Holland
Non riuscivo a descrivere come mi sentivo ma avevo quasi voglia di scomparire, di scappare, di evadere da quella situazione ma a quel punto sarei stata davvero licenziata e non me lo potevo permettere, affatto.
Sperai con tutte le mie forze che lui non mi riconoscesse, sì, non mi avrebbe riconosciuta.
Lo squadrai, era vestito diversamente dalla sera precedente, indossava giacca e pantalone neri con una camicia bianca sotto. Era davvero elegante e dava ancor di più l'impressione di un uomo ricco.
Avevo compreso che lo fosse, ma non avrei mai immaginato che fosse il mio capo. Avevo una sfortuna non indifferente.
Iniziò a passare scrivania per scrivania per conoscere meglio i suoi dipendenti, con un sorriso smagliante ed amichevole sul viso.
"Continuate a fare il vostro lavoro, non preoccupatevi, voglio solo conoscervi." - Mormorò sorridendo e passando accanto a Dylan che lo guardò come se avesse visto un Dio greco. Eppure Tyler se la batteva a pari livelli.
Ma a dir la verità, in quella stanza, tutte le ragazze pendevano dalle sue labbra, tutte tranne io che avevo fatto l'opposto la sera precedente.
Quando si avvicinò e si pose di fronte a me, sperai con tutte le mie forze che non mi riconoscesse. La mia paura stava aumentando sempre di più, mi sembrava quasi di morire.
Mi guardò incuriosito, quasi sorpreso come me. Mi aveva riconosciuto ed io, io ero spacciata. Trattenni il respiro per dei secondi. Mi parve un'intera giornata.
"E lei dev'essere Holland Roden, non è così?" -Chiese con un sorriso che mi sembrò perfido. Lesse il mio nome dalla targhetta dorata e blu posizionata sulla mia scrivania.
Era riuscito nel suo intento, scoprire il mio nome. Ma diversamente da come avevo immaginato, non ci aveva impiegato tempo, ma un giorno e neanche pure. Ore.
Il suo sguardo scese sul mio braccio e inizialmente non compresi il motivo ma poi mi ricordai, avevo il suo Rolex sul mio polso destro.
Oh cazzo, in quel momento ero sicura che mi avesse riconosciuto, aveva riconosciuto il suo orologio ed io ero stata così ingenua, così stupida ad indossarlo.
Avrebbe detto tutto quello che era successo a tutti e mi avrebbe fatto licenziare, ne ero certa. La conferma arrivò dopo neanche due secondi.
"Signorina Roden, posso parlarle un attimo nel mio ufficio?"-Chiese con una malizia sulle labbra.
"Certo..." - Sussurrai quasi incassando il colpo.
Ero nella merda totale e non ne sarei uscita pulita, ma neanche viva. Mi fece un cenno e sotto gli occhi di tutti, mi alzai dalla mia postazione, lui si incamminò ed io iniziai a seguirlo. Il suo ufficio era al terzo piano mentre io lavoravo a piano terra. Ciò implicò che dovessimo prendere un ascensore o andare a piedi usando le scale.
Non avevo altra scelta che prendere l'ascensore con lui, sarei arrivata morta se avessi fatto tre piani con le scale e inoltre, avrei dato troppo nell'occhio. Per cui, decisi di rimanere accanto a lui, restando più calma possibile anche se complicato.
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R O L E X || HODY
FanfictionUna notte in discoteca, lei lo provocò, lo baciò e gli rubò qualcosa che era suo solo per metterlo sulle sue tracce, per aumentare l'interesse che lui provava verso di lei. Ma non sapeva che stava giocando col fuoco, lui era il suo capo. Holland Rod...