Capitolo 11

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''Non sei il tipo di uomo che si stende sul filo spinato purchè gli altri lo scavalchino''.

''Io il filo spinato lo taglierei'' ''Sempre una via d'uscita,forse tu non sarai una minaccia ma ti conviene smetterla di giocare a fare l'eroe''Disse Steve ''Un eroe,come te?Sei un esperimento di laboratorio Rogers,tutto quello che hai di speciale è uscito da un'ampolla ''Replicò mio padre avvicinandosi di più .

''Metti l'armatura divertiamoci un po''. In sottofondo si udii la risata di Thor ''Siete veramente meschini e ridicoli''.

Oddio eccone un altro!

''Si una squadra''Battibeccò Banner ''Agente Romanoff puoi scortare il dottor Banner al suo...''.

''Dove? Ha affittato la mia stanza''Replicò ''La cella era solo nel caso aveste voluto uccidermi,ma  non potete...lo so c'ho già provato''.

Lo guardammo curiosi.

''Ero depresso ...non vedevo via d'uscita,così mi sono sparato in bocca e l altro ha sputato il proiettile,così sono andato avanti,mi sono concentrato sull'aiutare il prossimo,ero bravo,poi mi portate in questo circo di fenomeni da baraccone mettendo tutti a rischio,vuole sapere il mio segreto agente Romanoff...sapere come faccio a mantenere la calma''.

Intanto egli aveva preso in mano lo scettro di Loki.

''Dottor Banner''Lo richiamai ''Metta giù lo scettro.

E mortificato lo rimise al suo posto.

''Spiacente ragazzi non vedrete il mio trucchetto'' disse per poi andarsene e Natasha lo seguii a ruota.

Mentre mi allontanavo per uscire venni fermata ''Non andrai da sola''Disse mio padre mentre Steve mi guardava con aria preoccupata.

''Volete fermarmi?'' Domandai"Posso mettervi al tappeto di nuovo" Dissi "Perché di nuovo?" Domandò mio padre alzando un sopracciglio e rivolgendo un'occhiataccia al Capitano.

Improvvisamente un esplosione fece capolino e venimmo scaraventati lontano.

Fortunatamente rimasi in piedi ''Metti l'armatura'' ''Si'' disse mio padre.

***

''Vado io''dissi rispondendo all'auricolare.

Una ventola aveva avuto qualche problema, così mi ofrii di andare ad aggiustarla.

Una turbina era del tutto fuori uso,bisogna solo far funzionare nuovamente le ventole.

''Motore tre,ci vediamo là''Dissi a Steve e mio padre che annuirono.

Sospirai perché ebbi la sensazione che le cose potessero prendere una brutta piega.

Appena arrivai sul ponte vidi che gran parte era sparita o meglio esplosa.

Mio padre e Steve erano dall' altra parte.

Immediatamente mi alzai in volo e mi avvicinai alla turbina.

"Bene... Vediamo cosa c'è qui" Dissi armeggiando.

"Sistema di raffreddamento superconduttivo"  "Accedere ai motori e lavorare sulla rimozione dei detriti...".

Li indicai "Andate al pannello di controllo del motore e ditemi quali leve sono in posizione di sovraccarico" poi volai distaccandomi leggermente.

Loro annuirono.

Poi li vidi volare e saltare fin lì.

"Com'è la situazione?" Domandai "Credo sia alimentato da qualche elettricità" "Ottimo" Dissi.

Con un calcio aprii lo sportello e mi guardai attorno.

"Bene adesso sono in tanti, la prossima mossa?" Domandò Steve "Anche se sgombrassi i reattori non ripartirà senza un'avviamento a spinta" Replicò mio padre.

"Vedo se posso farlo io" Intimai "No!" Urlò Iron Man "Morgan questo è troppo per te..." Chiusi la conversazione con lui.

"Morgan se prende il via, ti ridurrai in brandelli" Disse Steve.

"Di a mio padre di invertire la polarità elettromagnetica".

"Aspettate il mio ordine" Detto questo Chiusi anche il suo canale.

Morgan Stark/1°Libro Della Serie "Super Woman"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora