"Scusa, cosa hai detto?"-Chiese Ian divertito, con la sua mano che premeva ancora più forte sul polso.
"Lasciala. Ti ho detto lasciala." -Insistette il mio capo, avvicinandosi violentemente.
Ian lasciò la presa e sospirai per il sollievo. Una macchia rossa comparì sulla mia pelle, mi accarezzai per il dolore persistente che avevo.
"E tu chi sei? Credi di farmi paura?" -Chiese Ian, ponendosi di fronte a lui.
"Signor Christian, io non credo che lei debba mettersi in questa situazione."-Tentai di farlo ragionare quando lui si pose esattamente davanti Ian.
Erano uno l'uno di fronte l'altro, mi sentivo protetta ma comunque non volevo che ci andasse di mezzo un innocente.
"Signorina Roden, stia dietro di me."-Mormorò prendendomi la mano facendomi stare dietro di lui e rimasi meravigliata del suo gesto.
Mi stava forse proteggendo?
"Credo che lei non sappia contro chi si sta mettendo."-Mormorò acido.
"Forse lei non sa contro chi si sta mettendo." -Rispose il mio capo con lo stesso tono di sfida mentre si avvicinarono tre uomini del fbi che lo ammanettarono e lo portarono via.
Ero scioccata, basita, non avevo compreso quello che era successo. Era accaduto tutto così velocemente. Il mio capo già sapeva cosa sarebbe successo? Com'era possibile?
Mi prese il viso con entrambe le mani e mi guardò negli occhi con uno sguardo quasi tenero, rassicurante.
"Sta bene?"-Chiese con fare premuroso.
Anche se io annuii, non ci credette e controllò il polso che Ian mi aveva stretto violentemente. La parte era rossa, come una tumefazione e cominciava a diventare quasi violacea.
Lo accarezzò lentamente, facendo scorrere lentamente i polpastrelli sulla mia pelle ed io sussultai a quel tocco che mi provocava diverse sensazioni piacevoli. In seguito tolse lentamente la mano.
"Perché c'erano quei tre agenti?" - Chiesi sorpresa, accarezzandomi lievemente il polso che faceva ancora tanto male. Sentivo un dolore e bruciore atroce.
"Perché ho una delle imprese più grandi della città, lei e gli altri lavorate e non vi siete mai resi conto, ma questa impresa viene costantemente controllata. Le guardie restano sempre nelle vicinanze."-Mormorò spiegandomi tutto ed io tirai un sospiro.
Fortunatamente non era accaduto nulla di grave e credevo proprio che Ian quella volta l'avrebbe pagata per bene.
"Lei mi ha salvato la vita, letteralmente. Le sarò sempre grata." -Sorrisi gettando le braccia al collo abbracciandolo, anche se era così evidente che non dovevo farlo.
Ma in quel momento era l'unico gesto per ringraziarlo e ogni evento ci avvicinava pian piano. Quel attrazione fatale rischiava di accendersi sempre di più.
Cody
Se c'era una cosa che odiavo di più al mondo, era la violenza sulle donne. Da uomo, credevo che le donne fossero la vera potenza del mondo e non sapevo neanche come si potesse far loro del male.
Odiavo la violenza sulle donne anche perché avevo sempre assistito a ciò, fin da piccolo, da quando mio padre osava alzare le mani su mia madre. Non era cattivo, ma di tanto in tanto, osava toccarla.
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R O L E X || HODY
FanfictionUna notte in discoteca, lei lo provocò, lo baciò e gli rubò qualcosa che era suo solo per metterlo sulle sue tracce, per aumentare l'interesse che lui provava verso di lei. Ma non sapeva che stava giocando col fuoco, lui era il suo capo. Holland Rod...