Chapter Five 🖤

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La domenica mattina mi recai al cimitero per portare dei fiori più belli a mio nonno. Quelli precedenti erano invecchiati e pagai un po' di soldi per ottenere un mazzo di tulipani bianchi dal fioraio presente all'entrata. Quei fiori erano i suoi preferiti.

Avevo già mantenuto la mia promessa, il giorno precedente non mi ero recata in discoteca, diversamente da prima, ma mi ero limitata a stare a casa e vedere un film horror insieme a Melissa.

Camminai velocemente per arrivare al più presto, avvertivo l'impellente bisogno di parlare con lui. C'erano poche persone e in quel momento ne avevo la possibilità.

Prima di svoltare l'angolo, vidi un ragazzo con un mazzo di rose rosse in mano, che appoggiò accuratamente sulla tomba. Decisi di avanzare ma tornai indietro quando mi resi conto che non era niente che meno il mio capo, accanto alla tomba della madre.

Vero... Mi ricordai che avevano creato una nuova parte del cimitero, per cui mio nonno era una fila più sopra di sua madre e di suo padre. Volevo andare lì, lasciare i fiori sulla tomba, ma volevo evitare incontri spiacevoli, dovevo evitarlo, come mi ero promessa.

Avrei aspettato che lui se ne andasse anche se questo implicava il dover rimanere dietro al muro, come se lo stessi spiando.

Ma in realtà non era affatto così.

Ero lontana, ma allo stesso tempo così vicina da poter ascoltare ciò che dicesse.

"Mamma, ho un'impresa così enorme tra le mani ma non so come gestirla. Vorrei qualcuno che mi aiuti a mandarla avanti, qualcuno che mi sostenga. Ho bisogno di te mamma, tanto bisogno."-La sua voce sembrò spezzarsi.

Si fermò un attimo ed io ebbi come la forte sensazione di voler andare da lui e abbracciarlo forte perché in un certo senso sapevo che dolore provava, quel dolore che ti faceva quasi affogare, che non ti faceva respirare, un dolore così lacerante.

Appoggiò i fiori sulla tomba ed io decisi di uscire dalla mia tana, ripensandoci. Pensai che quello fosse un luogo comune, un cimitero e sarebbe stato un incontro del tutto casuale e non avrei potuto farci niente. Non era giusto far sembrare che lui fosse solo quando in realtà non lo era ed io stavo ascoltando tutto ciò che diceva.

Quindi decisi di avanzare, superai il mio capo e quando arrivai sulla tomba di mio nonno sottoterra, appoggiai i nuovi fiori e tolsi quelli vecchi.

"Mi manchi ogni giorno e so che ho fatto degli errori ma non li ripeterò più. Voglio che tu sia felice e orgoglioso di me e a volte vorrei solo che tu sia qui a dirmi qual è la cosa giusta da fare."-Sussurrai, con voce bassissima.

Rimasi dei secondi abbassata prima di alzarmi e voltarmi per andarmene con il viso abbassato e gli occhi fissi a terra. Non avevo intenzione di essere vista da lui, eppure successe per la seconda volta.

Ci sbattei completamente contro, sussultammo e ci guardammo per qualche secondo.

Quando mi ero avvicinata a mio nonno, avevo sperato che il mio capo fosse già andato via, ma non fu così.

Durante i nostri sguardi, potei vedere le lacrime sulle sue guance, la sua ferita era ancora aperta.

In quel momento compresi perché quella sera era in discoteca, per lo stesso motivo per cui c'ero anche io, ossia dimenticare il lutto. Ma lui ne aveva due sulle spalle, insieme, con soli due mesi che erano trascorsi. Il dolore era ancora più grande del mio.

Nonostante i suoi occhi fossero spenti, lui sorrise comunque.
Guardandolo così, esternai anche io il mio dolore, inaspettatamente. Di solito non piangevo di fronte a persone che non conoscevo, figuriamoci con lui che era il mio capo, non doveva proprio succedere. Eppure i miei occhi cominciarono a riempirsi di lacrime, con il labbro inferiore che mi tremava, gli occhi che bruciavano e la gola arsa. Mi scesero delle lacrime e lui mi tirò fortemente a sé abbracciandomi.

R O L E X || HODYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora