Guardai divertita Edoardo che stava cercando di mangiare il suo delizioso cornetto alla crema senza sporcarsi la camicia che indossava. Tentò ancora una volta portando il cornetto più in alto, sopra la bocca leccando, poi, la crema che stava per cadere sopra i suoi vestiti puliti.«Però non guardarmi... ― mi avvisò con un tono frustrato ― ... altrimenti è inevitabile che mi sporchi.» Rise appena provocando una risata anche da parte mia.
«Non è colpa mia se non riesci a mangiare un semplice cornetto...» Sorrisi con orgoglio e inclina lievemente la testa, acquisendo una vittoria. Squillò il mio cellulare e mi affrettai ad afferrarlo per rispondere alle ragazze.
Mi guardai intorno cercando Eva con lo sguardo e la vidi venire verso di noi, le feci un veloce cenno con la mano e lei ricambiò. I suoi capelli rossi erano più lucidi del solito, erano perfetti con la sua carnagione ed alcuni di essi erano raccolti in uno chignon disordinato mentre il resto le ricadevano lungo le spalle.
«Ciao ragazzi ― si tolse il laccio della borsa dalla spalla, appoggiandolo vicino a me, dove subito dopo si sedette lei ― Scusa il ritardo Ele» Le sorrisi.
«Ciao Eva» Edoardo le fece un cenno con il capo prima di continuare, indisturbato a mangiare, o meglio, tentare di mangiare, la sua pasta.
«Tutto bene regà?» Respirò profondamente, come se avesse corso per essere lì e si spostò i capelli dietro la schiena.
Annuii.
«Eccociii» La voce squittente di Silvia attirò l'attenzione di tutti, facendoci voltare verso di lei e Federica.
Guardai Edoardo con la coda dell'occhio e poi tornai a guardare Silvia, notando con sorpresa che lo stesse guardando.
Abbassai lo sguardo per qualche istante.
«Menomale che Sana era all'angolo» Federica rise sonoramente facendo sogghignare pure il riccio che aveva finalmente terminato di mangiare.
«Bene ragazze ― disse alzandosi dalla sua seduta ― vi saluto, i ragazzi mi aspettano.» Si protese verso di me dedicandomi un bacio casto sulle labbra, che ricambiai immediatamente anche se con esitazione. L'idea di farmi vedere con Edoardo davanti a Silvia non mi piaceva per niente, non ancora.
«Puoi dire a Fede che lo saluto?» Eva richiamò Edoardo e lui annuì prima di salutare anche Silvia Federica e Sana, che incrociò mentre stava andando via.
«Sanaaa» Dicemmo tutte assieme per accusarla del suo ritardo.
«Non potete capire, mi sono scontrata con un tipo sulla metro del mio quartiere...»
Abbassai di poco il capo incitandola a continuare, così come le altre. Lei ci rivolse uno sguardo confuso.
«E...?» Chiese Silvia dondolandosi sui talloni.
«E niente, vi aspettavate una scusa e ve l'ho data, tutto qua.» Ridemmo all'unisono e poi le altre decisero di sedersi e fare colazione.
«Ele, come va tra te ed Edoardo?»
Silvia.
Separai le labbra permettendo ai polmoni di incanalare dell'aria. Sapevo che per lei non c'erano problemi, lei stessa mi aveva incoraggiato con la storia di Edoardo e in più, si stava frequentando con Luca. Non avevo motivo di preoccuparmi dei suoi sentimenti, eppure lo facevo.
Mi schiarii la voce «Tutto bene, stiamo benissimo» le risposi cercando di essere il più sintetica possibile e le sorrisi falsamente, lei invece, mi mostrò uno dei sorrisi più veri sulla faccia della terra.
«Sono felice per voi, davvero» Annuii e distolsi lo sguardo sentendo troppa pressione addosso, una pressione senza motivazione.
«No vabbè regà ― Eva, che aveva il cellulare tra le mani ci fece voltare verso di lei ― Gio e l'Argentina probabilmente si sono lasciati.»
«Ma che scherzi?» Intervenne Federica chiedendo, implicitamente, ad Eva di dire di più su quella faccenda.
«Stavo parlando con Marti e gli ho chiesto come stava andando tra di loro e mi ha appena scritto che sono in crisi da un paio di giorni.»
«Anche io ed Edoardo abbiamo passato dei giorni di crisi, ma non per questo ci siamo lasciati Eva...» Ricevetti un'occhiata di fuoco da parte della rossa.
«Grazie Eleonora, davvero»
«Non voglio che tu ti faccia delle illusioni, tutto qua» Alzai le spalle.
«Ele ha ragione, non ci pensare» La voce di Sana venne in mio soccorso, sostenendo la mia teoria. Ci scambiammo uno sguardo complice ed Eva posò il cellulare sul ripiano del tavolo sospirando.
«Ma poi tu non ti senti con Canegallo?» Domandò Silvia.
«Con Fede è tutto un punto interrogativo, non penso voglia qualcosa di serio.» Ammise più a se stessa che al resto del mondo, con voce sottile.
«Dovete parlarne» Ancora una volta Sana intervenne giustamente nel discorso, ricevendo la mia approvazione attraverso un cenno col capo.
«Ma si, avete ragione... ― Eva increspò le labbra ― Gli parlerò.»
Portai una mano sulla sua spalla sorridendole, per farle capire, in qualche modo, che io sarei sempre stata al suo fianco, pronta a supportarla, come lei, e le altre, avevano fatto con me.
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☮ elvquence
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SKAM ITALIA
Short StoryFormat ispirato alla serie SKAM ITALIA, quindi contenuti "in diretta" quasi tutti i giorni. Le cose che leggerete all'interno di questo libro sono frutto della mia fantasia e non hanno, in nessun modo, a che fare con le vere storyline di Skam. Highe...