Blake Oliver Carter.
San Francisco, California.So che ho promesso di non dire niente a nessuno, ma non ce l'ho fatta, l'ho dovuto dire, Mia probabilmente si arrabbierà ma non importa, poi le passa, credo.
"Non ci... credo, diventerò di nuovo zio?" chiede emozionato Seth. "Avrò un altro piccolo Carter da... viziare..."
Annuisco.
"... e Mia come sta? Nausee, stanchezza? Ieri a cena mi è sembrata più nervosa del solito, ma probabilmente è solo per colpa tua"
Alzo gli occhi al cielo. "Ma è possibile che ogni volta deve essere mia la colpa?"
"Possibile, sì" annuisce, accendendo una seconda sigaretta. "In fin dei conti quando lei perde la pazienza nel novanta percento delle volte c'entri tu, solo ed esclusivamente tu"
"D'accordo, io volevo annunciare la gravidanza mentre lei no, preferisce aspettare almeno la prima ecografia"
"Non ha tutti i torti, in effetti"
"Certo, ma diamine siamo in famiglia, non ci vedo nulla di male nel dirlo"
"Lei preferisce andarci piano, ha sempre e comunque la paura che possa succedere un qualcosa come anni fa e ci siamo capiti a cosa mi riferisco"
Guardo Seth, sospirando. "Con la piccola Sophie è filato tutto liscio e anche stavolta sono certo che tutto andrà per il meglio, anni fa probabilmente non era destino e soprattutto era un periodo molto intenso, difficile e stressante, il ginecologo non si è mai accorto del distacco della placenta e anziché rimanere a riposo, Mia ha giustamente continuato a fare la vita di sempre, la vita di tutti i giorni, finché non..." prendo fiato, ricordandomi di quel pomeriggio, di quel maledetto pomeriggio invernale di sette anni fa. "... insomma, hai capito"
"Sì, purtroppo ricordo molto bene" sussurra, appoggiando entrambe le mani sulla ringhiera fredda del portico. "Quel giorno è stato un... giorno che tutti noi ricorderemo come il più brutto e il più doloroso, per molto tempo ancora, ma nonostante tutto dobbiamo dire che siete stati ripagati alla grande" sorride, girandosi verso Sophie che gioca felice in giardino. "Avete fatto una bambina meravigliosa, in tutti i sensi, bellissima, che vi ama più di qualsiasi cosa al mondo e che tra qualche mese diventerà una perfetta sorella maggiore"
"Forse, se non strozza prima il fratello o la sorella" rido, buttando del fumo fuori dalla bocca.
"Nel caso più estremo verrò a prenderla con il primo volo disponibile e la porterò con me a New York per qualche giorno" solleva le spalle aprendo un piccolo pacchetto di caramelle. "Se me lo concederete"
"Io sicuramente no, Mia può essere"
"Prima o poi crescerà e tu dovrai rassegnarti che non rimarrà più a casa con te ma uscirà, andrà alle feste, andrà a fare baldoria e soprattutto dovrai rassegnarti che ti porterà in casa il suo primo fidanzato che tanto odierai"
Sorrido in modo dolce vedendola correre felice verso di noi. "Ha sentito il rumore del pacchetto di caramelle, ora sono problemi tuoi zio Seth e per la cronaca: nessun fidanzato oserà entrare in questa casa"
"Voi credevate davvero di potermi nascondere quelle cose gommose tanto buone?"
"Puoi prenderne due non di più, tesoro"
"Cinque, come i miei anni..."
"Solo due, altrimenti ti verrà mal di pancia e la mamma si arrabbierà con me e con lo zio Seth"
"... un coccodrillo azzurro, un cuoricino, un orsetto arancione, una a forma di Coca-Cola e uno a forma di uovo, ah infine..."
"Ho detto massimo due, non cinque" sospiro, interrompendola.
"Zio Seth posso prenderne altre? Le caramelle sono tue e tu decidi" le sorride, facendo gli occhi dolci. "Non può decidere papino per una cosa non sua"
"Non vedo dove sia il problema..." solleva le spalle lui, riaprendo nuovamente il sacchetto di plastica.
"Seth diamine"
"... ma solo una, ok? Dopo chiudiamo ufficialmente il pacchetto"
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Unforgettable 3 ~
RomanceNonostante tutto siamo ancora qui, mano nella mano. ~ TERZO ED ULTIMO LIBRO DELLA TRILOGIA ~ ❗❗❗LIBRO IN CORREZIONE ❗❗❗