Capitolo XX: Avtale

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Jane

Quel giorno la mattinata passo troppo in fretta.

Jane non ricordava neanche di aver pranzato.

Seppe soltanto che quando alzò la testa dal libro, il terzo di quel giorno, e recuperò il cellulare, erano già le quattro passate.

Si stiracchiò lentamente i muscoli intorpiditi, e si alzò, con la dovuta calma.

Come diamine fai a essere così calma!!??

Perché non dovrei esserlo??

Forse perché tra meno di tre ore uscirai con il tuo compagno!!

Non è il primo ragazzo con cui esco.

Forse non ti è chiaro un concetto.
Il nostro fottutissimo følges ci ha chiesto di uscire e lui non è come tutti i ragazzi con cui siamo uscite....

Tesoro i maschi sono tutti uguali.

Non osare più interrompermi!!
È un discorso serio dannazione!!

Dove ero rimasta....ah già.
Dicevo che il nostro meraviglioso compagno ci ha chiesto, anzi imposto, ma questi sono solamente futili dettagli, di uscire, mancano quasi due ore e tu non sei agitata.

Ma che razza di problemi hai??

La sola che pare avere problemi qua sei tu.....

Non ti azzardare stupida umana.
Ritira quello che hai detto.
Subito.

Non posso.
Sai ...devo andarmi a preparare per un appuntamento con quello che sembra essere il mio compagno.

Jane si incamminò verso la camera da letto, ignorando la felicità della sua lupa interiore.

Aprì l'armadio iniziando a rovistare tra i vari vestiti.

Era tentata di andare con il solito paio di jeans, ma qualcosa la bloccò.

Una sensazione che non aveva mai provato si fece largo nel suo cuore, invadendolo completamente.

Voleva essere bella per lui, voleva che lui non avesse occhi che per lei.
Voleva che lui la ammirasse.

Spinta da questa sensazione, mise da parte i suoi adorati jeans e si mise alla ricerca di qualche abito.

Spostò i vari capi appesi, alla ricerca di uno adatto per quel genere di serata.

Non sapeva dove Matthew avrebbe voluto portarla, ma considerando che sarebbe passato a prenderla per le sette, sarebbero andati a cena da qualche parte.

Sbuffò, mentre spostava per la terza volta i capi, cercando qualcosa da mettersi.

All'improvviso un tessuto nero, nascosto da altri vestiti, attirò la sua attenzione.

Jane lo prese tra le mani, e il tessuto si rivelò essere un vestito.

Era a maniche lunghe, con lo scollo a barca.

Il bustino era decorato con dei motivi floreali di pizzo, anch'essi neri, e si stringeva in vita con una fascia.

Jane decise che quell'abito sarebbe andato bene, anche perché non aveva più voglia di cercare.

Andò a farsi una doccia.

Sospirò di piacere quando il suo corpo venne a contatto con la moltitudine di goccie calde che cadevano dal soffione.

𝑪𝒖𝒐𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒇𝒖𝒐𝒄𝒐 ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora