CAPITOLO 22

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I giorni passarono in fretta, loro si allevanavano un paio di ore al giorno indossando le loro nuove tute, i servizi fotografici erano una o due volte a settimana e la casa era quasi pronta dopo averla pulita a dovere, ridipinta e riemita di mobili nuovi, i contratti di luce e gas erano stati stipulati e il cambio di residenza effettuato; ora mancava solo spostare le loro cose dalla casa di Hiroko alla nuova residenza Katsuki-Nikiforov. Quasi tutto era gia stato portato nella nuova casa e mancavano solo un paio di scatoloni, quelli contenenti i vecchi costumi di Viktor.

-Vitya- chiamò Yuuri.

-Si? che c'è?- rispose fermandosi un attimo.

-Questo scatolone è rimasto chiuso-

-Molto probabilmente non lo abbiamo visto... forza, aprilo cosi vediamo quali ci sono- lo invitò il compagno.

Yuuri ubbidì, all'interno erano presenti tre costumi che il ragazzo aveva gia visto addosso al russo, ma il suo sguardo puntò su un particolare abito.

-Qu-questo costume non te l'ho mai visto addosso-  disse mettendolo in alto in modo che l'altro lo vedesse.

Il costume era composto da una maglia con una lunga scollatura sul petto, a maniche lunghe, avendo un'aggiunta che copriva i pollici in modo che, durante l'esibizione, la manica non andasse indietro; di un bel rosa, fino ai gomiti e, nella parte bassa della schiena erano cuciti due piccoli triangolini in tulle di un rosa leggermente più chiaro; il tutto impreziosito da dei brillantini che lo rendevano luminoso sotto la luce, mentre gli avambracci, colletto e le estremità della scollatura erano neri; sulla spalla sinistra e sull'addome invece c'erano cucite delle piccole e sottili catenelle dorate. I pantaloni invece erano lunghi e completamente neri ad eccezione di due strisce dello stesso colore della maglia posti lungo la gamba da entrambi i lati.

-Oh, ci sono anche quei due? mica me li ricordavo-

-Come sarebbe "quei due"?-  disse sorpreso.

Viktor si avvicinò a Yuuri e alla scatola e tirò fuori un altro costume identico a quello trovato dal nipponico; solo che quello era blu.

-Vedi...- disse sorridendo   -Questi due costumi dovevo indossarli al Grand Prix passato. Mi avevano fatto commissionare quello blu, ma il colore non mi stava bene e quindi ho optato per averne un altro, però rosa- spiegò.

-Allora li useremo nel prossimo
Grand Prix- si entusiasmò -Userò io quello blu, mentre tu quello rosa-

-Wow... non abbiamo neanche iniziato i veri allenamenti di coppia e pensato al programma, che abbiamo gia i costumi- rise.

-In effetti... ma ora pensiamo a finire il trasloco-

Non ci misero molto a sistemare la loro roba negli armadi; avevano anche esposto le coppe e le medaglie vinte in una vetrina. Ormai tutto era pronto per poter vivere insieme in quella casa e mentre stavano facendo la spesa per riempire il frigo, inaspettatamente trovarono la tanto desiderata vodka, a detta di Viktor, "la migliore della Russia".

Quando uscirono dal supermercato era gia pomeriggio tardi e decisero di tornare a casa. Nella loro casa.

-Yu'kun... che ne dici di prendere la cena in un ristorantino da asporto? cosi potremo iniziare a fersteggiare la nostra prima notte nella nostra nuova casa- propose Viktor mentre era alla guida.

-Mmmh... si, non avevo comunque idea di cosa cucinare maaa... se non sbagio, il tuo "festeggiare" è un po fuori dagli schemi...sopratutto se c'è di mezzo una bottiglia di vodka- lo punzecchiò ridendo.

-Io mi diverto cosi solo con te... ma non mi spiego ancora una cosa-

-Che cosa?- domandò curioso il nipponico.

Yuuri, will you...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora