Finale.

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Qualche ora dopo, Maggie viene svegliata da un forte odore di fumo, c'è un fuoco, proprio li, di fianco alla sua casa.
Genna sta bruciando tutte le sue foto che erano in soffitta, tutti i ricordi della sua vita.
Maggie urla, corre incontro a Genna con aria minacciosa, prende un ramo infuocato e proprio mentre glielo sta per tirare addosso, arriva Jeff.

Maggie si sveglia nel suo letto, nella sua casa. Non ha idea di cosa ci faccia lì, ma c'è Jeff, e si sente nuovamente al sicuro.
M. "Jeff, per fortuna che sei qui."
J. "Io sono sempre con te, l'hai dimenticato? Ora però dormi."
Maggie si addormenta profondamente.

Quando si sveglia, sente un odore molto forte, un odore metallico che proviene da sotto il letto.
Si mette seduta sul letto, sporge la testa e si abbassa.
Un urlo arriva dritto dalla bocca di Maggie.
Il corpo di Genna era li, o meglio, la testa. Aveva gli occhi spalancati che sembravano fissare Maggie.
Salta giù dal letto e corre verso la cucina, ma scendendo le scale inciampa e cade, ed è proprio in quel momento che sente piangere, quel pianto.
Maggie come sempre guarda per terra, e prova a parlargli per l'ennesima volta.

M. "Ti prego dimmi chi sei e che cosa vuoi da me" dice ormai esasperata.

Mostro. "Sono Maggie. Helen. Maggie. Helen. Sono tua mamma. Sono tuo padre."

M. "SMETTILA TI PREGO, DIMMI CHI SEI"

Jeff arriva, e il mostro sparisce.

M. "Jeff sei un idiota, mi stava per dire tutto, ero riuscita a parlarci e ora è andato v... è andato via? Jeff, perché è andato via? Ci ha perseguitati, e ora, invece di provare ad ucciderci, semplicemente se ne va. Cosa diavolo significa tutto questo?"

J. "Guardati allo specchio."
M. "Mi sembra di vivere un deja vu, quando ero con Leo mi avevi detto di guardarmi allo specchio, ed era tutto così surreale.."
J. "Questa volta, guardati allo specchio, con me affianco."

Maggie e Jeff si avvicinano allo specchio.

Maggie grida, è piena di sangue, è sconvolta, la sua vista annebbiata, la pressione abbassata.

Cosa sta succedendo? Pensa lei.

M. "Di chi è questo sangue? È mio? Che cosa mi hai fatto? Dimmelo."

J. "Vedo che, non hai notato una cosa fondamentale, non guardare il sangue, lascia perdere te, guarda me, guardami nello specchio."

Maggie, nota con estrema paura che Jeff non è riflesso nello specchio. Eppure è proprio lì accanto a lei.

M. "C..che cosa sei? Chi sei? Perché non ti vedo??!!" Maggie è a dir poco terrorizzata.

Ed ecco, che dietro Jeff, si materializza il mostro, Jeff inizia a ridere, una risata crudele, cattiva, inquietante. E l'altro inizia a piangere, quel pianto straziante da volerti far tagliare le orecchie.

Jeff e il Mostro iniziano a parlare contemporaneamente. "Noi siamo un'unica cosa, siamo Helen, siamo Maggie, siamo Tua madre e Tuo padre. Siamo Genna. E ora tu morirai. ORA.MORIRAI.ORA.MORIRAI.ORA

Maggie esce di corsa, è buio pesto e deve cercare di scappare, i mostri ridono, piangono e continuano a ripetere le stesse frasi, il cielo è rosso come il sangue, Maggie corre più veloce che può, non si guarda indietro ma sente i loro passi sempre più vicini.

Si arrende. Si butta per terra e con un filo di voce dice:

"Avete vinto."

Sono le Ore 2.47 proprio come tutto ebbe inizio.

Il cielo è blu, ci sono tanti uccelli che volano sopra la sua testa. O almeno, così sembra.
Ma il blu non è nient'altro che l'intonaco del soffitto. E gli uccellini sono degli adesivi.
Delle persone parlano.

"È grave?" Dice una voce maschile
M. "J..j..Jeff sei tu?"
"Ha parlato!! Sta parlando!" Dice un'altra voce, femminile questa volta.
"Sai dove ti trovi,?"
M. "Cosa mi avete fatto, Jeff dov'è, e io dove mi trovo."
Maggie prova ad alzarsi, ma è legata ad un letto.

"Sei all'ospedale, ti agiti troppo, avevi promesso, ricordi?"
M. "Chi diavolo siete? Avete sbagliato persona, io mi chiamo Maggie Mcgill lasciatemi andare" grida lei.

Dottore. "NO!! MAGGIE MCGILL È MORTA! Hai ucciso tua sorella e i tuoi genitori!!"

M. "Cosa? No è stato il mostro che piange! È stato il mostro!!! JEFF DOVE SEI HO BISOGNO DI TE"

Dottore. "Non c'è nessun mostro, nessun Jeff. Nessuna Maggie. Lascia che ti aiuti a ricordare."

Maggie, o almeno, quella che crede di essere Maggie non parla, ha lo sguardo fisso sul dottore, attenta ad ascoltare ogni sua parola.

Dott. "Tu.. tu ti chiami Helen, tua sorella Maggie ...è morta, insieme ai tuoi genitori quella notte, ricordi? Li hai uccisi tu.
Quando eri bambina, tua sorella maggiore Maggie era la preferita della famiglia, anzi, l'unica. Le era concesso tutto, e a te nulla. Era la principessa di casa, nonostante tu fossi molto piccola, i tuoi genitori ti lasciavano da sola ogni giorno, in casa, mentre portavano Maggie fuori, al parco, a fare gite. Tu dovevi stare in casa, non ti era concesso parlare senza il loro permesso."

Maggie interrompe.

M." Deve esserci un errore, i miei genitori erano stupendi, sono morti da poco, mi volevano bene! É TUTTO SBAGLIATO!!"

Dottore. "Quando eri piccola, tu Helen Mcgill hai ucciso tua sorella Maggie non potendo più sopportare di essere trattata come una nullità, e poi anche i tuoi genitori, con una forza fuori dal normale per la tua età. Ma l'hai fatto!! Poi presa dai sensi di colpa ti sei autoconvinta di essere Maggie, hai vissuto per altri anni i tuoi genitori, ma era tutto nella tua testa!!! Jeff? Jeff è frutto della tua immaginazione!!!
Jeff non esiste! I mostri che hai visto non esistono!! Jeff è stato creato dalla tua mente, per proteggerti, proteggere te stessa quando avevi paura, ma anche per sentirti amata come mai sei stata prima, e l'altro mostro, beh, lui era la parte razionale di te, che cercava di aiutarti, di dirti ogni cosa e che puntualmente Jeff scacciava, per proteggerti dalla realtà."

Maggie. "HO VISTO GENTE VENIRE UCCISA DA JEFF, I SUOI VICINI DI CASA, QUELLI NELLA TENDA, LEO, GENNA!!!"

Dott. "LI HAI UCCISI TU!!!!"

Maggie se ne sta zitta, non versa nemmeno una lacrima, è fredda con gli occhi fissi sul dottore. È assurdo come una bambina abbia potuto uccidere sorella e genitori, senza che riuscissero a fermarla.

Dott. "Non mi guardare così, noi ti guariremo, e passerai il resto della tua vita in carcere, dove meriti di stare."

Maggie inizia ad avere dei flash back, vede come provoca Leo e lo massacra subito dopo, vede come uccide i "vicini di Jeff" o chiunque essi fossero, i tizi della tenda, l'autista dell'autobus con tutti i passeggeri, vede come si è scaraventata addosso alla povera Genna, che provava solo ad esserle amica. Ed infine, eccola nella soffitta, mentre sua mamma per farla dormire le legge la Creepypasta di "Jeff the Killer" mentre la povera bimba impaurita piangeva. Poi il pianto svanisce e sale la rabbia, e l'adrenalina, e il resto è ben chiaro.

Maggie o forse Helen, è su quel letto di ospedale psichiatrico, con i polsi legati al letto.
I dottori la fissano, la studiano, dicono che vogliono fare esperimenti su di lei, sulla ragazza pazza e troppo inutile.

Lei prova a liberarsi, si agita nel sentire queste parole, riesce a mordere le corde, l'ultima cosa che si ricorda è che è svenuta.

Si risveglia, è in un letto, questa volta il letto le è famigliare.
Si gira, e vede Jeff.

M. "Sei qui.."
J. "Te l'ho detto, non ti lascerò mai."

FINE.

Dormi con me. {Jeff the killer}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora