Risotto [Edoardo]

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4 luglio, 13:15

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edincanti: every woman is a riot #feminist #mothersdaughter #realmenarefeminists

commenti

eleonora.sava00 : ❤️❤️
edincanti : @eleonora.sava00 💖💖💖
niccolòfares : Martino mi ha detto di provare a commentare... bella foto
federicocanegallo : zì dovevi mettere pure #notanobject
chiccodarodi : @federicocanegallo verissimo e anche #nouterusnopinions
edincanti : @chiccodarodi cazzo c'entra?
chiccodarodi : @edincanti Rachel Green c'entra sempre zì
silvietta.sil : 💪💪💪


«Chi era maschilista, mh?» Richiamai l'attenzione di Eleonora che stava cucinando il suo famoso risotto agli asparagi del quale le ragazze mi avevano tanto parlato.

Ele alzò gli occhi al cielo sorridendo appena «Non ti conoscevo» Inclinai il capo e portai il labbro inferiore tra i denti continuando a guardarla mentre armeggiava ai fornelli, ed era così fottutamente bella.

Mi alzai appoggiando il cellulare sul tavolo e la raggiunsi, circondandole la vita con le braccia. Mi appoggiai a lei provocando una risata strozzata da parte sua.

«E adesso che mi conosci, cosa pensi di me?» Appoggiai il mento sulla sua spalla.

«Mh vediamo ― posò il mestolo sul ripiano della cucina fingendo di pensare prima di voltarsi e avvolgere le braccia intorno al mio collo ― penso che tu sia intelligente, incredibilmente tenero, per niente egocentrico... Forse un po' permaloso e hai sempre dei capelli di merda.» Mi prese in giro posando lo sguardo su ogni centimetro del mio viso ed io feci lo stesso con lei.

«Ah si?» Alzai il mento.

«Mhmh» Sorrise divertita e poi si alzò sulle punte premendo le sue labbra contro le mie. Aprii leggermente la bocca prendendo il suo labbro inferiore tra i denti e tirarlo lievemente verso di me. La sentii sorridere prima di abbassare il viso a causa dell'arrivo di Filippo nella stanza. Tornò con i piedi per terra allontanandosi da me e si passò una mano sulle labbra, come se il mio bacio fosse visibile su di lei, io, d'altro canto continuai a guardarla leccandomi le labbra.

«Non in cucina, vi prego ― Filo si sedette sulla prima sedia che trovò libera ― Prendetevi una stanza»

Eleonora roteò gli occhi ed io mi appoggiai al mobile della cucina, pieno di piantine che la castana stava curando.

«Perché ancora non è pronto?» Chiese il biondino tinto.

«Perché sono rientrata da poco ― lo guardò con la coda degli occhi ― Ho dormito da Edoardo.» Lo sguardo di Filippo cadde su di me, malizioso.

«Lo sai che non potrai più inginocchiarti davanti a lei se mangia questo risotto, vero?»

«FILO» Il tono brusco di Eleonora mi fece muovere sui talloni.

«È vero ragno, lo dissi pure quando Silvia voleva farsi il tronco dai capelli ricci qui presente.»

Un gelido silenziò calò su di noi.

Deglutii e finsi dei colpi di tosse per scacciare quella pesante tensione.

«Filippo ti chiamo quando è pronto, vai a chiamare mamma» Eleonora sorrise falsamente verso il fratello che alzò le mani in aria in segno di resa mentre raggiungeva camera sua.

Sospirò pesantemente. La guardai di sottecchi guardare un punto indefinito sui fornelli, probabilmente a disagio. Quando c'era di mezzo Silvia cambiava totalmente espressione e avrei tanto voluto saperne il motivo, anche se potevo immaginare.

«A quando risalirebbe questa cosa?» Trattenni una risata cercando di risollevare la situazione. Ele scattò su di me dedicandomi un'occhiata fulminea.

La raggiunsi di nuovo facendola girare dalla mia parte ma lei guardava altrove.

«Ele... ― la richiamai accarezzandole l guancia, fino ad arrivare ai capelli e sposarli dietro la schiena ― È inutile pensare a quello che è successo con Silvia ― inclinai la testa sistemandogli alcuni ciuffi dietro l'orecchio ― potessi tornare indietro non lo farei, ma non posso cambiare il passato, okay?» Sorrisi debolmente quando finalmente i suoi meravigliosi occhioni verdi incontrarono i miei.

«Si, hai ragione...»

«Lo so» sorrisi orgoglioso imitandola nel tono, che usò al nostro primo appuntamento, lei aggrottò la fronte in un modo buffo.

«Stupido» Il suo viso si aprì in uno splendido sorriso e la sua risata arrivò alle mie orecchie come la melodia più bella di sempre.

Le diedi un veloce bacio a stampo che lei ricambiò alzandosi, ancora una volta, sulle punte. Mi accarezzò il viso e si lasciò andare contro di me. La strinsi forte per non lasciarla mai andare.

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elvquence

SKAM ITALIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora