TRE

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Caro diario,
sono innamorato.
Stanotte ho sognato un nostro ipotetico bacio, era perfetto. Le sue labbra era morbide, saporite, erano mie e giuro, Vorrei tanto che fosse stato reale. Come se non bastasse non riesco a smettere di pensare a lui. Anche perché il fatto che chattiamo per tutta la notte non aiuta..vorrei poterlo vedere tutti i giorni, averlo sempre affianco a me, baciarlo tutte le volte che voglio, vorrei diventassimo una cosa sola, vorrei sentire il suo cuore che batte all'unisono col mio, ma per ora, sono solo fantasie irrealizzabili.

Shoto

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Scesi al piano di sotto, accompagnato dalla mia ormai fidata apatia.

«Buongiorno principessa!»

«Incredibile, riesci ad essere odioso persino alle 9 del mattino, è un talento.» sbuffai, sedendomi al mio solito posto.

«Per prima cosa, é l'una del pomeriggio, e poi so che mi vuoi bene» uno strano sorrisetto spuntò sul suo volto «comunque, Fuyumi oggi ha intenzione di andare a mangiare fuori perciò, vestiti bene.»

«F-fuori? Intendi..fuori, in un ristorante o robe simili?» spalancai la bocca.

«No guarda, fuori in giardino» si batté il palmo della mano borbottando un 'idiota', che ignorai.

Mi fiondai senza indugi in camera mia, afferrando la mia camicia preferita e un paio di pantaloni neri, per poi tornare in cucina con un sorriso a 32 denti stampato sul volto.

«Sono pronto!»

«Fuyumi e Natsuo ci aspettano già lì, prendi il necessario.» mi raccomandò.

«Non ne ho bisogno, se sono insieme a-»

«Shoto. Non fare storie e prendi le tue medicine.» il suo sguardo si fece cupo.

Decisi di non ribattere, presi l'essenziale e mi diressi insieme a lui in macchina, dove stettimo in silenzio per tutto il tragitto.

«Ed eccoci arrivati.» esclamò, parcheggiando l'auto.

«Ma questo è-» gli occhi, mi si fecero immediatamente lucidi «perché siamo qui? E dove sono Natsuo e Fuyumi?»

«Siamo qui, per il tuo primo appuntamento.»

«A-appuntanento? Touya cosa..»

«Smettila di fare domande ed entra.»

Camminai a passo lento verso il ristorante, il cuore mi batteva sempre più forte.
 
Devo calmarmi e respirare, e...

I miei pensieri si interruppero nel momento in cui, incrociai due occhi rosso rubino.

«N-non puoi lasciarmi da solo con lui..» diedi una leggera gomitata a mio fratello.

«Per questo ti ho fatto prendere le medicine prima di uscire. Coraggio, divertiti per un giorno fratellino.» e andò via.

«Ciao.» mi salutò Bakugou, anche lui abbastanza imbarazzato.

Risposi con un cenno della mano.

«Il nostro primo appuntamento eh?» continuò, accompagnato da una risata nervosa.

«Eh già..» iniziai, come al solito a dondolarmi sui talloni.

«Il nostro tavolo è il numero 11.»

«Numero 11» sovrapposi la mia voce alla sua «questo era il ristorante di mia madre..»

«Wow, doveva essere una donna straordinaria, questo posto è bellissimo!» gli si illuminarono gli occhi.

«Si, lo era..» mi rabbuiai per un secondo.

«Scusa, non volevo..»

«No, scusa tu. Questo dovrebbe, essere un appuntamento, sto già rovinando tutto.»

«Andiamo a sederci coraggio.» mi prese la mano.

Arrossii, sedendomi al mio tavolo, che da ora in poi sarebbe stato, il nostro tavolo.

~~~
WRITER's pov

Amore. Era questo che provava Shoto, ogni volta che si perdeva nelle iridi cremisi dell'altro. Riconobbe subito che era amore, dal modo in cui il suo corpo reagiva ogni volta che vedeva o pensava al biondo. I suoi problemi sembravano svanire quando c'era lui, era come se Bakugou fosse riuscito a trovare una cura dalla sua malattia e per Shoto, la cura era proprio lui.

Anche il biondino sentiva di provare qualcosa. Solo una volta in tutta la sua vita si era innamorato. Il ricordo risale all'ultimo anno di scuola media, il ragazzo in questione era Izuku Midoriya, color giada erano le sue iridi che si abbinavano perfettamente ai capelli a cespuglio. Bakugou capii subito di provare dei sentimenti per lui, tant'è che iniziò a bullizzarlo solo per il gusto di poterlo anche solo sfiorare con le sue mani. Comportamento un po' immaturo, eh?

Dopo di lui, Bakugou si era ripromesso che la prossima volta che si fosse innamorato non avrebbe commesso alcun errore. Ma Shoto era diverso da Izuku, il verde era come un libro aperto, mentre il bicolore, a parer suo era un grosso enigma.

I due ragazzi si sorrisero, ignari dei sentimenti dell'uno nei confronti dell'altro. Finirono il loro dolce ed uscirono, sempre mantenendo il sorriso, dall'edificio.

«Mi sono divertito.» fu Katsuki, a rompere il ghiaccio.

«Anch'io, tanto.»

«Potremmo rivederci, sempre se ti va..»

«Certo!» uscii dalla bocca di Shoto come un gridolino.

«Allora..ciao.»

Il biondo, si avvicinò alla guancia del bicolore intento a stamparli un dolce bacio, ma Shoto, inconsapevolmente si voltò facendo scontrare le loro labbra. Di porpora di dipinsero le sue guance.

«S-scusa non..»

Bakugou, ora consapevole unì di nuovo le sue labbra con quelle di Todoroki, questa volta il bacio fu più lento.

«Allora io..» si schiarì la voce Shoto «vado..c-ci vediamo..»

Appena si voltò per tornare a casa, passò un dito sulle sue labbra, sapevano di lui e, in quel momento, al ragazzo sembrava di essere in un sogno, un sogno del quale non avrebbe più voluto risvegliarsi.

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S.A.
Mi piace questo capitolo, nonostante sia corto e semplice (?)

moshimoshi, jas🍃

𝑯𝒊𝒌𝒂𝒓𝒊 𝒂𝒓𝒆; 𝑻𝒐𝒅𝒐𝒃𝒂𝒌𝒖(𝒅𝒆𝒌𝒖)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora