Today we're watching the sunset. (chapter 5)

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Una fioca luce proveniente dalla finestra mi fece pian piano svegliare e dopo circa cinque minuti cominciai a prendere coscienza. Mi rigirai tra le lenzuola in cerca del mio cellulare per controllare che ore fossero, e dopo aver tastato il letto varie volte, riuscì finalmente a trovarlo.

09:08. Il mio cellulare segnava le 09:08.

Decisi così di alzarmi, e la prima cosa che feci in quella mattina abbastanza fresca fu quella di dirigermi verso il bagno e fare una calda doccia. A parer mio, era un toccasana in mattine come quelle.

L'acqua calda scorreva nella mia pelle, quest'ultima si arrossava, il vapore in pochi minuti aveva già offuscato la stanza, senza rendermene conto mi ritrovai a pensare a tutto ciò che mi stava accadendo.

Avrei mai fatto veramente amicizia con qualcuno che non sia stata Sally? Volevo veramente fare amicizia con qualcuno?  Quel posto, a differenza degli altri, sarebbe riuscito a penetrarmi nel profondo del cuore? 

Non sapevo dare una risposta a quelle domande e onestamente parlando, non volevo neanche darle queste risposte.

Pensando a ciò, avevo già finito la mia doccia e, scacciando via i pensieri e indossando vestiti comodi, mi diressi in cucina.

Non trovai nessuno se non un post-it con su scritto "Siamo fuori per risolvere questioni sul trasferimento "

-Perfetto, il primo giorno e già siamo sole a casa- pensai 

Mi diressi verso il frigo, presi ciò che mi serviva e cominciai a preparare la mia colazione.

Dopo aver finito ciò mi diressi verso il divano, con l'intento di sgranocchiare ciò che avevo preparato davanti qualche programma televisivo interessante.

Guardai per ore quel programma spagnolo che avevo trovato per caso facendo zapping, e dopo essermi resa conto di aver perso la cognizione del tempo, cercai un orologio per casa per verificare che ore fossero.

12:43.

Ecco spiegato il perché su un certo languorino. Effetivamente avevo fatto colazione con della frutta e un cappuccino, non che mi fossi veramente saziata con quel poco.

Decisi così di andare a mangiare qualcosa fuori, in particolare ero curiosa di assaggiare il ramen. Era un piatto che mi aveva spesso incuriosito poiché lo avevo visto in molti anime e kdrama.

Pensai che Sally stava però ancora dormendo, così mi diressi a passi spediti verso la sua stanza con l'intento di svegliarla.
Come risposta ricevetti un cuscino in faccia.
Lasciai perdere così l'intenzione di svegliarla, e dopo aver cambiato vestiti, presi ciò che mi serviva e uscì.
Appena misi piede fuori dal cancelletto, mi resi conto di non conoscere la città e che in poco tempo mi sarei persa.
Me ne fregai, e me ne pentii subito dopo.
Cercavo per le varie vie della città una cartina, e così facendo mi ritrovai in un vicolo dall'aria cupa.
Continuai per questo vicolo abbastanza intimorita, finché una mano non mi fermò per la spalla.
Mi congelai sul posto, e il mio cuore perse almeno cento battiti.

"Cosa ci fai qui sola senza conoscere la città?"
Quella voce, quella dannata voce.
Ringraziai tutti i santi per aver trovato  qualcuno.
"Ciao Hyunjin.." dissi imbarazzata girandomi lentamente verso di lui.
"Allora? Cosa ci fai qui?" continuò a chiedermi lui.
Indossava una divisa, e poco dopo notai lo stemma della scuola.
"Stavo cercando un ristorante che facesse ramen, ma come hai già detto tu, non conosco la città" risposi io abbassando leggermente il capo.
"Anch'io stavo andando a mangiare del ramen, vieni." esortò lui.
Io mi feci piccola piccola e lo seguì in silenzio.

"Quindi, sei uscita senza conoscere la città.." disse lui davanti una ciotola di ramen fumeggiante "Mh, coraggiosa" continuò lui come se stesse pensando ad alta voce.
Io abbassai nuovamente il capo imbarazzata, e tra di noi scese un silenzio che durò almeno 5 minuti.
"Volevo scusarmi per non averti salutato ieri sera.. insomma, ti sarò sembrata maleducata" dissi.
"No no, stai tranquilla" mi rispose lui accennando una risata.
"Comunque sia, dove hai lasciato tua sorella? Mi siete sembrate molto affiatate" continuò lui versando dell'acqua nel mio e nel suo bicchiere.
"Oh.. mia sorella.." cominciai io accennando una risata "Magari fosse veramente mia sorella. È la mia migliore amica, si è trasferita qui con noi." continuai io.

E dopo quest'ultima risposta, il silenzio diventò di nuovo sovrano tra di noi, fin quando non ci dovettimo alzare per pagare il pranzo.

"Oh andiamo Hyunjin! Non è giusto!" dissi io mentre camminavamo per le strade di Seul.
"Io non faccio e non farò mai pagare una ragazza!" mi rispose di rimando lui con una certa irritazione.
"Ma non è corretto!" piagnucolai io ricevendo un occhiataccia.
"Perfetto, tu adesso mi segui ed IO, ripeto IO compro del gelato per entrambi" continuai saltellandogli attorno.
Lui mi guardò divertito e annuì senza fare più storie, pensai che avesse capito che non mi sarei data pace se non gli avessi offerto qualcosa come lui aveva fatto con me con il pranzo.

Uscimmo dalla gelateria come dei bambini, entrambi con il nostro cono con almeno 3 palline e un sorriso che arriva da un orecchio all'altro.
"Oggi sono libero, se ti va possiamo rimanere ancora un po' insieme" mi propose lui. Io intanto stavo leccando una goccia di gelato che stava scivolando giù per il cono.
Lui si fermò mi guardo e scoppiò in una fragorosa risata.
A quanto pare era una scena divertente.
Io mi ricomposi imbarazzata abbassando per la millesima volta il capo.
"Sì, mi farebbe piacere" risposi io alla sua richiesta precedente.
"Dove vuoi andare?" mi chiese lui, io mi fermai e appoggiai l'indice sul mento, come se stessi intesamente pensando.
"Mh..ci sono! Mare! Voglio andare a vedere il mare!" dissi io saltellando come una bimba di massimo 5 anni.
Lui annuì solamente.

Quando arrivammo in spiaggia mi diressi subito verso la mia meta.
Quando stavo in Italia, passavo molto tempo a mare, era la mia medicina.
Mi ha fatto star male allontarmi da esso.
Mi fermai sulla riva, mentre l'acqua bagnava la suola delle mie scarpe. Contemplai l'acqua, mi abbassai e toccai la sabbia bagnata.
Amavo tutto ciò.

"Ti vedo abbastanza incantata" disse il ragazzo svegliandomi dai miei pensieri.
"Ho sempre amato il mare... è come una seconda casa per me. Non lo vedevo da almeno 3 anni." risposi io con tono triste.
"Quando stavo in Italia, andavo sempre a vedere il tramonto in spiaggia e-"
"Allora oggi guarderemo il tramonto" mi interruppe Hyunjin.
Io mi limitai a guardarlo e sorridergli. Un sorriso sincero.

The way you love me // Hwang HyunjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora