Raimon vs Royal -parte 1-

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Il giorno tanto atteso era arrivato: la partita che vedava scontrasi la Raimon J.High e la Royal Academy era oggi, e tutti ne erano entusiasti. Io, invece, volevo solo che quel giorno passasse in fretta, o meglio, che non arrivasse mai. I ragazzi si erano già avviati verso lo stadio dove si sarebbe tenuta la partita, io avevo trovato una scusa per non prendere il pulman con loro. Mi diressi in fretta e furia alla Royal, prima che i ragazzi potessero arrivare.

Jude: Che ci fai qui? -mi prende per il braccio e mi tira verso di se-

Io: Lasciami immediatamente!

Lui, al contrario, mi strinse ancora più forte e quasi scomparsi tra il suo mantello: mi aveva infastidito il suo comportamento, ma stranamente non desideravo scioglermi da quell'abbraccio.

Jude: Non urlare! Dark è nei corridoi della scuola, se ti trova/

Io: Si, si

Jude: Che ci fai qui?

Io: Perché dovrei dirlo a te?

Jude: Rispondi.

Io: Per lo stesso motivo per cui tu ti aggiri di nascosto nei corridoi della Royal. Ti conosco troppo bene Jude Sharp, anche tu non ti fidi di Ray Dark.

Jude: E se anche fosse?

X: Jude! Dove sei finito?

Y: L'allenamento prima della partita è già cominciato!

Lui mi strinse ancora più forte, mi mise il suo mantello addosso e mi spinse nella prima porta che trovò aperta. Io non mi opposi.

Jude: Quando David e Joe se ne andranno, per favore, va via. Non è sicuro qui per te.

Io: Ora puoi smettere di abbraciarmi...

Jude: Ehm g-giusto- era arrossito-

Io: Se non è sicuro per me non lo è nemmeno per i ragazzi: loro per me sono come una famiglia e non permetteró che qualcuno li faccia del male, soprattutto se quel qualcuno è Ray Dark.

Jude: Lo hai detto tu: abbiamo lo stesso presentimento, perciò sai quello che potrebbe acccadere...

Io: La discussione termina qui. Tu vai al tuo allenamento io risoverò la faccenda.

Detto questo aprii la porta e mi allontanai in corridoio. Girai in vano per tutto la scuola, purtrooppo senza trovare nulla: non una trappola, non un indizio, niente di niente. Forse il mio presentimento era sbagliato, forse era solo colpa della mia ossessione per quell'uomo, e forse anche Jude si sbagliava. Mentre pensavo, non mi resi conto di essere arrivata in campo: tutti mi guardavano con aria assorta, alcuni erano maravigliati, altri sorridevano soltanto. Che stupida! I miei piedi si erano mossi da soli, ed ora andarsene era impensabile.

Io: Salve -mi inchino- sono Mira St-Black, manager della Raimon J.High, sono arrivata per fare un s-sopraluogo del campo. Continuate pure il vostro allenamento.

David: Ok, Mira.

Non volevo causare problemi ne alla mia squadra ne ai ragazzi della Royal, così mi limitai a mentire e mi sedetti su una delle poltrone degli spalti per assistere all'allenamento. Jude non era ancora arrivato, forse mi stava cercando per i corridoi, ma anche senza di lui i ragazzi sembravano cavarsela bene (che passi da gigante avevano fatto).

Il tempo passava lento, e io più tempo passavo seduta lì più sentivo che qualcosa non andava, ma non riuscivo a capire cosa. E questo mi dava sui nervi. D'un tratto vidi entrare Jude, con il fiato pesante, sembrava aver corso una maratona, e adesso avevo la certezza che Dark aveva fatto la sua mossa: Jude mi indicò con un cenno della testa il cielo, o meglio, il soffitto dello stadio. Io rivolsi lo sguardo verso l'alto.

Una nuova luce in quel campo da calcio...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora