Un suono offuscato...
<<mi dispiace, mi dispiace sorella mia
Anche se provo a nasconderlo e a mascherarlo non può essere cancellato>>"Chi sei..."
<<quindi piangi
Per favore, asciuga i miei occhi>>"Chi sei! Dove sei?!"
Oh... Uno specchio... Cosa ci fa qui, chi è quella persona dentro?!
"Hey tu che ci fai là dentro! Perché piangi?"
Ma quando provai ad asciugarli le lacrime lo specchio si ruppe...Mi sveglio di soprassalto e mi alzo dirigendomi verso lo specchio in camera mia e, solo lì, mi accorgo di stare piangendo. Ma perché....
<<Ely, scendi è pronta la colazione>>
<<Arrivo!>>
Mi sciacquo in fretta la faccia e scendo per mangiare. Dò un bacio sulla guancia di mia mamma per augurarle il buongiorno. Sapete lei è una donna fantastica, ha combattuto per i suoi diritti nell'azienda di mio nonno che ora è sua e adesso tutti la amano e la rispettano.
<<Comunque auguri!>>
Oh è vero oggi è il mio compleanno me n'ero scordata...
<<Grazie mamma, adesso devo uscire a dopo, non vedo l'ora di aprire il regalo!>>
<<E io di vedere la tua espressione! Buona giornata!>>Arrivo a scuola e come tutti i giorni vado verso il mio armadietto per prendere i libri che servono per le prime ore, poi mi dirigo in classe.
Mi siedo al mio banco, ovvero in fondo alla classe vicino alla finestra, così da poter ammirare il ciliegio che c'è nel cortile della scuola che in questo periodo è in piena fioritura. Mi rilassa vedere questo albero con i suoi fiori e pensare che anche per quest'anno la vita è ritornata tra noi.
Arriva la professoressa e comincia la lezione di storia dell'arte. Già... Come inizio giornata non è il massimo poiché la mattina abbiamo sonno e questa materia è un sonnifero potente, ma chi siamo noi per decidere gli orari di tortura? Nessuno, quindi ci adattiamo.
Le prime 3 ore passano piuttosto in fretta e arriva l'intervallo, quindi mi dirigo verso il mio armadietto per posare i libri e prendere quelli per le prossime lezioni prima della pausa pranzo, perché sí, siamo così sfigati che abbiamo pure il pomeriggio da trascorrere in questo inferno di luogo.Vado sotto il mio ciliegio che è in un'area isolata nel cortile della scuola e per questo non viene cagata da nessuno, meglio per me così posso farmi i fatti miei senza che quei cretini dei miei compagni mi rovinino uno dei pochi bei momenti delle mie giornate dentro scuola. Tiro fuori il mio album e le cuffiette e mi metto a disegnare. Non ho molta ispirazione oggi...
Oh... Mi è venuto in mente il disegno di oggi e mi metto a pensare a chi fosse quel ragazzo dentro lo specchio. Anche se sembro una fredda stronza non sono affatto così, anzi mi preoccupo molto per le persone in difficoltà, solo che ho i miei motivi per essere diventata così.
Senza accorgermi ho disegnato il mio sogno e devo dire che è uno dei disegni che mi è venuto meglio! Brava me!
Ok ragazzi, adesso vi ho dimostrato che non sono come la gente crede ma se mi mostrassi per come sono verrei ferita nuovamente e non ci tengo grazie...
Suona la campanella e io mi dirigo in classe per altre 2 bellissime ore di italiano che passerò scrivendo una delle mie solite storie. Beh, sempre italiano è no?Quando anche queste ore passano mi dirigo sempre verso il mio albero e prendo il mio pranzo dalla borsa. Mangio e poi mi metto a leggere. Leggere è da sempre uno dei miei passatempi preferiti, amo immergermi nelle storie create da menti altrui e adattarli alla mia fantasia. Spesso mi immagino dentro quelle storie a combattere ed affrontare le avventure insieme ai protagonisti che sono i miei unici amici.
Penso l'abbiate capito no? Non ho amici sia per il mio finto carattere che per il mio aspetto esteriore. In fondo chi si vorrebbe avvicinare ad una ragazza pallida con i capelli scuri e gli occhi color pece che mettono ansia perché scavano dentro la tua anima? Nessuno, quindi a sto punto meglio soli che mal accompagnati visto che non vogliono conoscermi per come sono realmente.Finita la pausa torno in classe per la mia ora preferita: arte. Sono la più brava e il professore sembra l'unica persona a interessarsi di me in questa scuola. Il prof è un tipo strano, è sempre solare e dolce ma se si arrabbia è meglio scappare in Messico, perché nonostante sia basso se ti prende ti manda all'altro mondo con una sola occhiata. Il suo nome è Park Jimin ed è il mio prof preferito.
Entra in classe con il suo sorriso dolce e ci alziamo per rispetto e adesso comincia l'ora.❦❦❦❦❦❦❦❦❦❦❦❦❦❦❦❦❦❦❦❦❦❦❦
Salve ragazzi! Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto! Il prossimo lo pubblicherò al più presto possibile (dipenderà anche da voi se sarete attivi o meno😉).
Prima di lasciarvi vi consiglio sempre di leggere gli spazi autrice!Spero di non aver fatto errori e se ne trovate qualcuno vi chiedo di avvisarmi così posso correggere. Ovviamente dovete avvisare se siete veramente sicure, grazie.
Alla prossima!
-baka🐰
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Stigma:il ragazzo dello specchio
AdventureIl giorno del suo sedicesimo compleanno Elysa scopre la verità sulla sua famiglia. Una verità fatta di misteri ed avventure amorose non permesse che porteranno la protagonista a cercare di scoprire qualcosa di più sul passato della sua famiglia. Dur...