Sabato 4 Ottobre.

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La professoressa spiegava e l'immagine che mi guardava dal telefonino era la sua foto. Era lì che mi guardava e io sorridevo come una stupida come se davvero lui fosse lì e mi stesse sorridendo. Quel sorriso e quegli occhi stupendi immortalati in quella foto che lui aveva scattato apposta per me. Lì ebbi il primo sospetto allora decisi di farmi quella domanda: sono disposta a donare il mio cuore ma sopratutto sono pronta a soffrire per lui? Per tutta risposta guardai un ultima volta quella foto e poi premetti il tasto di blocco del cellulare oscurando lo schermo e rivolgendo la mia attenzione alla professoressa. Dapprima così lontana quella voce adesso così vicina...

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