10.

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La donna andò direttamente in cucina, Josh la seguì, e gli diede una coperta.

"Copriti con questa prima che ti prenda un raffreddore, caro. Ecco, siediti qui. Ti preparo una tazza di cioccolata calda. Vuoi dei marshmallow? Gli chiese.

"Oh mio dio!" Esclamò Josh.

"C'è qualcosa che non va?" Chiese, allarmata.

"Il suo nome è Kelly, giusto?!"

"Ehm, sì... scusa, ma ci conosciamo?"

"SUO FIGLIO, TYLER!" Josh saltò su dalla sedia per l'eccitazione. "DOV'È? NON È MORTO, VERO?"

Un sorriso era fermo sul suo viso e iniziò a camminare per la cucina con le mani tra i capelli.

Kelly aprì la bocca per parlare, ma un fiume di parole uscì dalla bocca di Josh prima che potesse dire qualcosa.

"OH, LO SAPEVO! SAPEVO CHE TYLER NON ERA MORTO! LO STAVO SOLO IMMAGINANDO PER TUTTO QUESTO TEMPO! LE MIE EMICRANIE HANNO CAUSATO TUTTA QUESTA SITUAZIONE! OH, GRAZIE A DI-"

"Mi dispiace ma non conosco un 'Tyler'. Non l'ho mai conosciuto..."

"Aspetti, cosa?" Josh chiese con evidente disappunto nella sua voce, mentre delle lacrime si formarono nei suoi occhi.

"No, ho mentito." Disse Kelly, mentre sorseggiava la cioccolata calda.

L'espressione triste nel viso di Josh si trasformò di nuovo in un sorriso, mentre si sedette di nuovo a tavola.

"Uno dei miei figli, Zack, aveva un amico immaginario di nome Tyler quand'era piccolo. Era così legato a lui che lo considerava un fratello. Ma poi Zack crebbe, come tutti i bambini, e non parlò più di Tyler."

Il sorriso di Josh si spense.

Kelly pose la tazza di cioccolata calda davanti a Josh.

"Aspetta qui, ho qualcosa da mostrarti." Disse lei, e uscì dalla stanza, lasciando Josh solo a bere la cioccolata.

Tornò dopo pochi minuti con un libro in mano, si sedette di fronte a Josh e glielo passò da sopra il tavolo.

"È un quaderno pieno di canzoni e poesie. Apparteneva a Zack. Be'... Zack dice di no."

"Cosa intende?" Chiese Josh, senza staccare gli occhi dalle pagine, mentre le sfoglia affascinato.

"Regalai questo quaderno a Zack per il suo compleanno, una volta. Pensavo che potesse usarlo come diario, o qualcosa del genere. Un giorno tornò da me, lo aveva completato. Quando gli chiesi come aveva fatto a scrivere così velocemente, mi disse che aveva fatto tutto Tyler." Rise di cuore. "Gli ho solo lasciato pensare che gli avessi creduto, anche se so che scrisse tutto Zack."

"È la scrittura di Tyler." Borbottò Josh.

"Scusa?"

"Oh, niente." Disse Josh, alzando lo sguardo.

"La ringrazio molto per la bevanda e la coperta, signora Joseph, lo apprezzo molto. Ma ora devo andare." Disse in fretta raggiungendo la porta, ma non prima di aver nascosto il diario sotto la giacca.

"Aspetta! Come ti chiami?" Gridò Kelly dalla porta.

"Josh Dun!" Rispose dalla strada mentre se ne andava. "Non si dimentichi di me!"

Migraine Fic - Traduzione ItaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora