fumare faceva male, e fortunatamente non era un mio vizio, ma qualche volta osavo concedermi una sigaretta per rilassarmi.
Dopo pochi minuti sentì un rumore alla mia destra, così mi girai e notai una sagoma nel balcone dei vicini, proprio quello di fronte il mio.
Ci misi un po' a mettere a fuoco la figura, ma dopo pochi minuti riuscì a guardare bene il volto della persona.
Quest'ultima era Hyunjin.
Essendo distesa per terra, pensavo non fosse in grado di vedermi, dato il muretto a cui si collega la ringhiera, così continuai a consumare la mia sigaretta e perdermi tra i luccichii delle stelle.
La mia quiete però venne disturbata da una voce, la stessa voce che avevo sentito poco prima in casa hwang. La sua voce.
"Sei la ragazza numero uno o la ragazza numero due?" disse con un sorriso mentre si appoggiava con i gomiti sulla ringhiera.
"Dipende chi delle due tu abbia etichettato come ragazza numero uno o due." risposi di rimando io alzandomi così da poterlo guardare bene in viso.
"Mh, decisamente la ragazza numero uno" disse lui rivolgendomi un sorriso.
"Non immaginavo fumassi" continuò il ragazzo con una faccia confusa.
"Infatti non fumo, o almeno, non è un mio vizio. Lo faccio soltanto quando ho bisogno di rilassarmi." spiegai io convinta del mio pensiero.
"Sei hai bisogno di rilassarti, significa che è successo qualcosa no?" mi chiese lui assumendo la mia stessa posizione.
"Non necessariamente" dissi io terminando la conversazione, così mi alzai, gettai ciò che rimaneva della sigaretta e entrai dentro, senza neanche salutarlo.
Appena chiusi la portafinestra, mi pentì subito di non averlo salutato, insomma è educazione.
Scostai di poco la tenda per sbirciare un po' e vedere se era ancora fuori, così da poter rimediare.
Osservai la sua figura, si era morso il labbro e stava ridendo abbassando leggermente il capo. Prima che potessi uscire per rimediare però, si alzò e si diresse all'interno della sua camera.
-Come non detto, chiederò scusa non appena lo rivedrò- pensai.
Così, mi gettai a peso morto nel mio nuovo letto e, accompagnata dalle mie amate cuffiette, caddi in dormiveglia.
-Hyunjin, che bel nome- pensai prima di addormentarmi del tutto.

The way you love me // Hwang HyunjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora