Aprii gli occhi strofinandomeli e mettendomi a sedere.
Scostai la coperta e mi guardai intorno, probabilmente era sul divano della Stark Tower.
Avrei riconosciuto quel posto ovunque.
"Finalmente ti sei svegliata" Disse mio padre venendo a sedersi di fianco a me.
"Abbiamo... Abbiamo vinto?" Domandai massaggiandomi le tempie, avevo un mal di testa terribile.
"Si" "E Loki?".
"Lo riportato su Asgard" Intervenne Thor addentando una fetta di pizza.
"È bello vedervi tutti quanti" Sorrisi."Facciamo un attimo il punto della situazione... Per quanto ho dormito?"
"All'incirca due giorni" Rispose Steve camminando verso gli altri "È bello rivederti" Commentai.
"Forse neanche quello è stato un addio".
Sorrisi ed annuì.
Buttai un occhio alle vetrate, era sera.
"Morgan possiamo parlare?" Chiese mio padre "Ma certo".
"Andiamo fuori, così prendi anche un po' d'aria".
"OK".
Io e lui ci alzammo e lo seguii fuori.
Respirai a pieni polmoni "Di che cosa vuoi parlarmi?" "Per domani è stata fissata una conferenza stampa, ci saremo tutti e annunceremo al mondo chi sono gli Avengers, tu..." "Io me ne andrò domani" Risposi "Sei sicura? Perché vuoi abbandonare tutto questo?".
"Perché non è il mio mondo papà" Dissi.
Lui mi prese per le spalle avvicinandomi a sé "Guardami negli occhi Morgan, dimmi la verità e sii sincera".
"Te ne saresti davvero andata da New York durante la battaglia?!" "N-no non l'avrei mai fatto" Confessai.
"Tu sei buona, provi sentimenti e soprattutto sei umana".
"Chi ha legato con tutti qui, soprattutto con Thor?" Chiese "Io".
"Chi è riuscita a mettere al tappeto Captain America durante un allenamento?" Domandò di nuovo "Io".
"Chi ha fermato quella tartaruga gigante?".
"Hulk" Replicai "No, Bruce ha chiesto una mano a te, avrebbe potuto chiedere a Thor o Steve, ma, non la fatto e sai perché?" "Perché?" Domandai accigliata.
"Perché la tua forza è ineguagliabile"
"Hai salvato la città e non te ne rendi conto, sei su tutti i giornali e le reti locali se non un tutto il mondo" Commentò "Io avrei voluto solamente essere normale" Replicai "La normalità fa schifo lasciatelo dire" Sbottò.
Gli scappò uno sbadiglio "Forse è ora che io vada a letto" "Vieni?" Chiese "Fra un attimo" Risposi.
"Ti lascio il pass sul tavolo, se domani ti vedrò a colazione sarai dei nostri, avrai un nuovo costume potenziato... Se no, capirò che te ne sei andata ed avrai la tua normalità" Aggiunse andandosene.
Anche gli altri poco a poco andarono via, lasciandomi sola nella terrazza.
Come di scatto mi controllai i polsi per vedere se avessi ancora la tuta, ed era così.
Mi trasformai e mi alzai in volo.
"Mary?" Chiesi "Si, Signorina Stark?" Chiese lei "Quanto dista Chicago da New York?" "Esattamente 1.146,20 miglia, imposto il GPS?".
***
"Se ne è andata? Non è così?" Domandò Fury "Si... Non era destino, era una sua scelta" Rispose Tony salendo sul piccolo altare pronto a parlare al stampa.
Tossi leggermente attirando il silenzio di tutti i presenti:
"Visti gli ultimi avvenimenti posso annunciarvi che una squadra di super eroi è pronto a difendere la terra da tutto ciò che ne riterrà una minaccia".Tony venne fermato da alcune domande.
"Signor Stark crede che ci siano altri alieni?" Chiese alzandosi una giornalista.
"Non lo so Signorina Monroe" Rispose retorico lui.
e poi riprese a parlare.
Vedete, gli Avengers sono formati da persone altamente diverse fra loro, abbiamo bisogno ognuno degli altri, Ora lasciate che ve li presenti:Captain America, Hulk, Vedova Nera, Occhio di Falco ed io, Iron Man siamo...".
Venne interrotto dall'entrata di Happy che sussurrò al suo capo" Capo sua figlia è qui, devo farla entrare? ".
"Al mio segnale" Replicò felice.
"Che succede Tony?" Domandò Vedova.
Il miliardario la ignorò e continuò a parlare anche se l'arrivo della guardia del corpo aveva scatenato dei pettegolezzi.
"... Vorrei presentarvi l'ultima recluta degli Avengers, mia figlia, Morgan Stark" Disse e la porta che conduceva all'esterno.
Essa si aprii e videro la figlia di Stark risalire sul palco.
Il padre le lasciò il posto come a dire"Parla tu".
Lei si avvicinò al microfono "Salve a tutti, come già detto prima il mio nome è Morgan, Morgan Stark... Mio padre è Tony Stark o Iron Man o come volete chiamarlo e si sono l'ultima recluta del progetto Avengers" Mentre lei disse le ultime parole sorrise.
"Sapete non era in programma che io fossi qui oggi, sono sempre stata contraria a tutto questo, a sentirmi fuori posto e voler andarmene ma ogni volta non lo facevo... C'era qualcosa che me lo impediva. Sapete cos'era? Era la mia umanità... Come disse una volta un mio amico, Si parla di controllo...tutta via si cerca il caos ed è questo che noi eviteremo" Aggiunse lei finendo il discorso.
"Mi scusi Signorina Stark ma la supereroina che ha portato il missile nello spazio era lei? Perché da quello che ha detto non sembra" Chiese un Giornalista "I-io non ho mai detto di essere una supereroina ho fatto solo che... Era giusto e-e"Provò lei a balbettare.
"I-io non ero di certo una che fa l'eroina anche se... Sarebbe una cosa fantastica e strabiliante" Morgan stava dicendo molte parole messe alla rinfusa "Quindi non è lei quella che ha salvato il mondo?" Domandò un altro giornalista.
"Se fosse davvero lei, avrebbe anche un nome come lo hanno tutti gli altri" Commentò acido lo stesso giornalista di poco fa.
La ragazza rimase in silenzio per molto tempo senza fiatare.
"La verità è che... Io sono Super Woman" Disse e immediatamente la stampa in delirio si alzò per farle subito altre domande.
Fine.
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Morgan Stark/1°Libro Della Serie "Super Woman"
Fanfic1° Libro Della Serie "Super Woman" Morgan Stark è la figlia di Tony Stark, giovane miliardario, filantropo e playboy. Dal carattere temperato, ironico ed espressivo. Una notte viene sottoposta a degli esperimenti trasformandola in qualcosa che nemm...