A long day. (chapter 8)

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Non riuscì a chiudere occhio tutta la notte.
Perché si era comportato così?
Pensai così tanto che ad un certo punto, mi stancai e addirittura mi arrabbiai anche.
E così, tra imprecazioni varie dirette al ragazzo e ancora tante domande, mi addormentai.

La sveglia suonò, ed io mi ricordai di dover affrontare il mio primo giorno di scuola qui in Corea.
Mi alzai di malavoglia, e dopo aver svegliato Sally, mi preparai.
Indossai l'uniforme e mi guardai allo specchio.
Mi sconcertai alla vista di quella gonna così corta, non ero abituata, in Francia potevo vestirmi come volevo.
Ma lì eravamo in Corea, e non potevo fare storie inutilmente.
Andai in cucina, intenta a fare colazione, e lì trovai Sally.
"Buongiorno, dormito bene?" mi chiese la ragazza seduta di fronte a me.
"Oh..ehm,sì, alla grande." risposi io ripensando a ciò che era accaduto stanotte mentre versavo del caffè dentro il mio latte.
"Oggi il figlio dei Hwang ci farà visitare la scuola. Com'è che si chiama? Hyunbin? Hyungh-"
"Hyunjin" la interruppi io correggendola.
"Oh si, Hyunjin" ripetè lei guardandomi con sguardo ammiccante.
Io lasciai perdere le sue frecciatine e mi alzai per dirigermi a scuola.
"Ci accompagna tua mamma" mi disse lei prima che potessi uscire.
E così mi diressi verso il garage, dove mia mamma ci aspettava.
Devo essere sincera, ero molto turbata.
Quel giorno avrebbe dovuto farci da guida, e non sapevo come comportarmi dopo l'accaduto.
Avrei dovuto far finta di niente? Avrei dovuto ignorarlo?

O avrei dovuto ignorare le mie domande e comportarmi d'istinto?

Senza che me ne accorgessi eravamo già arrivati davanti l'enorme cancello.
Scesi dall'auto e tirai un sospiro.

-ciò chi sei- pensai guardando l'immenso edificio.
E così, timorosa, cominciai a camminare.

Il primo passo.
Il secondo passo.
Il terzo passo.
Sotto gli occhi di tutti.
Gli occhi di tutti.
Tutti.

Tutto andava a rallentatore.
Sally rideva.
Io tacevo e pian piano i miei passi si facevano più veloci, per sfuggire dagli occhi delle persone che mi circondavano, per sfuggire alla mia più grande paura.

Ci dirigemmo verso l'ufficio del preside. E mentre attendevamo, guardavamo gli studenti di quella scuola.
Chi camminava solitario con il viso chino;
chi parlava con i propri amici;
il solito gruppo che guardava torvo chiunque gli passasse davanti;
le ragazze che sbavavano su ragazzi;
quest'ultimi che se ne fregavano.
Insomma, una scuola come tutte le altre.
Sally stava ancora ridendo.

"Sei odiosa" le dissi senza guardarla.
"Oh andiamo Beth, non sei felice?" mi chiese lei aspettandosi di certo una risposta positiva.
"No." dissi freddamente.
Il suo sguardo passò dall'essere luminoso tanto quanto il sole, all'essere più buio della notte.

Stavo per scusarmi, quando la segretaria chiamò i nostri nomi, riferendoci che potevamo tranquillamente entrare nell'ufficio del preside.
Mi correggo, della preside.
Della preside Hwang.

-Tutto mi sarei aspettata, ma questo no- pensai sorpresa.

"Ragazze! Benvenute alla Korean International School! Spero vi piaccia l'ambiente della nostra scuola, sono sicura che gli alunni vi accoglieranno a dovere. Se la mente non mi inganna vi avevo detto che sarei stata grata se mio figlio vi avesse fatto visitare la scuola. Prego Hyunjin, comincia pure" disse esortando il figlio e indicano la porta.
Hyunjin guardò prima Sally sorridendo, poi il suo sguardo scivolò
su di me, mutando in men che non di dica.

Uno sguardo distaccato, ma dispiaciuto.

Voltai lo sguardo altrove, come se nulla fosse successo.
"Possiamo andare" disse il ragazzo di fronte a me.

Sarebbe stata una lunga giornata.

The way you love me // Hwang HyunjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora