Non passò tanto tempo prima che lo rividi ancora. Il giorno dopo ci eravamo incontrati sempre allo stesso bar e avevamo parlato, parlato molto ma soprattutto riso. Alle quattro mi accompagnò a lavoro.
"A che ora finisci?"mi chiese prima che io entrassi.
"Verso le sette però devo pulire, oggi è il mio turno."
"Perfetto, il mio appuntamento finisce esattamente alle sette. Sarò qui al massimo alle sette e venti."mi lasciò una bacio sulla guancia e restai a guardarlo andare via. Dopo sarebbe venuto qui? Oh santo cielo.
Entrai dentro.
"Chi era quel ragazzo tutto incappucciato?"mi chiese Jessica.
"Un signore che voleva delle indicazioni."dissi indossando il grembiule.
"E ti ha dato un bacio sulla guancia?"
"Sono rimasta sorpresa quanto te."mi misi dietro il bancone e cominciai a servire le persone.
"Non ho niente da fare, vuoi che resto a darti una mano oppure a farti compagnia?"mi chiese Teddy mettendo il cartello chiuso.
"No, tranquilla vai pure a casa a riposarti."le dissi.
"Ma lo faccio con piacere."
"Lo so, ma poi mi sentirei costretta ad aiutare anche te domani."rise.
"Va bene, me ne vado."disse facendo il labbruccio.
Uscirono tutti e cominciai a mettere le sedie sopra il tavolino. Avevo ancora tempo tanto di sistemarmi prima che Shawn arrivasse.
Ero su di giri come se avessi bevuto una cassa intera di bevande energetiche. Il nervosismo mi cinguettava nelle vene come un uccellino.
Sentì il rombo di un motore e mi girai subito a controllare l'ora. Le sette e un quarto. Poteva già essere lui? Corsi alla finestra e sbirciai.
"Oh, accidenti."dissi.
Era Shawn.
Era Shawn su una moto.
Mi guardai nello specchio dei fazzoletti e mi sistemi i capelli. Feci un grande respiro e aspettai, mentre il cuore mi ballava il tip tap in petto.
"Ciao."disse entrando.
Mi girai. "Ciao."dissi facendo un passo indietro. "Avevi detto alle sette e venti."
"Al massimo. Dimentichi un dettagli."
"Ah, già."
Mi mostrò il sacchetto che aveva in mano.
"Cos'è?"chiesi.
"Da bere. Ho pensato di prenderti una birra."disse dandomela.
"Birra al lampone, mi piace. Come hai fatto a indovinare?"
Prese l'apribottiglie e la stappò. "Ho immaginato che ti andasse qualcosa di dolce."E mi allungò una delle due bottiglie.
Il vetro era freddo tra le mie dita.
"Mi piacciono anche cose più forti..."mi guardò sorridendo. "Da bere, intendo."
Rise. "L'hai detto davvero?"
"Davvero."dissi bevendone un sorso. "A quanto pare già mi conosci bene."
"Sono un ottimo osservatore."disse guardandomi.
"Lo vedo."dissi e lui mi sorrise.
"Io sono molto meno perspicace: non so niente di te."
"Non è vero. Sai il mio nome e il mio cognome. E che lavoro faccio."
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Mutual || Shawn Mendes
Fiksi PenggemarIn cuor suo, Federica sa di essere un'inguaribile romantica, una di quelle ragazze che crede nel colpo di fulmine e nel potere del vero amore. Tuttavia ha imparato a sue spese che è più saggio non farsi illusioni: troppe volte ha rinunciato a tutto...