CAPITOLO 20

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Ad attenderli sulla soglia di casa c'era un impazziente Macchachin che voleva uscire.

-Ti dispiace preparare qualcosa da mangiare mentre lo porto fuori?-domandò Viktor alludendo al cane.

-Si si... vai pure, se andassi io, sicuramente mi perderei-

Il russo mise il guinzaglio al cucciolo, prese le chiavi e uscì di nuovo mentre il compagno si mise a fare una semplice pasta e ad apparecchiare la tavola, aspettando poi l'arrivo dell'altro. Cane e padrone rimisero piede e zampa in casa dopo una trentina di minuti e, preparata anche qualcosina per Maccachin, tutti e tre si misero a mangiare; il pranzo lo passarono tranquilli a chiacchierare sul piu e del meno; Yuuri raccolse le stoviglie e si mise a lavarle poi raggiunse Viktor che lo aspettava sul divano e si distese anche lui appogiando il capo sul suo petto, raggiunti anche dal cucciolo.

 Cane e padrone rimisero piede e zampa in casa dopo una trentina di minuti e, preparata anche qualcosina per Maccachin, tutti e tre si misero a mangiare; il pranzo lo passarono tranquilli a chiacchierare sul piu e del meno; Yuuri raccolse le stovi...

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-Se domani iniziamo ad allenarci, guardiamo un paio di video sulle esibizioni di coppia? cosi da capire cosa ci aspetta- propose Viktor.

-Si, soprattutto le prese e i salti, Nikolai ha accennato a questo-

Il russo accese la tv collegando il suo cellulare e mettendo i video di gare passate e prestarono attenzione.

-Pensi che riusciamo a fare quel sollevamento? come lo hanno chiamato? laccio?- chiese Yuuri.

-Mi sembra di si... domani possiamo provare, ovviamente ci vorrà del tempo per riuscirla a fare perfettamente e molto allenamento da parte di entrambi-

-Per il resto sembra piu semplice... anche i salti riusciremo a farli-

Si era fatto gia pomeriggio tardi e il nipponico spostò il cane da dosso per potersi alzare.

-Inizio a preparare il katsudon... mi dai una mano o devo fare da solo?- scherzò.

-Ma certo che ti do una mano- rispose il russo scattando in piedi.

Sotto le direttive del compagno, Viktor seguiva ogni piccola mossa del giapponese.

-Te lo ha insegnato Hiroko a farlo?-

-Da piccolo la aiutavo sempre in cucina e mi ha insegato a cucinare, poi gli allenamenti e le gare mi hanno tolto il tempo e quando riesco cucino io... mi passi il sale?-

-Tieni- porse il contenitore - Io ho iniziato da solo... se fosse stato per Yakov, avremo mangiato solo roba precotta, in scatola o presa dai ristoranti- rise il russo.

Quando il pasto fu pronto, mangiarono tranquillamente continuando a chiacchierare. Mentre l'acqua del the bolliva, Yuuri notò che il sole stava ormai scomparendo all'orizzinte e si vedevano gia le stelle, così decise di godersi quello spettacolo dalla terrazza. Dopo poco anche Viktor lo raggiunse con le tazze, ne porse una all'amato e gli baciò le labbra.

 Dopo poco anche Viktor lo raggiunse con le tazze, ne porse una all'amato e gli baciò le labbra

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