Completamente - TheGiornalisti

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Federico.

Novembre.
Il mese più lungo.
Ma menomale che stava per finire.
Eravamo al 29 novembre e quella sera avremmo festeggiato le vittorie di questa stagione.
Alessia mi mancava da morire.
Ogni giorno la vedevo, sempre più bella ma anche sempre più stanca.
Aveva sempre dei lividi su tutto il corpo, lei però diceva che non sapeva del motivo, che molto probabilmente prendeva dei colpi e poi se ne dimenticava.
Ma sapevo, più di tutti, che mentiva.
Ma ormai lei non era più mia.
Io non avevo più la fortuna di poterla baciare, di poter accarezzare la sua guancia, o i suoi capelli che sapevano di lampone.
Non avevo più la possibilità di chiederle come stava.
La mia lei era di un altro.
Uno con i capelli neri, poco più alto di me, con la faccia seria che veniva a prenderla tutti i giorni alle 16:45, e mai una volta era arrivato alle 16:46.
Sempre puntuale.
E si incazzava se lei sfiorava l'orario di pochi secondi.
<<Fede? Tutto bene?>> mi chiede Cristiano mentre si affianca a me.
Continuo a tenere fisso lo sguardo su di lei.
Aveva i pantaloni lunghi neri, una felpa lunga e le stan Smith come scarpe.
Non indossava più abiti, o gonne.
Non faceva più vedere nemmeno un centimetro della sua pelle perfetta.
Cosa le stava succedendo?
<<Oh... sembra un bravo ragazzo.>> ammette Cristiano mentre mi appoggia una mano sulla spalla.
<<Vedrai che starà bene con lui.>>
<<No. Non credo. Non noti qualcosa di strano in lei? Non si veste più con una gonna o con un vestito. Non mette nemmeno più i tacchi. Lei si è sempre vestita così. Perché ora no?>> mi giro verso Cristiano dopo che la macchina è sfrecciata via velocemente.
Cristiano mi guarda attentamente.
<<Cosa vuoi dire?>> mi chiede mentre appoggia le mani sui suoi fianchi.
<<Voglio dire che c'è qualcosa in strano in questa relazione. Sembra tossica. Devo scoprire cosa c'è sotto.>> ammetto mettendo la giacca.
<<Alessia non vorrebbe.>>
<<Ma a me non importa. Io la amo.>> ammetto andandomene e poi mi blocco.
Era la prima volta che lo ammettevo a qualcuno che non fossi io.
<<Come scusa?>> chiede sorridendo Cristiano.
<<La amo si. La amo da impazzire. E sono stato un cretino. Stavamo insieme, ed era la cosa più bella che mi fosse mai capitato. Ed ora lei è di un altro. E non é più mia.>> abbasso la testa cercando di non piangere.
<<Ascolta. Io non la conosco bene quanto te, ma so per certo che non l'ho mai vista sorridere con quel tipo. Quando vede te, le luccicano gli occhi. Lei ti ama. Ne sono certo. E ora vai, scopri cosa c'è di strano in questa relazione.>> mi abbraccia e lo ringrazio.

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<<Perché mi chiedi questo?>> mi chiede Valentina mentre gioca con il cucchiaino.
L'avevo chiamata dicendole che dovevo parlarle e lei mi aveva chiesto di incontrarla ad un bar.
<<Perché è strano. C'è qualcosa che non va?>> chiedo guardandola bene.
Stava mentendo.
Non mi guardava negli occhi.
<<No è tutto okay. Solo che ultimamente è stanca, sai Bob non sta bene, abbiamo paura che sia qualcosa di serio.>> alza lo sguardo e mi fissa negli occhi.
<<M-mi dispiace... spero che si riprenderà presto.>> lei annuisce e si guarda in giro.
<<Ho mentito.>> dice a bassa voce mentre ritorna a guardarmi.
<<Non è tutto okay. Ale è stata stuprata da
Oscar, di sicuro viene ancora stuprata. Lui la picchia. Tutti i giorni. Mi ha mandato via di casa, dicendomi che sarebbe stato meglio. Sono due mesi che continuano così. Lei è sottomessa da lui. Non può più fare nulla senza il suo permesso. Ha bisogno d'aiuto.>> era in lacrime.
La mia Alessia.
Come poteva farle del male?
<<L-lei non deve sapere che io te l'ho detto. Mi ucciderebbe. Lui intendo.>> si asciuga le lacrime di fretta e si alza dalla sedia lasciando qualche banconota sul tavolo.
<<Lei ti ama. Ma se lei continuerà a mentire a tutti, prima o poi non ci sarà più.>> e mi lascia lì da solo.
Non ci penso su due volte.
Scrivo un messaggio a Vale dicendole che sarei andato all'hotel
Esco dal bar e sfreccio velocemente verso l'hotel.
Menomale che l'hotel dove stavano era vicino.
Irrompo in camera e rimango immobile.
La mia Alessia legata al letto priva di sensi.
Mi fiondo su di lui, che era sopra di lei, ed inizio a picchiarlo.
Come poteva permettersi di farle del male?
La polizia arriva e mi ferma, togliendomi da lui e lo portano via.
Guardo Alessia ancora priva di sensi.
La slego e la prendo in braccio, cercando di coprirla al meglio e la riporto a casa.
<<F-fede...>> cerca di dire ma io la interrompo.
<<Non parlare... devi riposarti.>> le accarezzo i capelli.
<<M-mi dispiace... mi perdoni?>> chiede aprendo leggermente gli occhi.
<<Non hai fatto nulla... lo sai perfettamente che sarò per sempre, completamente tuo.>>
Lei sorride e richiude gli occhi.

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Lui chi è
È un altro uomo che è impazzito per te
Ma non penso che possa dirti
Tutto quello che ti dico io
Spero che
Mi auguro di cuore che
Non ci incontreremo mai più
Per non perdere l'ultimo
Briciolo di dignità che mi rimane
Ed evitare di squagliarmi sotto il sole
Ed evitare di guardarti come un pazzo
Come un pazzo che ti vuole
Completamente
Completamente
Spero che
Mi auguro di cuore che
Ci incontreremo ancora
Perché voglio perdere
Oserai andarci sotto, maledetta
E provare robe forti nuova un'altra volta
E spararti tutto ciò che provo in faccia
Come un pazzo che ti vuole
Completamente
Completamente
Completamente
La musica che è per te di solitudine
Mi faceva impazzire
E chi se la scorda più
A me mi fa ancora male
Ma lei mi fa ancora male
Completamente
Non trovo sonno
Non trovo pace
Sento che il cuore
Va più veloce
Solo così sto tanto bene
Completamente
Non trovo sonno
Non trovo pace
Sento che il cuore va più veloce
Solo così sto tanto bene
Completamente
Non ho più fame
Lasciami bere
Baciami adesso
Anche se piove
Solo così sto tanto bene
Completamente.

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