Chapter 7.

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Due settimane. Erano passate due settimane da quando mi ero trasferita qua e se tutti gli altri giorni ero stata bene, oggi per niente. Mi mancava un sacco la mia famiglia. Sì, qui mi facevano sentire a casa, parte della famiglia, però non era lo stesso. Mi mancavano le sfilate di Samantha con qualche mio vestito oppure quando si truccava, mi mancavano i pianti di Tommy, il prenderlo in braccio e farlo volare, mi mancava Alice perché era la mia confidente, mi mancavano le battute di papà che non facevano ridere nessuno oppure le grida di mamma che annunciavano che la cena era pronta anche se non era vero, mi mancava nonna Luisa anche se non azzeccava mai il mio nome, mi mancava mio nonno e i suoi racconti su quando era giovane e mi mancava più di tutti Matteo, il mio amato fratellone nonché mio migliore amico. Io e lui avevamo un rapporto bellissimo fin da quando eravamo piccoli. Non si litigava quasi mai e stavamo malissimo quando non ci vedevamo per tutto il giorno. Mia mamma mia aveva raccontato che il mio primo giorno di asilo scappai dalla mia classe per andare in quella di mio fratello che era davanti alla mia, e questo lo feci parecchie volte fino a che non mi cambiarono di classe e mi misero insieme a lui.

Per me lui era sempre stato come un supereroe, prendevo sempre esempio da lui per ogni cosa. E adesso che ero senza di lui mi sentivo persa. Mi chiedevo se anche lui si sentisse così...

Provai a chiamarlo ma non mi rispose così chiamai Mamma.

"Tesoro, che bello risentirti."

"Ciao mamma. Che bello sentire voi. Mi mancate un sacco."

"Anche tu piccola, non sai quanto. Va tutto bene lì?"

"Sisi, però mi manca casa."

"È normale avere giorni così...hai una vita da passare poi con noi. Avevi ragione tu, ti farà bene stare lontana per un po' di tempo."

"Sì, però invece che i vestiti dentro le valigie avrei voluto mettere voi."

"Oh, sei diventata anche dolce...ti va bene stare lì."

"È solo che mi mancate troppo troppo troppo."

"Ci vedremo presto...il tempo di volerà."

"Matteo?"

"Aspettavo che mi chiedessi di lui."

"Perché?"

"Perché ho sentito il suo telefono squillare e quando ha smesso ha cominciato a suonare il mio."

"Come sta e perché non mi risponde?"

"Sta facendo la doccia e gli manchi, tanto tanto."

"Mi fai parlare con lui anche se è sotto la doccia."

Rise e la sentì salire le scale. "Matteo c'è tua sorella al telefono, sbrigati."

"Mia sorella chi?"sentì dire da lui.

Sorrisi. "Quella più simpatica."dissi e mia madre lo ripete.

"Samantha non ha ancora il telefono."

Quanto era stupido. Sentì la porta aprirsi.

"Buongiorno, buonasera non so che ora sia da te."

"Non è complicato, amore mio. Quando da te è giorno da me è notte; quando da te è pomeriggio da me è mattina; quando da te è notte da me è pomeriggio."

"Non me lo ricorderò...comunque come stai?"

"Sdraiata, tu?"

"In piedi."ridemmo. "Dai seria."

Mutual || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora