Capitolo XXVIII: Det er din skyld

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Jane

Isotta era scattata in piedi, incurante della sedia che sbatteva sul pavimento.

Tutti la guardavano straniti, sorpresi.

Isotta si guardò attorno, prima di tentare di correre verso la porta.

Alcuni licantropi erano già scattati per afferrarla, ma la freccia di Jane la prese prima.

Si conficcò nel muro, non prima di aver colpito di striscio Isotta sulla gamba, facendola così cadere al suolo.

Due licantropi la afferrarono per le spalle costringendola a rimettersi in piedi.
Tenendola ferma nonostante cercasse di liberarsi.

Jane rivolse uno sguardo al padre, cercando di capire cosa provasse, ma la sua faccia era priva di emozioni.

Matthew la raggiunse poggiando la mano sulla sua spalla, spingendola leggermente indietro, posizionandosi davanti a Isotta.

-Davanti alla tua accusa di tradimento, come ti dichiari Isotta??-

Isotta scoppiò a ridere, una risata che a Jane sembrava quella di una pazza.

Beh forse Isotta era veramente una pazza.

-Come ti dichiari Isotta??
Mi ritieni davvero così stupida da pensare che anche se mi dichiarassi innocente tu non mi uccideresti comunque?-

-Perché lo hai fatto?-

La sua domanda anticipò quella di Matthew, mentre lei si spostava in modo da essere di fianco al suo compagno, davanti a Isotta.

-Perché l'ho fatto?
Sei seria piccola Jane.

A volte dimentico che sei stupida esattamente come quella puttana di tua madre-

Matthew le strinse l'avambraccio impedendo così di scattare verso Isotta e tranciarle la testa.

Ci serve viva....per il momento.
Dopo potrai farle tutto quello che vuoi.

Jane si voltò leggermente verso di lui.
Un angolo della bocca leggermente alzato in un ghigno sadico.

Tutto quello che voglio?

Tutto quello che vuoi.

Quando Jane rilassò i muscoli, Matthew lasciò la presa sul suo braccio.

-Portatela alle celle, domani verrà uccisa-

I licantropi, all'ordine del proprio Alpha, cominciarono a trascinare Isotta.

-Da quanto tempo non senti Min Jane??-

Jane si girò di colpo verso di lei.

-Cosa intendi dire??-

I licantropi che la stavano trascinando si fermarono.

-Intendo dire che non hai pensato che se Sebastian sapeva dove ti trovavi, sapeva anche dove viveva Min?-

Jane a quelle parole scattò verso di lei, afferrandola per il collo, sollevandola di qualche centimetro da terra.

-Che cosa gli avete fatto?-

Nonostante la presa ferrea attorno alla sua gola, Isotta riuscì a proferire qualche parole.

-Preparati a partecipare ad un altro funerale-

Jane lasciò andare di colpo la presa attorno al collo di Isotta, facendola cadere a terra malamente.

-Che cosa gli avete fatto?-

𝑪𝒖𝒐𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒇𝒖𝒐𝒄𝒐 ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora