UNO

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𝑪𝒂𝒓𝒐 𝒅𝒊𝒂𝒓𝒊𝒐,
𝒂𝒅𝒐𝒓𝒐 𝒍'𝒊𝒏𝒗𝒆𝒓𝒏𝒐. 𝑳𝒂 𝒏𝒆𝒗𝒆 𝒄𝒂𝒏𝒅𝒊𝒅𝒂, 𝒊𝒍 𝑵𝒂𝒕𝒂𝒍𝒆, 𝒍'𝒊𝒏𝒊𝒛𝒊𝒐 𝒅𝒊 𝒖𝒏 𝒏𝒖𝒐𝒗𝒐 𝒂𝒏𝒏𝒐, 𝒍𝒆 𝒄𝒊𝒐𝒄𝒄𝒐𝒍𝒂𝒕𝒆 𝒄𝒂𝒍𝒅𝒆, 𝒍𝒆 𝒄𝒐𝒑𝒆𝒓𝒕𝒆 𝒔𝒐𝒇𝒇𝒊𝒄𝒊..
𝑬 𝒑𝒐𝒊, 𝒊𝒏 𝒊𝒏𝒗𝒆𝒓𝒏𝒐 𝒆' 𝒂𝒏𝒄𝒉𝒆 𝒊𝒍 𝒎𝒊𝒐 𝒄𝒐𝒎𝒑𝒍𝒆𝒂𝒏𝒏𝒐, 𝒎𝒂, 𝒏𝒐𝒏 𝒄𝒉𝒆 𝒊𝒎𝒑𝒐𝒓𝒕𝒊 𝒎𝒐𝒍𝒕𝒐, 𝒏𝒐𝒏 𝒉𝒐 𝒏𝒆𝒂𝒏𝒄𝒉𝒆 𝒖𝒏 𝒂𝒎𝒊𝒄𝒐.
𝑨 𝒗𝒐𝒍𝒕𝒆 𝒗𝒐𝒓𝒓𝒆𝒊 𝒔𝒐𝒍𝒐 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒏𝒐𝒓𝒎𝒂𝒍𝒆, 𝒑𝒐𝒕𝒆𝒓 𝒂𝒏𝒅𝒂𝒓𝒆 𝒂 𝒔𝒄𝒖𝒐𝒍𝒂 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒊 𝒈𝒍𝒊 𝒂𝒍𝒕𝒓𝒊, 𝒂𝒗𝒆𝒓𝒆 𝒂𝒎𝒊𝒄𝒊, 𝒑𝒐𝒕𝒆𝒓 𝒖𝒔𝒄𝒊𝒓𝒆 𝒄𝒐𝒏 𝒍𝒐𝒓𝒐, 𝒂𝒗𝒆𝒓𝒆 𝒖𝒏 𝒓𝒂𝒈𝒂𝒛𝒛𝒐 𝒅𝒂 𝒃𝒂𝒄𝒊𝒂𝒓𝒆, 𝒂 𝒄𝒖𝒊 𝒅𝒊𝒓𝒆 𝒊 𝒎𝒊𝒆𝒊 𝒔𝒆𝒈𝒓𝒆𝒕𝒊, 𝒄𝒐𝒏 𝒄𝒖𝒊 𝒅𝒐𝒓𝒎𝒊𝒓𝒆 𝒂𝒃𝒃𝒓𝒂𝒄𝒄𝒊𝒂𝒕𝒐..
𝑬 𝒔𝒊, 𝒉𝒂𝒊 𝒄𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐 𝒃𝒆𝒏𝒆, 𝒉𝒐 𝒅𝒆𝒕𝒕𝒐 𝒓𝒂𝒈𝒂𝒛𝒛𝒐. 𝑵𝒐𝒏 𝒔𝒐 𝒃𝒆𝒏𝒆 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒔𝒊𝒂 𝒔𝒖𝒄𝒄𝒆𝒔𝒔𝒐, 𝒇𝒐𝒓𝒔𝒆 𝒑𝒆𝒓𝒄𝒉𝒆' 𝒊𝒏 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒊 𝒊 𝒇𝒊𝒍𝒎 𝒄𝒉𝒆 𝒉𝒐 𝒗𝒊𝒔𝒕𝒐 𝒊𝒏 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒊 𝒂𝒏𝒏𝒊 𝒅𝒊 "𝒑𝒓𝒊𝒈𝒊𝒐𝒏𝒊𝒂" 𝒊𝒍 𝒑𝒓𝒐𝒕𝒂𝒈𝒐𝒏𝒊𝒔𝒕𝒂 𝒎𝒂𝒔𝒄𝒉𝒊𝒍𝒆 𝒆𝒓𝒂 𝒔𝒆𝒎𝒑𝒓𝒆 𝒑𝒊𝒖' 𝒇𝒊𝒈𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒓𝒂𝒈𝒂𝒛𝒛𝒂. 𝑪𝒐𝒎𝒖𝒏𝒒𝒖𝒆, 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒐 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒉𝒐 𝒅𝒆𝒕𝒕𝒐 𝒏𝒐𝒏 𝒉𝒂 𝒊𝒎𝒑𝒐𝒓𝒕𝒂𝒏𝒛𝒂, 𝒑𝒆𝒓𝒄𝒉𝒆' 𝒏𝒐𝒏 𝒂𝒄𝒄𝒂𝒅𝒓𝒂' 𝒎𝒂𝒊. 𝑰𝒐 𝒏𝒐𝒏 𝒔𝒂𝒓𝒐' 𝒎𝒂𝒊 𝒖𝒏 𝒓𝒂𝒈𝒂𝒛𝒛𝒐 𝒏𝒐𝒓𝒎𝒂𝒍𝒆.

Shoto.

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Posai il diario e mi lasciai cadere sul letto. Allungai la mano verso il comodino afferrando il bicchiere d'acqua e la pastiglia dal sapore orripilante che mi aveva lasciato mio fratello stamattina. La ingoiai facendo una faccia schifata e con la mia fidata amica Hikari mi cimentai a fissare il soffitto.

«Shoto, come ti senti?» mia sorella fece ingresso in camera mia.

«Come tutti i giorni.» risposi, apatico.

«Sai che giorno è oggi?» lanciai un'occhiata verso il calendario, alzando le spalle «sai, ieri mentre eri a letto ne abbiamo parlato.» prese un grosso respiro, accennando poi un sorriso «ti va di uscire, da solo?»

Sgranai gli occhi «sei s-seria?»

«Certo.» sorrise, più ampiamente stavolta.

Mi alzai dal letto fiondandomi tra le sue braccia.

«Touya che ne pensa?»

«É d'accordo anche lui, però, massimo 2 ore, intesi?» alzò un sopracciglio.

«Mi vanno benissimo. Grazie!» mi tolsi subito quel mio orrendo pigiama con le paperelle, mettendomi un bel paio di jeans e una felpa oversize. Poi corsi al piano di sotto, infilando le scarpe e dirigendomi senza indugio al parco vicino casa.

La neve soffice si espendava per tutto il terreno. Mi sedetti sulla panchina più vicina osservando i bambini correre e giocare a palle di neve.

«É libero?» alzai subito lo sguardo verso il mio interlocutore. Era un ragazzo. Annuii ripetutamente «é la prima volta che vieni qui? Non ti ho mai visto da queste parti.» continuò.

𝑯𝒊𝒌𝒂𝒓𝒊 𝒂𝒓𝒆; 𝑻𝒐𝒅𝒐𝒃𝒂𝒌𝒖(𝒅𝒆𝒌𝒖)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora