Non Avere Paura - Tommaso Paradiso

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Era passata una settimana dalla festa di Natale. Ed ora eravamo al 30 dicembre.
<<Ale, hai preso appunti della conferenza? Vorrei che tu ne facessi parola con Maurizio.>> mi chiede Pavel riportandomi alla realtà.
Annuisco ed esco dalla sala.
<<Ale!>> mi saluta Paulo non appena entro nel campo.
Sorrido salutandolo con un cenno del capo e logicamente saluto tutti gli altri.
Tutti tranne lui.
Lui che non merita nemmeno un mio sguardo.
Colui che adesso fa il papà a tempo pieno.
Colui che ha rotto in mille pezzi il mio cuore
<<Mister, buongiorno. Mi manda Pavel per aggiornarla sulla conferenza.>> dico mentre chiudo il cappotto.
L'aria invernale si faceva sentire e il mio cappotto non serviva ad un tubo.
Perché stamattina non ho messo il mio amatissimo Woolrich?
<<Oh certo cara, dimmi pure.>> mi fa sedere accanto a lui mentre non mi degna di uno sguardo.
Continua a guardare i ragazzi che giocano e poi scrive quello che vede sul suo bloc-notes.
Bernardeschi assente. Voto 5
Strano.
Sul campo era sempre impeccabile.
Alzo le spalle.
<<Quindi? Questa conferenza?>> chiede mentre si rimette in bocca il filtro della sigaretta ormai consumato.
<<Beh... vede, hanno parlato della squadra in generale ed essendo che ormai siamo quasi giunti alla partita che tutti stanno aspettando con ansia, volevano sapere un po' se la formazione sarà uguale a come quella che c'è stata in Champions contro il Bayer Leverkusen.>> dico mentre vengo inondata dal suo profumo.
Era davanti a me mentre beveva tranquillamente un po' d'acqua dalla borraccia.
Non mi degnava di uno sguardo.
Come se fosse tutta colpa mia.
<<Non dirò nulla. La formazione la decido il giorno prima. Era tutto questo quello che dovevi dirmi? Spero di sì, devo tornare a concentrarmi sui ragazzi. Se non ti dispiace.>> mi concede alzandosi dalla panchina per poi andare verso i ragazzi in campo.
Sospiro e prendo le mie cose alzandomi.
<<Non hai freddo?>> mi chiede.
<<Sto bene.>> gli do una spallata e mi allontano ma stranamente lui mi blocca il polso facendomi appoggiare la mia schiena al suo petto.
<<Ale, mi manchi da morire.>> mi sussurra all'orecchio mordendomi il lobo.
Chiudo gli occhi.
Pelle d'oca.
E non per il freddo.
Ma per il suo contatto.
Lo odio da morire.
Ma non posso più mentire a me stessa.

<<Tu non sai, che a volte ti penso ancora e vorrei solo non averti incontrato mai e penso a tutto il male che mi hai fatto e che mi fai ancora perché non ce la faccio, non riesco a lasciarti andare, vorrei, ma forse mento a me stessa soltanto, la realtà è che non voglio dimenticarti perché sotto le tue mani, tra le tue dita, mi sono sentita bella per la prima volta, per davvero, mi sono sentita bella.
Ma non posso dimenticare quello che mi hai nascosto.>> ammetto mentre mi stacco da lui, lasciandolo lì da solo.

