Come stai? -Aiello

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<<Alessia, qualsiasi cosa diciamo deve rimanere in questa stanza, okay?>> mi punta il dito Fabio Paratici.
Annuisco.
<<Non sono una pettegola.>> ammetto.
<<Lo sappiamo, ma è sempre meglio specificare. Sei amica di tutti i ragazzi, soprattutto di Federico Bernardeschi e non devi dire nulla.>> continua Andrea Agnelli, il presidente della Juventus.
Annuisco di nuovo.
<<Va bene>>
<<Bene, De Light non è più un sogno, abbiamo la data.>> dice Pavel Nedved.
Sgrano gli occhi.
De Light sarebbe arrivato alla Juventus?
<< Sarà il 16 luglio.>> controlla sull'agenda Fabio e annuisce.
<<Tra una settimana? E quando avete intenzione di dirlo ai ragazzi?>> chiedo.
<<Presto Alessia, glielo dirai tu il 13 appena arriveranno anche Cristiano e Blaise>>
Sgrano gli occhi per la seconda volta.
<<Non potete farmi questo.>> mi alzo dalla sedia.
<<Alessia. Sei l'unica di cui ci possiamo fidare. E sappiamo bene che fino al 13 non dirai nulla.>> continua Pavel, il mio capo.
Alzo gli occhi al cielo e mi risiedo.

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<<Hey bella.>> mi viene incontro Fede con le braccia aperte.
<<Ciao>> sorrido mentre lo abbraccio.
<<Tutto Bene?>> mi bacia la testa mentre mi allontana un po'.
Annuisco.
<<E tu?>> chiedo, non potevo mentigli.
Non ci riuscivo.
<<Molto bene, non vedo l'ora di partire per la Cina.>> ammette tutto euforico.
Sorrido guardandolo.
Era bello vederlo felice.
<<Che c'è? Stia bene? Sicura?>> mi chiede.
Annuisco.
<<Nulla, é bello vederti felice>>
Sorride e mi appoggia una mano sulla guancia.
<<Stasera ti va di mangiare insieme? Possiamo andare da Legami, ti va?>>
<<Va bene, possiamo andare.>>
<<Alessia, i documenti che ti ho chiesto me li hai lasciati sulla mia scrivania?>> mi chiede Pavel mentre appoggia una mano sulla spalla di Fede che immediatamente sposta la sua mano dalla mia guancia al suo fianco.
<<Certo, è tutto lì>> gli sorrido.
<<Sei la migliore!>> mi da una pacca sulla spalla e si dirige verso il suo ufficio.
<<Berna, muovi il culo e vieni qua!>> urla Leo dalla sala da pranzo.
<<Vai, ci vediamo stasera!>>
Mi da un bacio sulla fronte e corre verso la sala.
Vado verso il mio ufficio e mi siedo sulla mia sedia mentre appoggio la schiena allo schienale guardo il soffitto e sospiro.
Come potevo mentirgli?
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<<Ale dai muoviti! Non ci devi mettere così tanto per prepararti!>> mi urla Valentina, la mia coinquilina.
Sbuffo e mi do l'ultima occhiata allo specchio mentre mi passo nervosamente le mani sulla gonna.
Avevo indosso un crop top nero con una gonna stretta in vita ma ampia grigia che arrivava sopra al ginocchio, dei tacchi neri, i capelli lunghi castani che ricadevano su una spalla.
Prendo la pochette e scendo di corsa le scale.
<<Grazie Vale che mi curi Bob, so che dovevi uscire con James.>> metto le chiavi e il portafogli nella borsa e accarezzo Bob che è ai miei piedi.
<<Ma che! Non c'è nessun problema, lo sai bene che amo questo piccolo batuffolo arancione.>> mente mentre si avvicina a me.
<<Comunque stai molto bene. Fede è fortunato!>>
<<Intendi dire Davide!>> ridacchio mentre mi alzo.
<<Sisi Davide, il tuo ragazzo.>> si da una sberla sulla fronte.
<<Che sbadata. Comunque muoviti, è arrivato.>> dice mentre sposta la tenda della finestra.
<<Okay, bene. Mi raccomando.>> le punto il dito contro
<<Dagli da mangiare alle 19:30 e poi basta! Se no mi vomita per tutta la casa.>>
Lei annuisce e mi spinge fuori dall'appartamento.
Scendo le scale e apro il portone e lo chiudo con le chiave per poi salire sulla Range Rover di Fede.
<<Ciao, come siamo belle stasera>> mi sorride.
Aveva una mano sul volante mentre l'altra sul cambio.
Non ne voleva sapere di passare all'automatica, diceva che era per i mongoli che non sapevano guidare.
Aveva indosso una camicia di flanella bianca molto elegante e dei pantaloni neri, altrettanto eleganti e le sue solite scarpe da anti-sesso, che però lo rendevano affascinante.
Ma cosa pensi Alessia?
Sei fidanzata!
<<Beh anche tu non sei niente male>> dico mentre mi allaccio la cintura.

La serata stava procedendo bene fino a quando non intravedo dei paparazzi.
<<Fede devo andare, davvero grazie per la serata ma devo andare?>>
<<Perche? Che ce? Cosa è successo?>> chiede sorpreso dal mio comportamento.
Scuoto la testa.
<<Ci vediamo lunedì. Buon weekend.>> metto alcune banconote sul tavolo ed esco fuori cercando di non causare ulteriori danni.
Chiamo un taxi come se fossi in un film americano e salgo velocemente cercando di non farmi riconoscere dai paparazzi.
<<Via Foscolo 45B>> dico al tassista e dopo pochi minuti si ferma sotto casa.
Pago e scendo di corsa e mi appoggio al portone.
<<Hey! Che ci fai qui così presto?>> mi chiede Vale dalla finestra.
Sorrido.
<<Aprimi>>
E dopo poco ero seduta sul divano con Bob sulle mie gambe mentre raccontavo della serata, com'era stata fantastica con che non sono arrivati i paparazzi.
<<Ma è normale Ale! Lui è famoso. Lo seguono ovunque.>>
Annuisco mentre continuo ad accarezzarlo.
<<Lo so, ma io sto insieme a Davide. Pensa a cosa dirà appena usciranno i giornali con una foto di me e Fede dove ridiamo spensierati e un po' troppo vicini, già è un tipo molto geloso se in più gli offro certe cose su un piatto d'argento figuriamoci.>>
Lei annuisce e appoggia una mano sulla mi.
<<Oltre a questo, tu come stai?>>
Io come sto?
Come sto?

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Come stai?
Rispondi appena
E sei felice
Qui tutto tace
Ma come stai?
Tu non rispondi
Ho perso tutto
Dentro al mio letto
Ed aspetto ancora qui
I tuoi sorrisi ancora qui

E le tue mani ancora qui
Perché è un giorno ancora qui
Ritornerai ancora qui
I tuoi risvegli sempre qui
E quelle mani ancora qui
Ritornerai un giorno, ancora qui
E come sto io?
Non lo domandi più
Ti basta appena una foto con un bicchiere
Ed aspetto ancora qui
I tuoi sorrisi ancora qui
E le tue mani ancora qui
Perché è un giorno ancora qui
Ritornerai ancora qui
I tuoi silenzi sempre qui
E quelle mani ancora qui
Ritornerai un giorno, ancora qui
"Giudica l'amore chi non l'ha mai incontrato
Condannano le storie bendati faccia al mare
E temono le bocche, sì temono le bocche.
Io temo solamente il cuore mio impotente
E aspetto che ritorni mentre io mi lascio
Mentre io ti lascio attraversare il mondo
Chissà un giorno mi scordo di te, dopo un secondo
Non chiedermelo in caso, se dentro porto il peso.

4:44Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora