Lysa pov's
È da qualche minuto che Gguk è scomparso. È scappato via come una gazzella su per le scale che conducono alle camere e sono preoccupata. Se sta male? Se è svenuto? E se fosse caduto di faccia sbattendo il suo adorabile nasino a terra?! Devo andare a controllare se sta bene!
<<Jimin oppa, vado di sopra a vedere come sta Gguk. Sono preoccupata, sono 10 minuti che è via. E se si fosse sentito male?>>
<<Ma così la nostra messa in scena non avrà molto senso, è abbastanza sgamabile non credi?>>
<<In questo momento preferisco pensare alla salute del ragazzo che mi piace, siamo comunque amici, solo perché stiamo mettendo in scena questo piano non vuol dire che io lo debba ignorare. E poi sono veramente preoccupata. Quindi io vado di sopra e vedo come sta, ok?>>
<<Come se riuscissi a farti cambiare idea. Dai, vai a vedere come sta quel coniglio>>
<<Torno subito oppa>>
Mi alzo dal tavolo e mi dirigo verso la scalinata. Prendo un lungo respiro, prima di affrontare il mio peggiore nemico: le scale. Le ho sempre odiate, sono così faticose da salire e pericolose da scendere, poi con la mia pigrizia... Preferisco l'ascensore, solo che questo dannato hotel è vecchio come quella mummia della prof di storia, quindi non ne ha uno! Quando finalmente giungo alla fine della rampa di scale, comincio a prendere grosse boccate d'aria, per placare il mio fiatone. Mi appoggio al muro sfinita, con la frangetta attaccata alla fronte sudata, cercando del fresco dal mio appoggio. Giuro che pur di pagare di tasca mia, faccio costruire un dannato ascensore. Mi sono dovuta fare 5 piani di scale a piedi e sto posto ne ha 12!
Mi incammino lungo il corridoio verso la camera di Ggukie, apro la porta e la trovo stranamente non chiusa a chiave. Mi preoccupo ancora di più ed entro nella stanza di fretta, pronta a soccorrerlo.
Appena varco la soglia però comincio a sentire strani rumori.
<<Gguk stai ben->>
Vengo interrotta da uno strano verso, uno che riconosco subito...
<<Ahh Lysa!>>
Oh cazzo. I-io ec-co... Era meglio se rimanevo di sotto...
Mi sento avvampare, tutto il sangue arriva nella mia faccia, colorando le mie guance come campi di papaveri. Rimango ferma in mezzo alla stanza, come incantata da quei suoni che mi mettono in imbarazzo tanto quanto mi fanno sentire stranamente eccitata? Non lo so... Sento una strana scossa nel mio stomaco e i brividi percorrermi tutta la schiena.
Quando sento che si sta alzando per uscire, esco subito dalla camera scappando. Corro giù per le scale come una furia con mille pensieri per la testa, ma uno di questi si spinge tra gli altri per venire fuori. La conseguenza di questo pensiero è una domanda che mi sorge spontanea.
Ma come cazzo ha fatto a farsi 5 piani di scale con un'erezione tra le gambe?! Cos'è, un avenger?! Beh con il fisico che si ritro-
<<Ahia porca mer- melma!>>
<<Ti sei fatta male Lysa?! Scusa!>>
<<Non mi sono fatta male tranquillo Hobi. Il mio naso ha solo deciso di piangere sangue!>>
Continuò a chiedermi scusa per 5 minuti finchè non decidiamo di scendere con un fazzoletto a tamponarmi il sangue che continua ad uscire a fiotti dal mio nasino. Per non parlare dell'imbarazzo che governa il mio corpo sin da quando ho sentito quella fottuta frase che mi rimbomba ancora in testa.
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Stigma:il ragazzo dello specchio
AventuraIl giorno del suo sedicesimo compleanno Elysa scopre la verità sulla sua famiglia. Una verità fatta di misteri ed avventure amorose non permesse che porteranno la protagonista a cercare di scoprire qualcosa di più sul passato della sua famiglia. Dur...