Ultimo pallone

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In quel momento non sapevo che fare. Jude sembrava pietrificato e io lo stavo diventando. Con la coda dell'occhio vidi la persona che aveva tirato il pallone: David. Anche lui era cambiato, molto. Quando mi girai vidi altre due persone: accanto a David si stagliavano due figure, una più bassa, era Joe King, e una più alta, Ray Dark.
Ancora lui, era sempre lui, mi perseguitava.

Mr.D(Ray Dark): Che bella rimpatriata. La famigliola è finalmente riunita!

Che verme!
Senza pensarci due volte mi girai e corsi nella direzione del pallone. L'aria mossa con il mio passo veloce risvegliò Jude dal suo stato di trance.
Saltai e bloccai il pallone con il piede destro a pochi passi dalla faccia di Jude; poi lo scagliai con tutta la forza che possedevo nella direzione da cui era arrivato. Al mio tocco la palla si accese di un colore bluastro, che riconoscevo bene. Joe si interpose tra il mio tiro e la faccia di Dark, come d'altronde avevo previsto, ma per poco non venne scagliato in aria da esso.

J: Mira stai bene? Dark... Perché?!

Le miei gambe erano cedute, così mi ero inginocchiata per terra. Stavo bene, ma non potevo dire lo stesso del pallone che dopo quel tiro si era improvvisamente sgonfiato, o delle mani di Joe che erano diventate rosse.

Io: Tranquillo. Sto bene...

D(David): Perché ti sei messa in mezzo! Come sempre ti intrometti nelle situazioni che non ti riguardano... Mira Stark.

Quelle parole suonavano amare dette da David. Quando era arrivato alla Royal alcuni bambini lo prendevano in giro per la sua benda sull'occhio destro, e io senza pensarci due volte mi intromisi nella situazione e, non senza prendermi due o tre pugni in faccia, aiuta i David. (Ho sempre odiato le ingiustizie, e i bulli). Da quel giorno diventammo molto amici.

D: Vedo con piacere che hai ripreso a giocare a calcio. Pensavo fossi malata.

A quelle parole vidi le facce di Jude, Joe e David incupirsi. Forse non lo sapevano veramente, o come sempre Dark aveva manipolato le informazioni a suo piacimento.

Io: Ti importa adesso? Mio fratello è su una sedia a rotelle per colpa tua, e grazie a te io/

D: James è stato solo un errore. Tu, invece, saresti potuta diventare una star del calcio mondiale. Vedi dove sei adesso - rideva -

J: Basta. Che cosa ci fate qui?

J(Joe): Andiamo, non lo immagini?

D: Jude t/

Mr.D: Che cosa ti avevo detto? Di lasciarla stare. Ormai lei è diventata solo un peso per te. Invece sei venuto qui per parlarle. Non me lo aspettavo da te.

J: Non avete il diritto di intromettervi nelle mie questioni private. E anche non avreste dovuto seguirmi.

D: Andiamo ora.

Guardavo Jude, mi sembrava molto provato da quella situazione.

Io: Vai! Io starò bene...

Così, con il cuore in gola, mi alzo e cerco di allontanarmi dal campo da calcio.

Un'ora dopo
Era tutto troppo complicato, confuso. Non capivo più niente. Era Dark ad impedire a Jude di venirmi a trovare? O lo voleva lui? Perché tiene così tanto a lui? O voleva qualcosa da Jude? E David e Joe, che cosa gli è preso? Qual era il suo vero piano? Cosa aveva fatto alla Royal? I pensieri affollavano la mia testa, e sempre di più sentivo le forze scivolarmi via.

X: Mira? Ciao.

Una voce alle spalle aveva pronunciato il mio nome.

Io: Axel, ciao.

A: Va tutto bene?

Io: Si tranquillo, sono solo molto stanca.

Perché tutti si preoccupavano così tanto per me?

A: Non è vero! Le tue gambe sono piene di lividi e il tuo respiro affannato si sente da kilometri. Cosa è successo?

Io: Non è successo n/

Oh no! Vidi piano il buio impossessarsi della mia vista e la figura di Axel svanire nel vuoto. Non potevo svenire lì, così...
(Dark me la pagherai)

****

Piaciuto? Ci vediamo domani con un nuovo capitolo

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Piaciuto? Ci vediamo domani con un nuovo capitolo.
Qualcuno ha capito di cosa parlerà la.mia.prossima storia? (L'indiziato dello scorso capitolo era Deku)
(Indizio di oggi: U.A.)

Una nuova luce in quel campo da calcio...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora