Like mermaid's voice (chapter 12)

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Ancora una volta, quella voce angelica era arrivata alle mie orecchie.
Ancora una volta mi sentivo trasportata nel più profondo dell'animo.
Ancora una volta mi sentivo incantata da quella voce,  come il canto delle sirene che pian piano ti porta alla morte.
Perché io mi sentivo così, mi sentivo morire dentro.
Ancora una volta ero riuscita a toccare il cielo con un solo dito.

Finché non si fermò.

Non erano necessarie parole,  forse nemmeno sguardi.
Essendo seduti sulla stessa panchina, mi limitai ad avvicinarmi e stringere la sua mano con la mia.

Era un piccolo gesto, che celava tanto
dietro di sé, come per dire 《 Hai appena trovato qualcuno, qualcuno che apprezza chi sei e ciò che fai 》.

Lui l'aveva capito, aveva capito le parole e gli sguardi non necessari che prendevano la forma di quel gesto.
Lui mi aveva capito, e me lo aveva dimostrato con il silenzio e con un ulteriore stretta di mano.

Rialzai lo sguardo al cielo, le stelle brillavano di più e il mio stomaco era in subbuglio.

"Sai che adesso canterai sempre per me, vero?" mi voltai guardandolo e ridendo.
Hyunjin, dal verso suo, abbassò il capo imbarazzato e accennando un "si".

Quel momento di pace, di spensieratezza e sintonia, venne interrotto però dall'arrivo di qualcuno.

"jisun- JISUNG DOVE STAI ANDANDO?!" urlò Woojin dalla finestra che dava nel giardino mentre vedeva Jisung, ormai ubriaco, venire verso di noi.

"JISUNG LASCIA QUELLA POVERA RAGAZZA IN PACE!" continuò ad urlare Woojin dalla finestra.
Al che Jisung, si infuriò gettando la bottiglia di birra per terra e rompendola in mille pezzi proprio davanti ai nostri piedi.
Hyunjin mi prese per il braccio facendomi alzare velocemente per evitare di farmi male con il vetro.

"MA HYUNG, SALLY NON MI CONSIDERA MINIMAMENTE! ALMENO LEI VORRÀ PROVARCI CON ME!" urlò Jisung rivolgendosi a Woojin e in seguito voltandosi verso di me con un ghigno in viso.
Era proprio ubriaco fradicio.

"Nono ehi, Jisung, va altrove" ringhiò Hyunjin coprendomi la visuale e intrecciando la sua mano con la mia.

"Ma Hyunjin, non voglio farle nulla, voglio solo conoscerla. Non mi considera nessuna" disse Jisung piagnucolando.
Io mi sentii in colpa, così feci per uscire da dietro la schiena di Hyunjin, ma quest'ultimo mi portò di nuovo dietro la sue spalle.

"Ti ho detto di no" ringhiò ancora.
"Okok, calmo" disse sbuffando il ragazzo davanti a noi.
"Ma si può sapere come hai fatto ad ubriacarti? Non abbiamo preso alcolici" continuò Hyunjin confuso ma infastidito al contempo.
"Avevi un paio di birre nel frigorifero, e poi non penso che a tuo padre dispiaccia non trovare 4 bottiglie di Vodka dal mobile del salotto" disse con non chalance Jisung.
"Tu cos- gli altri? sono ubriachi anche loro?" disse agitato il ragazzo di cui potevo solamente vedere le spalle.
Così decisi finalmente di uscire allo scoperto.
"Non so, penso d- ciaaaaaoo" disse Jisung alzando la mano e chinando la testa verso il lato sinistro non appena mi vide.
Hyunjin sbuffò e dopo aver lanciato uno sguardo sconcertato al povero ragazzo, mi prese per il polso e mi trascinò dentro.
Nel piccolo tragitto mi girai per vedere il ragazzo ubriaco farsi sempre più piccolo nella mia visuale, lui nel frattempo alzò la mano verso l'orecchio come se fosse una cornetta e sussurrò "chiamami".
Risi, era una scena comica.

Nel momento in cui entrammo, un immenso odore di alcool si fece spazio nelle nostre narici.
La casa era un totale disastro.
Gli unici ancora sobri erano Woojin e Felix.
Jeongin si avvicinò a me, e mi squadrò dalla testa ai piedi.
"HYUNJIN, È ARRIVATA TUA MADRE!" urlò al ragazzo ancora al mio fianco.
Il mio sguardo si fece sconcertato e la mia bocca assunse la forma di una 'o'.

"Ma sembro davvero una donna di cinquanta anni?" chiesi basita a Hyunjin.
Quest'ultimo rise e si limitò a rispondermi con un "No tranquilla, sei bellissima".
Ma subito dopo si diresse velocemente verso Sally che, evidentemente ubriaca, stava per cadere a peso morto sul pavimento.
Mi diressi anche io velocemente da lei e la feci sedere sul divano.

"Sally, ma stai scherzando? Io non ti porto a casa così, puoi andarci sola, tanto è qui di fronte! Sei un irresponsabile!" le urlai contro con i pugni stretti sui fianchi.
"Gne gne, sembri mia madre" mi rispose lei al quanto divertita.
"Cos- PERFETTO, CONSIDERA OGNI MINIMA POSSIBILITÀ DI AIUTO MORTA" le urlai ancora più arrabbiata.

"Posso accompagnarla io se vuoi" mi disse Woojin affiancandomi e guardando la mia amica ormai collassata nel divano.
"Fatene quello che volete. Anzi ti do un consiglio, tirala dal balcone di Hyunjin, dovrebbe arrivare direttamente alla mia camera." risposi ancora irritata mentre andavo ad aiutare Hyunjin.
In sottofondo sentì una risata.

Volevo tutto il bene di questo mondo a Sally, nulla in contrario su questo, ma quando beveva diventava un'altra persona.
La Sally allegra e razionale dava spazio ad una Sally irascibile che non connetteva le parole al cervello. Molte volte le sono stata dietro quando si ubriacava, e lo avrei fatto altre cento volte, ma quella sera, conoscendo la sua natura da ubriaca, poteva benissimo evitare di bere restando sola con otto ragazzi. Pur conoscendoli da poco, sapevo che quei ragazzi non le avrebbero toccato un solo capello, ma se non fossero stati quei ragazzi ma altri ragazzi? Potrò passare per la mamma di turno, ma semplicemente mi preoccupavo per lei e non volevo che le accadesse qualcosa.

Affiancai Hyunjin e lo aiutai a trasportare Changbin al piano di sopra per far sì che si addormentasse.
E continuando così, riuscimmo a portare tutti i sette ragazzi ubriachi al piano di sopra.
Soddisfatti del nostro lavoro, ci dirigemmo nuovamente verso il salotto, e Hyunjin per poco non si mise le mani nei capelli.
Il tappeto era pieno di patatine e pop-corn, varie bottiglie di birre e vodka erano sparse per per terra e per le poltrone, quest'ultime erano lontane metri una dall'altra, addirittura una stava per arrivare alla cucina.

"Ti aiuto." dissi con sguardo ovvio.
"Non occor-" "Insisto" lo interruppi io.
Mentre raccoglievamo le bottiglie, Felix e Woojin fecero capolino dalla porta di ingresso.
"Sally è a casa, siamo entrati senza problemi, aveva le chiavi in tasca." disse Woojin rivolgendosi a me e sorridendo.
"Grazie" mi limitai a dirgli e sorridendogli calorosamente.
"Hyunjin, io ti aiuterei volentieri lo sai, ma non pensavo che la serata si sarebbe capovolta così e dovrei essere già a casa da un pezzo, mia mamma mi ha già chiamato almeno venti volte. Mi dispiace tanto per la serata. Dai Felix, devo ancora lasciarti a casa." continuò sinceramente Woojin.
"Stai tranquillo, so come reagirebbero
i tuoi se arrivassi a casa ulteriormente in ritardo, e sinceramente non voglio non vederti per un mese" gli rispose Hyunjin con un sorriso complice.
Woojin e Felix in risposta gli sorrisero un'altra volta prima di lasciare definitivamente l'abitazione.

"Mi dispiace veramente per Jisung, non volevo che ti importunasse, mi dispiace ancora" disse Hyunjin con sguardo dispiaciuto mentre raccoglievamo il cibo da terra.
"Sta tranquillo, anzi devo ringraziarti. Se non fossi stato con me sarebbe finita male" gli dissi prendendo la sua mano e bloccandolo da tutto ciò che stava facendo.
In risposta mi sorrise semplicemente.
"Sarei andato su tutte le furie se ci avesse provato con te." sussurrò con un certo fastidio negli occhi e ritornando a fare ciò che pochi secondi prima stava facendo.
"Come scusa?" gli chiesi io.
"Oh, nulla" mi rispose arrossendo.

Ah, quasi dimenticavo di dirvi che da piccola, in famiglia, venivo soprannominata 'piccola vampira' per il mio eccellente udito.

The way you love me // Hwang HyunjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora