Capitolo 5

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E' la sera prima della partenza verso Daegu e io sto preparando lo zaino da viaggio. Ho preso tutto, compreso il carrillon di mamma, credo non me ne separerò più. Non potete capire quanto mi manchi, ma devo essere forte anche se è così dannatamente difficile che alcune volte soffoco nella disperazione. Una delle persone più importanti della mia via se ne andata ed è tutta colpa mia. Se solo quel fottuto giorno non me ne fossi andata via di casa mamma sarebbe ancora qui, perchè ogni cosa che faccio è un danno alle persone che amo!

Dallo stress infilo la faccia dentro al cuscino e comincio ad urlare, a sfogarmi da tutta questa merda che mi circonda ogni giorno. Non ce la faccio più, sono solo un'umana, posso fingere ma poi crollo. E adesso sono crollata ,come una torre sotto bombardamenti, abbattuta dai miei sentimenti di angoscia e disperazione per essere così inutile e pericolosa per la società umana.

Dopo un po' crollo sul letto sfinita e, con ancora le lacrime che scorrono sul mio viso pallido, mi abbandono in un sonno profondo sperando di non fare incubi come le notti precedenti.

<<Adesso piangi

Mi dispiace per te

Piangi ancora, perché non sono riuscito a proteggerti

Profonda, profonda - la ferita diventa sempre più profonda

Come un pezzo di vetro

Che non riesco a tirare fuori

Profondo è solo il cuore, che continua a farmi male>>

Sento di nuovo questa voce, così profonda e rilassante...

''Chi sei...''

Lo specchio dell'altra volta riappare davanti a me, ho paura a toccarlo, è così bello e fragile che la volta scorsa sfiorandolo si è rotto. Ho paura di fargli del male, ho paura che se ne vada e che io rimanga sola insieme ai miei incubi e ai miei demoni, ho paura che mi odi, ho paura di restare sola...

Questa volta non è lui a piangere ma sono io. Calde lacrime scorrono sul mio viso, lacrime che pensavo di aver finito e invece non è così.

<<Tu che sei stato punito al posto mio

Tu che eri così delicato e fragile

Smetti di piangere, e dimmi qualcosa

Prova a dire a me, colui che non ha avuto coraggio

perché mi hai fatto ciò quella volta

Mi spiace

Dimentica tutto questo

Che diritto ho io

Di dirti cosa fare

Profonda, profonda - la ferita diventa sempre più profonda>>

Il ragazzo dello specchio continua a cantare e io a piangere.Sembra che mi stia chiedendo scusa, ma per cosa, non lo conosco neanche...

''Non chiedermi scusa, non ti conosco nemmeno...''

Gli rivolgo queste parole accompagnate da un sorriso amaro. Accade una cosa però, una che proprio non mi aspettavo.

<<E' vero noi non ci conosciamo, non so neanche perchè io ti stia cantando questa canzone, però sento di avere un legame con te. Smetti di piangere>>

Apro gli occhi e respiro affannosamente, mi tolgo di fretta le coperte e vado verso lo specchio. Come la volta scorsa sto di nuovo piangendo. Chi sei ragazzo misterioso...Perchè mi sei così familiare e manco ti conosco...Perchè...

Troppe domande e nessuna risposta.

Decido di fare una doccia e rinfrescarmi le idee. Vado in bagno e comincio a svestirmi guardando il mio corpo allo specchio. Odio il mio corpo, è macchiato da cicatrici indelebili causate da cinture che mi distruggevano ogni notte senza saperne il motivo. Entro dentro la cabina e apro l'acqua lasciandola scorrere sul mio corpo lavando via tutto il marcio che c'è in me.

Esco e mi avvolgo nel accappatoio e scendo per fare colazione. In cucina trovo Nam che saluto con un bacio sulla guancia. Mi chiede come ho dormito e gli mento per farlo stare tranquillo, ha già avuto troppo stress in questi giorni e non voglio che si preoccupi anche di me, me la cavo da sola, ormai non sono più una bambina.

Stiamo chiudendo la porta di casa, ormai si è fatta ora di raggiungere la stazione e luogo di incontro con gli investigatori. Per tutto il tragitto io e Nam parliamo per distrarci, siamo tutti e due stanchi e depressi. Arrivati al luogo dell'appuntamento troviamo già 4 ragazzi e cavolo che ragazzi! Ok mi serve un secchio per la bava grazie. Mi risveglio dal mio stato di trans quando Nam mi scuote la spalla come per dirmi di avvicinarci e presentarci ai nostri colleghi in questa missione. Quando gli alri si accorgono della nostra presenza si presentano. Il più grande si chiama Seokjin, Jin per gli amici, poi c'è il gelido Yoongi acoompagnato dal suo migliore amico, che a differenza del altro era un sole vivente e il suo nome è Hoseok. Nascosto dietro Jin c'è un altro ragazzo che non si vuole mostrare.

<<Dai Jimin non essere timido e presentati!>> dice Jin.

Jimin? No dai è solo una coincidenza non può essere il mio prof di arte. Anche se adesso che ci penso alcune volte si assentava da scuola per diverse settimane, ma è solo una coincidenza vero?

Quando Jin, stufo di avere Jimin che lo usava come scudo, spinge il suo collega davanti a me io non posso credere ai miei occhi. Park Jimin, il mio prof di arte e consigliere di vita, sarà anhe mio collega in questa missione?!

<<Prof?!>> esclamo sconvolta.

<<Ahah che coincidenze vero Elysa?>> riponde Jimin.

Non sono arrabbiata o delusa come il mio professore crede anzi, sono solo sorpresa ma estremamente felice. Abbraccio Jimin e gli sussurro un ''sono felice di averla con me prof.''

Quando ci stacchiamo chiedo a Jin se possiamo partire visto che il treno era già in stazione, essendo il capolinea. Il maggiore risponde che manca ancora un membro e appena finisce di pronunciare queste parole comincia a gridare ad un ragazzo dietro le mie spalle. Mi giro per vedere come è fatto e mi ritrovo davanti agli occhi uno dei ragazzi più belli che io abbia mai visto, anzi credo che lui batta tutti gli altri. Quando arriva davanti a Jin quest'ultimo si mette a sgridarlo per il ritardo e di chiedere subito scusa. Allora il dio greco sceso in terra sottoforma di diciottenne , si gira verso me e Nam e quando i nostri occhi si incontrano sento il mondo intorno a noi sparire.

<<Ciao io sono Jeon Jungkook, piacere di conoscerti!>> e mi rivolge un sorriso esponendo i suoi incisivi da coniglietto. A quel gesto arrossisco peggio di un pomodoro e abbasso la testa imbarazzata per poi sussurrare un ''Kim Elysa, piacere mio''. Saliamo sul treno e io e Nam ci mettiamo vicini, non mi sento ancora pronta a stare seduta così vicino a quei ragazzi, sopprattutto a Jungkook. Solo il pensiero di quel ragazzo mi fa arrossire terribilmente e il mio fratellastro se ne accorge subito.

<<Qualcuno qui si è innamorata a prima vista eh?>> mi prende in giro Nam.

<<Oh stai zitto...>> dico io abbassando il viso per nascondere l'imbarazzo mentre il mio fratellastro ridacchia.

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Salve bella gente! Avete visto chi è apparso?! Riuscirà Kookie a rasserenare Elysa? Riusciranno a proteggere la nostra protagonista e la sua famiglia? Ma poi chi sarà mai il ragazzo dei sogni?! Ok nessuno è così scemo da non aver capito chi sia questo ragazzo😂😂
Spera di riuscire a pubblicare al più presto!

Alla prossima!

-baka🐰

Stigma:il ragazzo dello specchio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora