Erano passate solo cinque ore e di dormire non ne volevo sapere.
Mi slaccio la cintura e mi alzo per andare verso il bagno.
Appena esco dal bagno vedo che l'unico sveglio era Fede.
<<Posso?>> chiedo.
Lui mi guarda e poi sorride.
<<Certo. Siediti Ale.>> si toglie le cuffie e mi guarda.
<<Sai che canzone stavo ascoltando?>>
Scuoto la testa.
<<La tua preferita.>>
Sorrido.
Josephine di Chris Rea.
Mi aveva accompagnato per tutta la mia adolescenza.
Era una canzone degli anni 70 ma comunque rimaneva più bella di tutte le canzoni di adesso.
Una cosa che abbiamo in comune.
<<A che pensi?>> mi chiede mentre mi prende la mano per giocare con i miei anelli.
<<Ti ricordi, cinque anni fa?>>
<<Ehmmm, si perché?>>
<<Quando io sono entrata al mc e tu eri lì con Veronica?>>
Annuisce senza guardarmi in faccia.
<<Beh ecco, sto pensando a quella sera. Era da tanto che non ci vedevamo...>>
Annuisce ancora.
<<E guardaci ora... siamo sempre insieme.>>
<<Dove vuoi arrivare Ale?>> finalmente mi guarda negli occhi.
Ma quegli occhi non erano per niente felici.
Apro la bocca per parlare ma non riesco a dire nulla.
Dove volevo arrivare?
<<Perché se vuoi tirare fuori il discorso è farmi sentire una merda fallo pure.>>
Ha alzato la voce, bene.
<<M-mi dispiace..>>
<<No. Non ti dispiace. Cosa vuoi da me Alessia?>>
<<Solo... stare un po' con te.>>
<<No. Adesso che non c'è Davide vuoi stare con me? Però appena tornerà, boom.
Alessia non c'è più.
Quando ho bisogno di te, se c'è Davide, tu non ci sei mai per me.>> si alza e va verso il bagno.
Lo rincorro e lo blocco.
<<Fede. Volevo solo ricordare come eravamo felici.>>
<<tu forse eri felice. Io no. Ho tradito Veronica, la mia ragazza storica. Per cosa? Per una scopata a caso? Volevi ricordarmi quanto sono stato uno stronzo sia con lei che con te? Ora lasciami stare. Grazie.>> ed entra in bagno chiudendo la porta a chiave.
Scopata a caso.
Sono stata una scopata a caso.
Scioccata torno al mio posto, vicino a Paulo che si era appena svegliato.
<<Che c'è Nīna?>> mi chiede preoccupato.
Scoppio a piangere.
Dopo essermi calmata gli racconto tutto.
Di quella serata.
Di come si era bloccato, quando mi ha visto entrare in quel Mc Donald's fuori mano.
E, per quanto lui abbia finto non fosse così, so che mi ha riconosciuto all'istante.
Il primo amore non si scorda mai e può cambiare capelli, trucco, aggiungere tatuaggi, perdere peso... è sempre lo stesso ai nostri occhi.
Lui lo eri ai miei, io ai suoi.
E per quei dieci minuti di chiacchiere insulse e risate isteriche e finte, so che siamo tornati noi.
Pallidi, stanchi, provati dalla vita e da esperienze devastanti, ma noi.
Spettri di un tempo che non trovano riposo, eppure anelano il conforto l'uno dell'altra.
E di come ho sempre creduto che ci fosse un filo rosso al mio mignolo che mi collegava alla mia anima gemella -ovunque fosse- e, essendomi illusa per un po' che fosse lui, resto convinta che ci sia ancora qualcosa a legarci.
Magari non un filo rosso -perchè la nostra occasione l'abbiamo avuta e sprecata- ma...che so un cordoncino blu o viola o verde, chi lo sa.
So che c'è e so anche che quella sua risata mi era mancata per tutti quegli anni ed ha sempre lo stesso suono.
Infanzia, dolcezza, tenerezza.
Non c'è un solo ricordo che porti il suo nome che non sia bello e malinconico.
E di come non ha mai cercato il mio sguardo diretto ed io l'ho accontentato.
Guardavo altrove, lontano, sebbene fossimo così vicini che per una distrazione avremmo potuto sfiorarci.
Sembrava silenziosamente dire "Non fare un passo, c'è lei".
Una lei che ha preso un posto che era mio e lo rispetto, perciò sono rimasta dove ero: in bilico fra il troppo vicina e l'immensamente lontana.
E poi di come, finita la serata lui mi ha cercata.
Con la scusa che doveva salutarmi come si doveva.
E lì.
Sotto casa mia, mi ha baciata.
Mi ha baciata, dicendomi che mi amava.
Mi amava da tutta la sua vita.
E di come alla fine ci siamo trovati nel mio letto a fare l'amore.
E di come abbiamo dormito abbracciati come se fossimo una di quelle coppie di innamorati.
E di come, l'indomani lui era scappato dal letto, come se fosse un playboy che non voleva nulla di serio.
<<Cioè, lui ha tradito Veronica con te?>> mi chiede scioccato.
Annuisco e mi abbraccia.
<<Mi dispiace.>>
Anche a me-----
There's rain on my window
But I'm thinking of you
Tears on my pillow
But I will come through
Josephine, I'll send you all my love
And every single step I take
I take for you
Josephine
There's a storm on my radar
But I can still fly
And you are the reason
The blue in my sky
Josephine
A life without meaning
I was walking away
In the coldest of winters
Night becomes day
Josephine, I'll send you all my love
And every single step I take
I take for you
Josephine
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Teen Fiction"E lo vorremo ancora. Forse un giorno ci innamoreremo. Ma intanto fammi tua ogni notte che passiamo insieme. Voglio sentire l'odore della tua pelle, la tua voce, il modo in cui mi pre...