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<<Ale, ciao. Tutto bene?>> mi chiede dolcemente Leo mentre si mette la maglia.
Annuisco incrociando le braccia sotto il seno.
<<Fede ti ha detto di Veronica eh?>> appoggia il borsone sulla spalla e mi stringe in un abbraccio.
Annuisco e per poco non mi metto a piangere.
Ne avevo bisogno.
<<Mi chiedo solo perché non me lo abbia detto prima.>> mi stacco e lo guardo mentre andiamo verso il parcheggio esterno.
<<Perché ti ama. E pensava in un tuo abbandono, ed infatti non ha avuto tutti i torti.>> ammette mentre appoggia il bosone nel bagagliaio.
Un fiocco di neve.
Bene.
Anche la neve, adesso.
<<Ma io non l'ho abbandonato. Mi ha mentito. Ho bisogno di stare da sola e di pensare. Non posso aspettarlo sempre a braccia aperte. Mi dispiace non mi va bene. Se veramente mi amava perché non me l'ha detto immediatamente?>> chiedo quasi urlando.
<<Perché io sono venuto a dirtelo. Ma Tu quella sera hai rifiutato Davide e poi hai detto di amarmi. E siamo stati tutta la sera a letto abbracciati. Non volevo rovinare tutto.>> mi giro verso di lui.
Un altro fiocco.
Mi prende le mani e le stringe alle sue.
<<Non volevo mentirti. Non volevo nemmeno che tu lo scoprissi così. Mi dispiace davvero tanto Ale, io ti amo davvero. Voglio passare la mia vita con te.>>
Un altro fiocco.
I suoi occhi erano sinceri.
Ed io non ne potevo più.
E in un battibaleno la tempesta.
Ho sempre pensato che sia romantico baciarsi sotto la neve, come tutti i film romantici.
Un po' come Bridget Jones e Mark Darcy.
Lo bacio mettendomi in punta di piedi.
Metto le braccia attorno al suo collo e lui attorno i miei fianchi.
<<promettimi che mi dirai tutto, che risolveremo ogni problema insieme, come una coppia.>> mi stacco delicatamente da lui e lo guardo.
<<Prometto. Ora ti prego, andiamo a casa. Ho bisogno di stare sul divano o sul letto abbracciato con te.>> ammette mentre mi bacia il naso.
<<Solo abbracciati?>> chiede curioso Leo
<<Leo!>> giro la testa verso di lui del tutto rossa.
<<Dai scemo! Vai a casa e lasciaci stare, ho bisogno di queste dosi di dolcezza, mi mancavano troppo.>> dice mentre continua a baciarmi dolcemente.
Sorrido e Leo mi da una pacca sulla spalla.
<<Buona fortuna!>> e sale sulla macchina lasciandoci li, in mezzo, mentre continuavamo a baciarci.
Mi stacco lentamente e lo guardo negli occhi ancora con la mano sul suo petto.
<<Tu sei tu
il che vuol dire
che nessuno può batterti
e prendere il tuo posto
tu sei tu
e nessuno per me
sarà mai come te.>>
<<Ale, ti voglio nella mia vita.
Sempre.>>
Sorrido e mi mordo il labbro e lui velocemente mi ribacia.

Tu,
sempre tu,
ancora tu.
Perché tu non mi passi mai.


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Se mi guardi così, se mi sfiori così
Se avvicini la tua bocca al mio orecchio
Non finirà bene
Ma ti prego no, non smettere
Non smettere mai

La notte è benzina
La notte incatena
La notte è questa faccia allo specchio
E ora cade giù
Pure una lacrima
Nel frattempo sto ridendo
Sento una musica ogni volta
Che ti sto accanto quando ti perdo
E poi ci ripenso come se fosse la fine del mondo

No, non avere paura
Quando vai a dormire sola
Se la stanza sembra vuota
E se senti il cuore in gola
Non avere paura
Mi prenderò cura, io di te

Se ti abbraccio così
Se ti stringo così se
Appoggi la tua testa al mio petto
No foto no no
No tutto no no
Ci siamo solo noi
Ci siamo solo noi

Sento una musica ogni volta
Che ti sto accanto quando ti perdo
E poi ci ripenso, come se fosse la fine del mondo

No, non avere paura
Quando vai a dormire sola
Se la stanza sembra vuota
E se senti il cuore in gola
Non avere paura
Mi prenderò cura, io di te

No non avere paura
Quando a un tratto si fa buio
E la luna non è accesa
E vorresti una parola
Ma hai solo un rossetto
Mi prenderò cura, io di te

No, non avere paura
Quando a un tratto si fa buio
E la luna non è accesa
E vorresti una parola
Ma hai solo un rossetto
Mi prenderò cura, io di te

No non avere paura
Non avere paura
Quando vai a dormire sola
Non avere paura
Vorresti una parola
Vorresti una parola
Non avere paura

Mi prenderò cura, io di te.

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