Truce - Sequel

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Josh non ha mai saputo cosa avrebbe dovuto fare dopo che il dottore gli disse che il suo cervello ha creato Tyler come un risultato della sua schizofrenia.

Come se non fosse abbastanza brutto aver perso il suo migliore amico, ha dovuto sopportare il fatto che non ha mai avuto il suo migliore amico, al primo posto.

Ogni mattina si svegliava e sorrideva, sapendo che più tardi avrebbe visto Tyler. Ma poi realizzò che non sarebbe successo.

Non si abituò mai all'idea.

Si sentì come se fosse stato investito da un camion, e mentre cercava di rialzarsi, il camion avesse fatto retromarcia e l'avesse colpito di nuovo.

Era difficile per Josh, comprendere le circostanze.

Come avrebbe potuto inventare una persona? Qualcuno così amabile? Certamente il suo cervello non era capace di ciò.

Josh cercò di trovare una soluzione per risolvere tutto.

La sua teoria era che se avesse creato Tyler al primo posto, avrebbe potuto riportarlo indietro se fosse stato capace di ingannare il proprio cervello.

Ma non aveva senso.

Non avrebbe funzionato.

Potrebbe spendere ogni minuto di ogni giorno cercando di rivedere Tyler, ma nonostante lo odiasse, Tyler non arrivava.

Josh si odiava per aver permesso al suo cervello di ingannarlo.

Pensava di aver trovato la felicità, cosa che trovò. Ma realizzò che la sua felicità era falsa.

Non sapeva dove andare e non aveva nessuno con cui parlare, quindi cercò di trovare un modo, un modo qualsiasi, per riaggiustare le cose che sono accadute.

Ma dopo ore passate a pensare e a cercare di convincersi che c'era un'altra maniera, giunse ad un'unica soluzione.

Non passò molto prima che qualcuno vide ciò che Josh aveva fatto.

La solita bella atmosfera della foresta fu rovinata da un senso di tragedia e sfortuna dopo che Josh fu trovato contro un albero.

Sull'albero, la parola S-O-L-O era scavata a grandi lettere.

Un'altra cosa che non si potè notare fu la stessa tavola di legno bruciato con su scritto la parola T-E-R-R-O-R-I-Z-Z-A-T-O posta vicino ai piedi di Josh, appoggiata all'albero ma spezzata in due.

Un quaderno trattato male fu trovato sul suolo della foresta. Ogni singola pagina era stata strappata via.

Tutte tranne una.

Su un lato della pagina la parola TRUCE era scarabocchiata in cima. Alcune parole sotto di essa, possibilmente un testo, fu stato scritto, ma non riusciva più ad essere letto per gli effetti del tempo nella foresta.

Dopo che la pagina fu stata girata, queste parole furono scritte con una scrittura piccolissima:

"Una cosa che mi dà un'infinita felicità sono le stelle.

Quando guardi il cielo di notte e vedi le stelle che sono in altre galassie, milioni di anni luce da qui, sono già morte.

Però le consideriamo ancora belle.

E quando le guardo, penso a infinite possibilità.

Viaggi e destinazioni.

Per me, ogni stella rappresenta un'idea diversa.

Come una persona amata che mi manca o un sogno che avevo.

Ecco come le vedo.

Spero di diventare una stella per qualcuno, un giorno.

Il tempo ha obliterato la mia esistenza.

L'universo ha distrutto tutto l'amore che ho mai mostrato.

Tutta la mia speranza è andata perduta. Simile al mio cuore.

Non sono spaventato da quello che porterà domani, e non sono eccitato da quello che mi sta aspettando dall'altra parte del tempo.

Io lo anticipo.

Mi sono sempre chiesto cosa mi avrebbe ucciso. Se solo avessi saputo che la mia mente ha lentamente contribuito ad uccidermi per anni.

Sono il mio stesso prigioniero.

Sarò libero.

Il vuoto e il non provare niente non sono emozioni, ma comunque la mia testa non è stata riempita con niente del genere.

Non ho mostrato il minimo rimorso di consolazione. Non che ci sia qualcuno che possa mostrarmelo.

Ma lo prenderò e lo mostrerò a me stesso, per rimanere in una vita di felicità per il resto dell'eternità.

Quando mi vedrai la prossima volta, starò danzando nel cielo, colpendo le stelle cadenti e correndo nell'oblio a un miliardo di miglia.

Ogni giorno è un nuovo inizio. Ogni giorno c'è una chance di cambiare le cose.

Il sole sorgerà al mattino, e io farò lo stesso.

Ricordami, non come la persona che distribuì dolore tra gli altri, neanche come la vela senza vita su cui ti imbatti, ma per chi ero.

Io sono Josh.

CONTINUAZIONE: KITCHEN SINK FIC
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Migraine Fic - Traduzione ItaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora