Capitolo 16

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Mia Harper Moore.
Honolulu, Hawaii.

"Lasciatemi qui, in questo paradiso. Solamente io e Teddy" sospira Sophie, sdraiata sulla sdraio con gli occhiali da sole addosso e le mani dietro alla nuca. "Ho cinque anni e mezzo ma saprò cavarmela da sola. Voi potete tornare pure a San Francisco"
Guardo Blake e insieme, mentre sistemino le sdraio di fianco a lei, scoppiamo a ridere.
"Oppure compriamo casa qui" continua, sospirando felice.
"Ci penseremo tesoro. Ci penseremo" le sorrido, sedendomi di fianco a lei. "Nel frattempo tu invece, pensa al nome del fratellino che tra meno di cinque mesi sarà qui tra noi"
"Teddy. Scelto"
"Non possiamo chiamare il fratellino con il nome di un peluche. Scegline due carini e normali"
Si toglie gli occhiali, si siede a gambe incrociate e guarda prima me e poi Blake. "Teddy Bear Carter. Scelto"
"Non possiamo chiamarlo Teddy Bear Carter" risponde Blake, trattenendo le risa. "Sarebbe abbastanza imbarazzante per lui chiamarsi in quel modo"
"E perché? È un nome carino. La mamma mi ha detto di scegliere due nomi carini e normali e io ho scelto questi"
"Prenderemo in considerazione la tua scelta" rispondo, sapendo già che questa discussione tra lei e Blake potrebbe continuare all'infinito. "Sono nomi... dolci"
"Visto papà? La mamma mi da ragione" si rimette gli occhiali e nella stessa posizione di prima, si sdraia di nuovo.
"Alzati un attimo. Dobbiamo mettere la crema altrimenti ti scotti"
"L'ho già messa prima di venire in spiaggia, per oggi sono a posto" risponde Sophie, quasi infastidita.
"Sicuro che questo bambino" indico la pancia. "Sarà uguale a te? A me sembra che sia lei, uguale a te"
"Uguale a me di aspetto ma di carattere, uguale a te" solleva le spalle Blake sorridendo, mentre beve un paio di sorsi di birra direttamente dalla bottiglia. "E vorrei ricordarti che quando ci siamo conosciuti, tu avevi il suo stesso carattere e il problema sai cos'è? Che tu a quei tempi avevi ventiquattro anni e lei, ne ha solo cinque e mezzo e non voglio immaginare da adolescente come possa diventare"
"Diventerò come la mamma" risponde lei, senza muoversi minimamente dalla sdraio. "E come te. Non siete contenti?"
Restiamo in silenzio, guardandola senza parole.
"Comunque ho scelto il mio regalo di compleanno: la casa delle Barbie rosa e bianca e... un cane"
"Un cane?"
Annuisce. "Possiamo prenderlo? Mi piacerebbe molto averlo"
"Certo"
"Blake! Non credi che prima di prendere una decisione dobbiamo parlarne noi due?"
"No" risponde senza giri di parole. "Mi piacerebbe molto anche a me averne uno. Andiamo a prenderlo quando torniamo a casa da Honolulu? Cosa ne dite?"
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