CAPITOLO 9

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-Mio padre si chiamava Niagami Katsuki, era un ammiraglio nella marina militare giapponese. Nel periodo in cui conobbe mia madre, lui era in congedo per poche settimane; un giorno mia madre fu quasi investita e se non fosse intervenuto mio padre, io non sarei qui. Dopo il salvataggio lui la invitò a bere qualcosa e iniziarono a frequentarsi per un po finche non riparti, un mese dopo ritornò e chiese a mia madre di sposarlo e accettò; dopo due anni di matrimonio, la mamma era rimasta incinta di me ed entrambi erano contenti. Questo mi raccontò mia madre... poco prima che nascessi accadde l'inspiegabile. Quel fatidico giorno, mio padre e i suoi sottoposti dovettero fare una delle tante esercitazioni col sottomarino, il Nautilus; ma dal nulla e senza preavviso, quell'ammasso di ferraglia sparì dai radar millitari e si disperse in mare... ancora oggi non è stato ritovato. Mia madre mi disse solo mezza verità su mio padre e quando fui abbastanza grande, cercai le risposte da solo e trovai online l'annuncio del sottomarino scomparso e i nomi delle sue vittime... il primo nome era "ammiraglio Niagami Katsuki" con affianco la sua foto che avevo visto nelle foto del loro matrimonio - concluse lui con gli occhi appena lucidi.

-Non hai mai conosciuto tuo padre- disse appogiando la mano sulla sua spalla e stringeldolo a se.

-No, solo i suoi racconti- ammise.

-Mi dispiace... non dovevo farti quella domanda-

-Non preoccuparti, sto bene- rispose sorridendogli per tirare il russo su di morale.

-A quanto pare, davvero ci siamo scambiati... tu quello forte e io quello che piange come una fontana- cercò di scherzare Viktor per rompere quel momento di malinconia.

-Guarda che sto poco a rubarti il lavoro- disse calciando l'acqua e bagnando la faccia dell'altro.

Yuuri stava davvero bene, quel mancato legame verso il padre lo aveva aiutato ad accettare la notizia della sua morte.

-Hei... giochi scorretto... ero distratto- rise rincorrendo il nipponico per bagnarlo a sua volta.

Fortunatamente i due si erano tolti le felpe prima di bagnarsi i piedi dato che ora avevano i vestiti bagnati.

-Siamo completamente bagnati- rise il russo.

-Allora sarebbe meglio andare da Yuko per cambiarci e mettere ad asciugare i vestiti- rise l'altro.

-Per fortuna che le felpe ce l'eravamo tolte-

I due ragazzi raggiunsero i borsoni per coprirsi con le felpe e notarono che Maccachin si era appisolato li accanto.

-Il solito dirmiglione... a quanto pare la spiaggia gli fa questo effetto- scherzò Viktor facendo ridere anche Yuuri.

Svegliarono il cucciolo e gli misero il guinzaglio, presero i borsoni scrollando la sabbia attaccata e presero in mano le scarpe, avviandosi alla fontanella per togliersi la sabbia dai piedi prima di andare finalmente dalla ragazza.

Raggiunto il palazzetto ed entrati al suo intero furono accolti da Yuko con un...

-RAGAZZI... che avete combinato, siete completamente bagnati-

-Lo sappiamo Yu-chan- rise Yuuri.

-Diciamo che c'è stata una piccola lotta d'acqua- scherzò Viktor.

-Su su... andate a togliervi quei vestiti bagnati, negli spogliatoi i termosifoni sono ancora accesi- disse la ragazza cacciando i due ragazzi verso gli spogliatoi, strappando il guinzaglio dalle mani di Viktor.

Entrati in spogliatoio, si tolsero i vestiti bagnati mettendoli momentaneamente sulla panca per mettersi la tuta.

-Yu-chan è comandina- scherzò ancora Viktor.

Yuuri, will you...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora