CAPITOLO 15

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Dopo aver lasciato Yuuri in quel corridoio, Viktor iniziò a cercare Yakov per seguire il consiglio del suo amato; lo trovò a parlottare con il team russo, la sua famiglia alternativa.

-YAKOV-  urlò Viktor, attirando la sua attenzione.

-Cosa vuoi ancora?- rispose in russo .

-Posso parlarti in privato?- chiese gentilmente.

-E va bene, andiamo-

Dopo essersi allontanati dagli atleti russi, Yakov domandò:

-Quindi? di cosa vuoi parlare?-

Inaspettatamente Viktor abbraccio l'uomo poi parlò.

-Ti voglio bene Yakov... tu sei stato come un secondo padre, hai continuato a farmi gareggiare e senza di te non sarei qua. Lo so, molte volte non ti ho dato ascolto e ti ho fatto incazzare a morte, soprattutto quando ho lasciato la Russia... però mi mancava qualcosa che pensavo non sarebbe mai arrivato; quel qualcosa era ed è Yuuri. Volevo abbandonare le competizioni per sempre, ma lui mi ha fatto capire che amo ancora il ghiaccio, per questo ho deciso di entrere nella categoria di coppia-  ammise, senza dare il tempo al ex coach di ribadire qualcosa e concluse con...    -Tutto questo lo devo solamente a te e nonostante le nostre divergenze, il mio affetto per te non cambierà-

-Vitya?... sei un bravo ragazzo, l'ho sempre saputo e anche io ti voglio bene, tanto quanto un figlio... ma dimmi, davvero ti trovi bene con Katsuki?- chiese ed ottenne un cenno del capo dall'altro     -Potrai sempre contare su di me, Vitya... se ti serve aiuto, chiedilo e basta-

-Bhe... ci sarebbe una cosa... per gareggiare mi serve un coach che sappia allenare le coppie- disse Viktor.

-E per quale nazione gareggerete?-

-Mi trasferirò ufficialmente in Giappone e li rappresenterò-

-Ok, se così sei felice e tornerai in pista... lascia fare a me, dopo la finale ti metterò in contatto con un mio conoscente-

-Yakov... un ultima cosa- lo informò il giovane  -Dopo il gala, io e Yuuri verremo a San Pietroburgo per un pò e... andremo a trovare Katen'ka... volevo che lo sapessi-

Sul viso di Yakov comparve un leggero e raro sorriso.

-Portale le sue medaglie- poi si girò e se ne andò.

Viktor era contento di aver chiarito con l'uomo; decise di aspettare Yuuri a bordo pista, come gli aveva detto, e dopo un pò arrivò gia preparato con in mano il peluches, la sua bottiglietta e con al collo il suo pass.

-Com'è andata con Yakov?- chiese il giovane porgendo al russo il proprio pass.

-Perfettamente bene... ha gia in mente un coach per noi e l'ho avvisato del nostro programmino del dopo gara... ha avuto un idea stupenda-

-Ovvero? quale idea?-

-Porterò le medaglie di Katerina sulla sua tomba, le andremo a prendere quando saremo a casa mia... sono state messe in una vetrina all' Ledovyj Dvorec-

-Bell'idea-

-Tu invece stai bene?- cambiò discorso.

-si, sono andato a darmi una rinfrescata e Yurio mi ha raggiunto e abbiamo parlato-

-Spero che il micetto fosse docile-

-Si si... ha origliato la nostra conversazione e sa che parliamo la lingua dell'altro... ha voluto sapere di piu su mio padre e abbiamo parlato un pochino sul suo rapporto con Otabek; sai... si sono dati un soprannome, Yura e Beka-

Yuuri, will you...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora