Chapter Eight 🖤

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Chris Wood. Così si chiamava quel ragazzo che cercava a tutti i costi il mio capo.

Era spinto da qualcosa, motivato da qualcosa di vitale importanza che però non mi rivelò, nonostante gli diedi il mio numero di telefono.

Il mio proposito era meramente quello di aiutarlo, perché nonostante tutto, mi sembrava un bravo ragazzo che non era mosso da doppi scopi. Sentivo che in qualche modo potevo fidarmi di lui... Tuttavia non abbassai mai la guardia.

Era strano perché aveva iniziato a chiedere del mio capo proprio il giorno in cui il mio ex, Ian, fu catturato dai tre agenti.

Il mio cervello mi teneva allerta, eppure il mio cuore agiva controcorrente. Nel cuore sentivo che in quel ragazzo ci fosse solo del bene e che non sarebbe successo nulla di grave.

La mattina seguente, mentre mi preparavo, gli inviai la posizione dei giardini accanto alla mia abitazione, mi sarei incontrata con lui lì e poi lo avrei condotto all'impresa.

Per me sarebbe iniziata la giornata di lavoro in seguito al giorno di riposo che mi ero presa, mentre invece quel ragazzo avrebbe parlato con il mio capo.

Durante il tempo in cui avanzavo verso di lui, quel ragazzo guardava curiosamente il modo in cui ero vestita. Avevo deciso di indossare un abito differente dal quotidiano, rosso di seta e leggermente aderente, che quindi assumeva le forme del mio corpo, senza però essere volgare.

Era abbastanza semplice. Capelli lunghi e sciolti che arrivavano poco più delle spalle, fard rosa e rossetto rosa pastello e per concludere delle scarpe nere col tacco.

Credevo fermamente che ognuno si vestisse in base al suo umore ed io mi sentivo piuttosto nervosa ma allo stesso momento forte, per cui pensai che il rosso andasse bene per quel giorno. Mi avvicinai a lui e con un cenno gli feci comprendere che potevamo avviarci.

Durante il tragitto parlammo davvero poco, la comunicazione fu totalmente assente. Avrei voluto chiedergli perché volesse parlare con Cody Christian, ma non potevo essere invadente, nonostante fossi davvero molto curiosa.

Però c'era un limite a tutto e sapevo riconoscerlo. Magari era solo qualcuno che per qualche ragione, voleva contrattare con lui.

Ebbi la sensazione di arrivare davvero tardi, ciò era dovuto sicuramente al fatto che quella mattina non ero sola ma in un certo senso era come se lo fossi poiché non aveva aperto bocca da quando mi aveva visto ed io non lo avevo fatto di conseguenza, era stato tutto davvero imbarazzante.

Lo feci entrare nell'impresa e si guardò intorno, ispezionandola per bene, osservando ogni dipendente, ogni scrivania, le scale, gli ascensori. Osservò davvero tutto e vidi un sorriso genuino formarsi sulle sue labbra, era sbalordito per tutto ciò. Non ne compresi il motivo per il suo comportamento insolito.

Dylan mi rivolse uno sguardo, attonito nel vedermi in compagnia di Chris Wood e ammiccò malizioso. Ero consapevole che probabilmente lui avesse mal interpretato ed io scossi velocemente la testa, per fargli comprendere che quel ragazzo non faceva parte delle mie conquiste.

"Scusami un attimo. Chiedo dove si trova il capo." -Mormorai sorridendo e il ragazzo fece un breve cenno col viso, come ad acconsentirmi di allontanarmi di qualche centimetro.

Mi avvicinai a Dylan che nel frattempo si sollevò dalla sua postazione e appoggiò le mani sulla scrivania, evidentemente frastornato.

"Perché non sei venuta ieri mattina? E quello chi è?" -Chiese abbassando lievemente il viso, scrutandomi per qualche secondo.

R O L E X || HODYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora