4. Stanley (IT)

348 10 1
                                    

Y/n's pov
+ Y/n!! Devi fare una commissione per mee.
Ovviamente mia madre chiede sempre a me per queste cose, non sia mai che mio fratello faccia fatica, ma dico io, ormai ha 17 anni, è lui l'uomo di casa, non potrebbe farle lui ste cose?!
Vabbè, mi tocca.
- Ok, ora escoo, dov'è la lista?
Urlo a mia madre che è in cucina.
+ È sul tavolo nel soggiorno.
Sento dire da là, prendo la lista ed esco.
Per fortuna quando faccio commissioni posso rimanere fuori per un po'.
Sono arrivata al Mini Market, dopo aver preso il necessario vado nel reparto degli assorbenti e prendo un pacchetto, torno indietro ma noto che c'è una ragazza della mia scuola che non ho assolutamente voglia di incontrare, allora cambio direzione, appena entro in una corsia noto un gruppo di ragazzi che appena mi vedono si girano, io subito nascondo gli assorbenti dietro la schiena e li saluto anche non sapendo chi siano.
Finito di pagare tutto esco dal supermercato e vado verso il parco per rilassarmi un po' prima di tornare a casa, ma mentre cammino sento delle voci provenire da una stradina lì vicino, arrivata all'inizio della strada senza uscita vedo i ragazzi di prima intenti a fare qualcosa e altri due individui che urlano per non so cosa.
Decido di andare a vedere cosa sta succedendo e nel momento in cui arrivo lì si paralizzano tutti, io li scosto leggermente e guardo un ragazzo seduto su una cassa con una mano coperta da una garza piena di sangue.
- Hei, va tutto bene?
Chiedo riferendomi al ragazzo ferito, lui subito si gira e mi fa un sorriso, tiro fuori dal sacchetto dei cerotti che ho preso prima, ne prendo uno grande e, dopo aver tolto la benda, glielo metto sulla ferita ancora sanguinante, immediatamente uno dei suoi amici mi passa una garza che appoggio sopra al cerotto e che lego.
- Piacere Y/n.
Dico dopo aver finito, i ragazzi si presentano tutti e poi arriva il suo turno, lui si alza e mi guarda sicuro - Io sono Stanley, ma puoi chiamarmi Stan.
Questa volta sono io che sorrido.
Prima di andare via ci salutiamo tutti, a parte Stan che viene da me e mi dice che domani si incontreranno al parco, senza avere il tempo di rispondere lo vedo andare via tranquillamente.
Arrivata a casa sistemo tutte le cose comprate e mi butto sul letto a guardare il soffitto rosa pastello, dopo qualche minuto mi giro verso l'orologio e noto che sono le 20.30, non ho fame e neanche sonno, anche se sono stanca.
La mattina seguente vado a scuola come ogni giorno, ma, invece di andare a casa subito, passo per il parco per vedere se i ragazzi sono già lì.
Da lontano vedo solo una persona che, piano piano, si schiarisce e noto che e Stan, lo saluto e passiamo il pomeriggio insieme, senza nessun messaggio degli altri che fine avranno fatto?.
Il giorno dopo è successa la stessa cosa, come per il giorno dopo e anche quello dopo ancora e via così per dei mesi, oggi parte per le vacanze, mi mancherà un sacco, ma abbiamo deciso di passare questo ultimo giorno insieme.
Alla fine della giornata ci sediamo su una panchina, cade un silenzio che io definirei "orribile", per il semplice fatto che in questi momenti mi sento così a disagio che vorrei sotterrarmi.
Inizio a pensare ad argomenti di cui potremmo parlare, quando mi viene in mente che domani lui non ci sarà più, lo so, è solo per l'estate, ma mi mancherà tantissimo.
A pensare queste cose mi cade un lacrima che Stan nota subito.
+ Hei, che succede?
Mi dice con un tocco di tristezza,
- Mi mancherai, cazzo se mi mancherai Stan.
Riesco a dire ormai completamente in lacrime, l'unica cosa che sento in quel momento è il mio cuore che batte fortissimo, così forte che quasi esplode, fino a quando non percepisco la mano del mio amico che mi accarezza la guancia per poter asciugare la lacrime.
Ci guardiamo intensamente per un minuto e poi succede... lo vedo avvicinarsi, la distanza tra noi è quasi del tutto nulla, finché non ci baciamo, un bacio dolce, ma pieno di emozioni, pieno di tristezza ma anche pieno di felicità, tutta la felicità che ci siamo dati l'un l'altro per tutti questi mesi.
Quando ci stacchiamo noto subito il suo sguardo diventare cupo.
+ Anche tu mi mancherai t/n.
Lo sento dire mentre una lacrima riga anche il suo volto.

Il giorno dopo
È ora... È il momento tanto temuto, ora deve andare, ci abbracciamo per un lungo tempo.
Lo vedo allontanarsi dentro alla macchina piena di valigie che coprono il finestrino.
Spero che quest'estate passi in fretta, solo per rivederlo, solo per riabbracciarlo e, magari, anche baciarlo ancora.

Spazio me
Eccomiii, ve lo avevo promesso, no?! Ecco qui per voi questo IMMAGINA nuovo di zecca🥰 ovviamente spero vi piaccia, scusatemi ancora per l'accaduto 😅 mi dispiace un sacco, spero di aver rimediato con questo capitolo.
Detto questo sono le 3.12 ( lo so, non dormo mai🤷) quindi vado a dormire.
𝔾𝕠𝕠𝕕𝕓𝕪𝕖 𝔾𝕠𝕧𝕟𝕒𝕤

IMMAGINA FANDOM Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora