Capitolo 6

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Arrivati in hotel ci dirigiamo a ritirare le chiavi. Fortunatamente le camere sono tutte vicine e, essendo che sono tutti maschi tranne la sottoscritta, avrò una camera mia.

Mio fratello mi passa le chiavi della mia stanza e insieme al gruppo ci dirigiamo al sesto piano dell'hotel. Apro la porta della mia camera e scopro che tutte le mie fantasie che mi sono fatta sulla stanza sono inutili. Siamo in un albergo a 3 stelle, cosa mi aspettavo, la suite di lusso? Ok, ci avevo sperato, devo ammetterlo.

<<Nam io vado a farmi una doccia>>

<<Ok, se hai bisogno io sono tre stanze più in lá>>

Faccio un cenno con la testa e entro dentro la camera. Lascio la valigia all'entrata e, come mio solito, inauguro la stanza tuffandomi sul letto. Dopo aver passato 5 minuti sul letto a fare un cazzo, decido di alzarmi e farmi una doccia, il vero motivo per il quale sono in stanza.

Mi dirigo verso il bagno munita di accappatoio e biancheria pulita, apro la porta e scopro...

Niente, è un semplice bagno. Che vi aspettavate, un bagno d'oro? Non so voi ma io ci speravo ancora. Mi svesto e mi infilo sotto il getto della doccia, rilassandomi e facendo scorrere i pensieri.

Esco e prendo l accappatoio, apro la finestra e mi dirigo verso l'area notte. Solo ora noto che c'è un terrazzo così apro la porta finestra e mi fermo ad ammirare il paesaggio notturno della città.

Ad un certo punto sento come se qualcuno mi stesse osservando, quindi mi guardo intorno ma proprio in quel momento sento qualcuno tapparmi la bocca.

<<Stai zitto o ti ucciderò. Anzi sai cosa, lo farò lo stesso.>>

Sento il suo lurido fiato carezzarmi il collo. Con tutto il coraggio che ho in corpo e anche una buona dose di lezione di difesa personale, mi giro tirandogli una gomitata nello stomaco. Si accascia a terra tenendosi la pancia e io ne approfitto prendendo le chiavi con il portachiavi di piombo e gli colpisco la testa, facendolo svenire. Mi riprendo dallo shock e per la paura caccio un urlo, accasciandomi a terra.

Dopo poco sento qualcuno entrare nella stanza.

<<Cosa è successo! Ti ho sentito urlare.>>

Alzo lo sguardo e mi accorgo che è Jungkook. Si avvicina e si china vicino a me.

<<Hey adesso è tutto a posto. Ti va di spiegarmi cosa è successo?>>

Mi chiede gentilmente accarezzandomi la schiena. A quel tocco e quella voce gentile mi rilasso e delle lacrime escono dai miei occhi.

<<Avevo appena finito di farmi la doccia e sono venuta qua perché volevo uscire sul terrazzo per ammirare il panorama notturno quando ho sentito qualcuno tapparmi la bocca e sussurrarmi di stare zitta e che se non lo avessi fatto mi avrebbe uccisa, allora io gli ho tirato una gomitata nello stomaco e ho usato il portachiavi in piombo per metterlo K.O>>


Jungkook pov's


Le accarezzo la schiena e lei si calma. Comunque credo che la madre sapesse che prima o poi una cosa del genere sarebbe successa e le ha fatto prendere delle lezioni di difesa personale. Beh, a quanto vedo era un'ottima alunna.

Dopo essersi ripresa, la aiuto ad alzarsi e chiamo gli altri per far portatare via quell'uomo. Menomale ero nella stanza accanto e ho sentito l'urlo.

Faccio sedere Elysa sul letto e dopo poco arriva il resto del gruppo con il fratello maggiore di lei. Racconto loro tutto quello che è successo e vedo il fratello andare dalla sorella e portarla in bagno a rivestirsi visto che era ancora in accappatoio.

Mi assicuro che Elysa stia bene e con il mio gruppo esco dalla stanza portando l'uomo in centrale dove lo interrogheremo.


Elysa pov's


Nam mi porta in bagno e mi fa vestire.

<<Fratellone mi asciughi tu i capelli?>>

Lui mi sorride calorosamente e prende phone e spazzola cominciando ad asciugarmi i capelli. Per via dell'aria calda e dei movimenti ripetitivi quasi mi addormento, fino a quando mio fratello gli interrompe avendo finito il lavoro.

<<Andiamo a mangiare?>>

<<Si così poi vado subito a dormire, è stata una giornata stancante.>>

Ci dirigiamo in mensa e vediamo che gli altri sono già lá. Andiamo verso il loro tavolo e ci sediamo. Mi metto in mezzo tra Nam e Jungkook. Prima di iniziare a cenare mi giro verso di loro e li ringrazio per avermi aiutato e mi fermo ad ammirare il ragazzo accanto a me. Lui si accorge di essere osservato e si gira verso di me sorridendomi calorosamente e io ricambio il gesto un po' imbarazzata per essere stata scoperta.

Dopo aver finito di cenare mi dirigo di nuovo verso la mia stanza ed entro lasciando la porta aperta, non si sa mai, magari mi aggrediscono di nuovo. Mi metto il pigiama e mi infilo sotto le coperte cadendo in un sonno profondo.

Sono in una stanza, ma non una qualsiasi, quella in cui mi nascondevo sempre quando, quello che credevo mio padre, tornava a casa ubriaco e picchiava me e mamma. Sento le urla di mia mamma che lo implora di fermarsi, poi tutto cessa. Sento dei passi dirigersi verso la porta del mio nascondiglio e aprirla. Davanti a me compare mia mamma che striscia a 4 zampe tutta insanguinata.

<<Perché sei nata, è tutta colpa tua se lui mi fa questo!>>

Mi afferra il collo e comincia a strangolarmi. Sento l'aria mancarmi e le lacrime cominciare ad uscire dai miei occhi.

Mi sveglio e urlo in preda ad attacco isterico. La porta viene spalancata e vedo una figura avvicinarsi e accendere la lampada sul comodino. Quando la stanza si illumina fiocamente riesco a distinguere la figura di Jungkook che mi osserva preoccupato. Di colpo mi tuffo su di lui mettendo il viso nell'incavo del suo collo, mentre lui all'inizio sorpreso, porta una mano sulla mia schiena e una sulla mia testa e comincia a fare movimenti rilassanti e a sussurrarmi parole dolci per calmarmi. Dopo poco smetto di piangere e mi addormento di nuovo.

La mattina mi sveglio e la prima cosa che vedo è che sul comodino c'è un foglietto.

"Hey non so cosa tu abbia sognato questa notte, ma chiamami ogni volta che ne avrai bisogno, anche quando questa missione sarà terminata, io ci sarò per te. Ti lascio il mio numero in caso di bisogno, è questo: **********.

-Jungkook"

Dopo aver letto quel biglietto sorrido come una scema e salvo il suo numero sul telefono.

Grazie Jungkook.



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Salve bella gente! Scusate il ritardo ma non mi veniva ispirazione. Per farmi perdonare vi ho fatto un capitolo bello lungo e intenso. Spero vi piaccia😊

Alla prossima!
-baka🐰

Stigma:il ragazzo dello specchio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora