Capitolo XXXII: Farvel

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Matthew

-Cosa significa che è scappata?-

-La cella della sua porta era chiusa ma lei non si trovava più lì-

Jane lo guardò.

-È esattamente come è successo quando Der è sparito.
La deve avere aiutato quella strega-

Matthew tornò a guardare la guardia che gli aveva comunicato quello spiacevole messaggio.

-Da quanto è fuggita?-

-Non lo sappiamo Alpha, stamattina quando ho fatto la mia solita ronda lei non c'era già più-

Matthew imprecò a bassa voce.

-Mandate delle guardie, cercatela nei boschi, in città, dobbiamo trovarla-

La guardia uscì velocemente, andando a svolgere i compiti che il suo Alpha gli aveva ordinato.

-Jane....riguardo a quella cosa...-

-Non è la priorità del momento Matthew, ne riparleremo, forse-

Jane uscì dalla stanza con Matthew al suo seguito.

-Dove stai andando?-

-Forse so dove si trova Isotta, ma è solamente un'ipotesi niente di serio-

Matthew la bloccò per un polso, facendola girare verso di lui.

-Dove?-

-Il luogo della battaglia-

-Perfetto andiamo lì allora chiamo Steven e Asya e possiamo andare-

Jane annuì, staccandosi violentemente dalla sua presa, precedendolo fino all'uscita.

******

Quella volta erano andati in macchina, mettendoci meno di un'ora.

Jane scese velocemente dal posto del passeggero, dove si era seduta, correndo verso il bosco.

Matthew, Steven e Asya non poterono fare altro che seguirla.

Grazie alla loro velocità sovrannaturale, raggiunsero lo spiazzo in pochi minuti.

Isotta si trovava realmente là.

Stava in piedi al centro della raduna come se stesse aspettando qualcosa, o qualcuno.

E quel qualcuno probabilmente erano loro.

Jane avanzò lentamente, e Matthew tremò di paura.

La sua følges non aveva portato nessuna arma con sé, e sebbene fosse al corrente di quanto Jane potesse essere mortale anche a mani nude, sapeva più che bene che anche Isotta era una combattente eccellente, quindi ebbe un fremito di timore.

Senza girarsi Isotta cominciò a parlare.

-Così sei arrivata figlia di Anne.

Sebastian aveva ragione riguardo a te.
Il tuo istinto non sbaglia mai-

Isotta si voltò lentamente, sorridendole in modo sinistro.

-Lui aveva così tanta stima in te.
Era sicuro che avresti visto la via del bene, la nostra via.

Ma così non hai fatto-

Il suo ghigno si fece più accentuato.

-Sei una puttana esattamente come tua madre-

Jane si lanciò addosso a lei, dopo quelle parole, iniziando a combattere.

Matthew provò ad avvicinarsi, ma Asya lo trattenne per un braccio.

𝑪𝒖𝒐𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒇𝒖𝒐𝒄𝒐 ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora