Only Love - Mumford & Sons

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<<Ale ciao, dimmi tutto!>> dice Vale mentre si sistema meglio il computer per farsi vedere.
Un grazie mille a chi ha inventato FaceTime.
<<Come stai?>> chiedo mentre sgranocchio delle mandorle.
<<Bene dai. Come va la relazione segreta?>> mi chiede curiosa, mentre fa la sua solita espressione perversa.
<<Mi chiedo come faccia a starti insieme, intendo James.>>
Lei inizia a ridere.
<<Dai scema, dico sul serio. Come sta andando?>>
<<Io sto bene comunque.>>
Sorride.
<<Non che non mi interessi ma, come sta andando? Dai su racconta sono curiosa.>>
Si butta, insieme al laptop, sul letto a pancia in giù.
<<Bene. Abbiamo fatto sesso ieri. In ufficio.>>
Urla.
<<Sporcacciona.>>
Inizio a ridere e lei mi segue a ruota.
<<Mi manchi Vale.>> ammetto giocando con una mandorla per non guardarla negli occhi.
Non avrei mai retto i suoi occhi blu pieni di lacrime.
Non avrei mai retto.
<<Ale, manchi anche a me. Se vuoi puoi venire qua per un weekend.>>
<<Si potrei ma..>>
<<Bob lo puoi lasciare da Fede, ormai lui, Spike e Wendy sono amici. E poi puoi sopravvivere senza Federico cinque giorni.>> conclude al posto mio.
La guardo e sorrido.
Mi mancava.
Mi mancava quando finiva le miei frasi.
Mi conosceva così bene.
<<Wow, da weekend a cinque giorni.>>
Lei scuote la testa sorridendo.
<<È che un weekend è troppo poco.>>
Annuisco.
<<Dai fammi pensare in questi giorni e poi dopo ti dirò. Ci sentiamo stasera? Ora devo iniziare a prepararmi.>> ammetto mentre guardo l'ora.
Erano le 18:59 e alle 20 dovevo assolutamente essere pronta.
<<Dove vai?>> e soprattutto con chi?>> mi chiede con il suo ghigno?
Sorrido compiaciuta.
<<I ragazzi mi hanno invitato a cenare con loro, e poi andremo a ballare. Domani partiamo per Madrid.>>
<<Ahh è vero, contro l'Atletico.>>
Annuisco pensando al massacro dell'anno prima.
Ronaldo era stato fenomenale. 3-0
<<Sbaglio o stanno giocando di merda quest'anno?>> mi chiede.
<<Lascia perdere. È meglio che non parli. Comunque ci sentiamo dopo, ti voglio bene. Saluta James.>> le mando un bacio e attacco chiudendo il laptop per poi correre in bagno a farmi una doccia.

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Scendo di corsa le scale non appena sento il clacson di una macchina.
Mi fermo un secondo a guardare il mio riflesso allo specchio.
Era da anni che non indossavo un vestito del genere.
Lungo, neanche i piedi si vedevano.
Nero, elegante con la schiena tutta scoperta e con una scollatura molto pronunciata sul seno.
Sorrido mentre mi metto gli orecchini e la collana per poi prendere la borsa e uscire di casa.
Chiudo la porta e mi avvio verso la macchina.
Salgo e chiudo la portiera.
<<Ciao!>> saluto tutti.
Douglas, Miralem, Juan e Gonzalo mi salutano calorosamente.
<<Bob? L'hai lasciato alla vicina?>> chiede curioso Douglas che stava dietro insieme a Juan e Gonzalo.
Sorrido.
<<Certo, lui e Minù vanno d'accordo.>> mi allaccio la cintura mentre Miralem riparte.
<<Comunque sei una grandissima figa stasera.>> mi sorride Juan.
<<Sei veramente bella Nīna.>> ammette Gonzalo.
Sorrido.
<<Grazie>> guardo fuori dal finestrino.
Chissà Federico.
Chissà se gli piacerò.
Eravamo arrivati e subito i ragazzi si buttano fuori dalla macchina e mi aprono la portiera.
Sorrido e scendo dalla macchina camminando velocemente per non essere investita da domande dei giornalisti e da fotografie dei paparazzi.
Entro nel palazzo.
Era decisamente imponente.
Immensi candelabri stavano al centro di tutte le stanze, una scala immensa con la moquette rossa rendeva il palazzo più lussuoso, le sale piene di tavoli rotondi con tovaglie bianche, un pianoforte vinco in mezzo ad una sala e un palco in onore della Juventus.
Poi mi giro di scatto non appena sento pronunciare il suo nome.
"Federico"
Rimango senza parole.
Era di una bellezza indescrivibile.
Smoking blu firmato Trussardi lo rendevano ancora più bello.
Se solo non fosse un segreto, gli sarei saltata addosso.
Saluta tutti i ragazzi e appena mi nota si blocca.
Come se ci fossimo stati solo noi.
Nessun altro.
Solo noi.
Mi sorride ed io, rossa in viso, gli sorrido di rimando.
<<Ale, sei venuta, sei meravigliosa!>> appoggia una mano sulla mia spalla Pavel Nedved ed io distolgo lo sguardo da Federico.
<<Oh, si! Grazie mille, anche lei è vestito bene.>> sorrido.
<<Volevo presentarti alcune persone.>>
Mentre questi uomini parlano di tutte le possibili formazioni di una prossima Juventus io cerco con lo sguardo Federico e lo trovo appoggiato al muro con un calice di Champagne.
Mi sorride e senza farsi vedere da nessuno mi indica con il capo di seguirlo.
<<Scusate un attimo, dovrei andare in bagno.>> congedo velocemente gli uomini e Pavel e cammino velocemente sulle scale dove pochi secondi fa era passato Federico.
Arrivo al piano di sopra e lo cerco dappertutto e dopo pochi secondi mi sento trascinare dentro una stanza.
<<Con tutte le camere da letto tu proprio lo sgabuzzino dovevi trovare?>> dico ridendo mentre lui mi zittisce baciandomi.
<<Dio se sei meravigliosa. Non riesco a toglierti gli occhi da dosso, anzi nessuno ci riesce e a me proprio non va di dividerti con tutti.>> lo bacio, questa volta io per farlo stare zitto.
E un battibaleno le mie mutandine erano per terra, il mio vestito tirato su ed io in braccio con le gambe attorno alla sua vita è lui dentro di me.
Mi aggrappo a dei mobili che erano nello sgabuzzino e gemo cercando di non urlare.
Un tocco delicato sulla schiena,le sue dita fredde,il mio corpo caldo, ed improvvisamente un brivido mi pervade, mi coglie di sorpresa. Comincia a farsi spazio lungo tutto il corpo,ed improvvisamente poggia la mano,aperta,su un fianco,e poi l'altra sul fianco opposto. Le fa scorrere verso l'alto,accarezzando la mia pelle con delicatezza. Improvvisamente un bacio al centro,uno a destra e uno a sinistra,e poi inevitabilmente ovunque,in modo casuale,come a dire mi appartieni.
<<Ti amo Alessia.>> ammette mentre viene.
Gemo venendo anche io.
Dio.
L'amore con lui, imparagonabile.
<<Ti amo anche io.>> lo bacio dolcemente.

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Loneliness and all
I was stuck to the spot without a friend
Alone again
And I hunger and I thirst
For some shiver
For some whispered words
And the promise to come
And you saw me low
Alone again
Didn't they say that only love will win in the end
I didn't fool you but I failed you
In short, made a fool out of you
And a younger heart
And I rage and I rage
But perhaps I will come of age
And be ready for you
And you saw me low
Alone again
Didn't they say that only love will win in the end
Didn't they say that only love will win in the end
And you saw me low
Alone again
Didn't they say that only love will win in the end
Didn't they say that only love will win in the end

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