𝑯𝒊𝒌𝒂𝒓𝒊 𝒂𝒓𝒆; 𝑻𝒐𝒅𝒐𝒃𝒂𝒌𝒖(𝒅𝒆𝒌𝒖)

DICIASSETTE

SHOTO

"Ciao, sono io Shoto. Certo, chi altro potrebbe essere ahaha? Ti sto scrivendo questa lettera perché, non so se la prossima volta che ci vedremo sarò ancora in vita, per dirti ciò che devo dirti..
Da dove inizio? Dal ringraziarti? Si, comincerò col dirti grazie. Grazie per tutto. Grazie per avermi "ridato vita", grazie per aver creduto in me, grazie per esserci stato, grazie per essere stato il mio primo bacio, la mia prima volta, il primo amore..
Grazie per essere così dannatamente bello da farmi quasi mancare il fiato. Tu sei stato il mio angelo custode, il mio cuore, il mio sorriso e quindi, grazie. Grazie, grazie, grazie e grazie ancora. So che tra poche settimane è il tuo compleanno, i tuoi amici stanno organizzando una festa magnifica! E mi spiace di non poterci essere ma, non per questo vuol dire che tu non ci andrai. Sappi che ti controllo eh. Comunque, so che porta sfiga ma, ti faccio gli auguri adesso perché ovviamente questa lettera la riceverai insieme al mio mio regalo e perché ecco..non si sa mai quindi..tanti auguri amore mio. So già che sarai il più bello alla festa quindi miraccomando, se qualcuno ci prova con te ti autorizzo a picchiarlo <3.

Ora come ora, mi sembra giusto dirti tutto. Non ha più senso mantenere i segreti, giusto?
Prima di tutto ti ho mentito..non è vero che mi devono operare, il vecchio donatore ha cambiato idea quasi subito e io ho deciso che non c'era bisogno di cercarne un altro, non aveva senso continuare a vivere, non così..
E il motivo per cui non ti ho detto prima della malattia era perché avevo paura che scoprendolo mi avresti lasciato. So che è stupido ma, non lo so neanche io il perché. La prima volta che abbiamo litigato, sono andato da Midoriya, ci siamo quasi baciati. Diciamo che una parte di me avrebbe tanto voluto che ci baciassimo per davvero, ma l'ho fermato pensando che non sarebbe stato giusto nei confronti suoi e tuoi.
Il giorno in cui ero in ospedale e mia sorella ti ha impedito di venire a trovarmi era perchè ebbi una specie di malore, ma come ben sai, non avevo il coraggio di dirtelo.
Quando quel giorno a scuola ti ho visto insieme a Kirishima ho seriamente pensato di ucciderlo. Non è che lo odiassi è che ti volevo solo per me, un po' da egoisti eh? Lo stesso giorno, dopo averti sentito dire quelle cose al telefono mi sono sentito come se fossi già morto. Ho pianto, per tutta la notte mentre con me, c'era Izuku che mi teneva abbracciato a se..
Vederti baciare Kirishima alla festa è stato orribile. Come se mille pugnali infuocati mi avessero trafitto il cuore in contemporanea. Mi ubriacai per cercare di dimenticarti, ma non funzionò. Finii in ospedale, lì mio padre scoprì che ero gay e iniziò a urlarmi contro le peggio parole. Io, in tutta risposta, presi Izuku e lo baciai. Ma fu uno sbaglio perchè mi evitò tutta la settimana..
Ammetto che ho passato quei 7 giorni da autolesionista, peggiorando le mie condizioni ulteriormente.
Quella sera che sei venuto a casa mia, non sapevo che fare. Lottavo con me stesso in continuazione non sapendo se farti andare via o aiutarti con la tua "finta sbronza". Appena i tuoi occhi incontrarono i miei capii che aveva vinto il cuore e quando mi baciasti sentii le farfalle nello stomaco. Sono davvero felice che sia stato tu il primo e, l'ultimo ad avermi fatto sentire bene con me stesso. Quando lo abbiamo fatto la prima volta mi sono sentito in paradiso. Il giorno del nostro mesiversario ero al settimo cielo! So di essere stato uno stronzo ad averti detto quelle cose, io avrei tanto voluto un futuro con te, avrei voluto amarti per sempre, avrei voluto starti accanto fino ad invecchiare insieme, avrei voluto avere una figlia magari capelli bianchi e occhi rossi, come hai detto tu. Ma avrei solo preso in giro te e me stesso dicendoti che sarebbe stato possibile..

Ho un'altra piccola confessione da farti..
Qualche giorno fa, ho incaricato Midoriya di starti vicino dopo la mia morte. So che dirai di non averne bisogno ma ti conosco tu sei uno di quelli che si tieni tutto dentro per paura di risultare debole. Ma non lo sei, tu sei la persona più forte che conosca, insieme a tutti i tuoi difetti.