CAPITOLO 26

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-Yuuri... quando questa rosa rossa appassirà, noi smetteremo di stare assieme- disse seriamente Viktor.

Yuuri fissò lo sguardo su quella rosa, si accorse che era strana e la toccò, poi si mise a ridere, contagiando anche il russo.

-Ma è... è finta... non si appassirà mai- osservò il nipponico.

-Appunto- sorrise l'altro ricevendo una piccola pacca sulla testa.

-Mi hai fatto prendere un colpo, bakaaa-

-Di nuovo buon compleanno, ma ora... mi concedi un ballo?-

-Se ci tieni tanto, va bene- sorrise.

Viktor mise in un angolo i fiori, in un attimo si mise la tuta, attacco lo stereo mettendo un lento e i due iniziarono a danzare sul ghiaccio finchè Yuuri inciampò sulla lama del compagno e finirono entrambi a terra, scoppiando a ridere.

Viktor mise in un angolo i fiori, in un attimo si mise la tuta, attacco lo stereo mettendo un lento e i due iniziarono a danzare sul ghiaccio finchè Yuuri inciampò sulla lama del compagno e finirono entrambi a terra, scoppiando a ridere

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Quando riuscirono a rimettesi in piedi, il russo disse...

-E' quasi ora di pranzo, fatti una doccia e cambiati che andiamo a mangiare fuori- mentì.

Fortunatamente Yuuri era uscito di casa indossando dei jeans, una camicia e un maglioncino, poi salirono entrambi in macchina e partirono; Viktor parcheggio nel garage di casa e Yuuri cercava di ottenere una risposta con lo sguardo.

-Ho dimenticato la mia carta, dovrei averla lasciata vicino all'entrata... intanto che la cerco, puoi approfittare per mettere i fiori nell'acqua-

Cosi entrambi scesero e, anzicchè entrare per la porta che collegava il garage alla casa, passarono dall'entrata principale. Appena Yuuri ebbe varcato la soglia, una pioggerella di coriandoli colorati gli piovò addosso e un coro diceva "happy birthday Yuuri", anche se Yuri aveva sostituito il nome con "little pig". Il nipponico si stupì di vedere i suoi amici piu cari; c'erano tutti quelli con cui sperava di festeggiare, Hiroko, Nikolai, Yuko, Yuri, Otabek, Phichit e Minami, un'amica ballerina che girava per il mondo e che gli aveva dato qualche lezione di balletto.

-Qu-quando siete arrivati?- domandò.

-Poche ore fa- spiegò Otabek.

-Sono andato a prenderli io in aerporto... con una piccola bugia credibile non è stato così difficile fartici cascare- sorrise Nikolai.

-Viktor ha organizzato tutto di nascosto ed è riuscito a convincere i nostri coach a darci una settimana di vacanze- si entusiasmò Phichit.

-E io ho addobbato la casa- ammise Yuko.

-Ma non dovevi prenderti cura di Mitsuha?- domandò confuso il festeggiato.

-Mezza bugia... è il mio caro maritino che si è ammalato, ma ora sta già meglio ed è la bambina a tenerlo d'occhio... diciamo che era una scusa buona per assentarmi per una settimana per preparare i palloncini e tutto il resto-

Yuuri, will you...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora