CAPITOLO 1

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"Ciao a tutti; mi presento, sono Yuuri Katsuki, ho 23 anni e sono un pattinatore artistico su ghiaccio. Sin da piccolo il mio idolo è il russo Viktor Nikiforov, una leggenda nel pattinaggio mondiale e ha 27anni; sono cosi ammaliato dal suo modo di esprimersi sul ghiaccio, che ho iniziato a pattinare per raggiungere il suo livello. Ma le cose non sono andate come volevo..."

<IL PUNTEGGIO DEL PATTINATORE GIAPPONESE YUURI KATSUKI NEL SUO PROGRAMMA E 200.97 E SI TROVA ALL'ULTIMO POSTO DELLA CLASSIFICA DELGRAND PRIX> Si sentì dire da un altoparlante. <...AL PRIMO POSTO, VINCENDO UN'ALTRA MEDAGLIA D'ORO, E' IL PATTINATORE RUSSO VIKTOR NIKIFOROV CON UN TOTALE DI 317.50 PUNTI> <...COSI SI CONCLUDE IL GRAND PRIX DI BARCELLONA>

-MALEDIZIONE, ANCORA UN'ALTRA SCONFITTA - tuonò Yuuri con le lacrime agli occhi e dando un pugno al muro.

-Yuuri, te l'ho detto milioni di volte che devi far uscire i tuoi sentimenti... devi rilassarti, sei troppo teso e i tuoi salti ne risentono - gli disse il suo coach Celestino in modo brusco.

-S-si coach, però... - Yuuri prese un respiro profondo - Ho deciso di ritirarmi dalle competizioni... se oggi andava bene, sarei potuto rimanere ancora ma io ora me ne ritorno a casa - disse, si voltò e iniziò ad avviarsi all'uscita dell'edificio dove si era svolto il Grand Prix.

-Ma... Yuuri...-

Intanto il team russo si avviava all'uscita,

-Complimenti Vitya... anche sta volta hai preso l'oro- si complimentò il suo coach, Yakov.

-Semplicemente ho dato me stesso e lo hanno apprezzato-

All'entrata trovarono dei giornalisti che aspettavano il campione per fare altre domande e fotografarlo.

Anche Yuuri arrivò all'entrata e vide alcuni giornalisti che stavano intervistando il suo idolo. Viktor lo vide e gli si avvicinò per salutarlo, però il ragazzo non si fermò e continuò a camminare, ignorandolo, poiché era arrabbiato per aver perso ed era imbarazzato del fatto che il suo idolo avesse visto il suo pessimo programma; il russo lo guardò andare via e ritornò alle interviste.

Yuuri andò in hotel a preparare le valigie e riposarsi, sarebbe partito il giorno seguente con il primo aereo diretto della giornata per tornare in Giappone. Sua madre era in attesa del suo arrivo per congratularsi, nonostante la classifica.

Anche Viktor rimpatriò lo stesso giorno nonostante il gala della sera precedente fosse finito assai tardi

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Anche Viktor rimpatriò lo stesso giorno nonostante il gala della sera precedente fosse finito assai tardi.

Il campionato mondiale ormai era terminato e l'inverno stava pian piano passando e dopo un paio di settimane dal suo ritorno a casa ad Hasetsu, Yuuri aveva preso su qualche chilo ma si continuava ad allenare sul ghiaccio in una piccola pista poco conosciuta, che rischiava di chiudere i battenti, poiché non poteva più farne ameno.

A San Pietroburgo, da quando era tornato a casa con l'oro ed acclamato da tutti, Viktor continuava ad allenarsi al "Ledovyj Dvorec" sotto lo sguardo attento di Yakov.

Yuuri, will you...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora