Lacrime D'amore ¦ TAETEN

1

Stavo ancora subendo quei pugni.
Quei calci.
Quelle parole usate per insultarmi.

Jaehyun «Che pensi di fare ora, eh frocetto?»

Mi diede un calcio dritto sotto le costole e io feci un gemito acuto mentre

Johnny «ma ti sei visto? Sembri un sacchetto di plastica»

Un'altro calcio... un'altro alla lista...

Mark «pff fai schifo femminuccia!»

E un'altro...

Mark «guarda come sei magro, sei tutto pelle e ossa»

Un'altro...

Jaehyun «ma chi ti caga!»

Uno sputo in faccia e una faccia che mostrava disgusto...

Johnny «pensi ai chili di troppo? Guarda come sei magro, ti spezzo come un grissino»

Un'altro calcio...

Mark «ma perché non muori?»

Un'altro...

Jaehyun « ma perché pensi così tanto alla scuola? A che ti serve? Hahahahhaha»

Un'altro ancora...

Stavo ancora soffrendo...
Per colpa loro... no... era colpa mia...

Per il mio aspetto esteriore...
Per la mia poca altezza...
Per la mia pelle lattea...
Per i miei capelli corvini...
Per il mio impegno nello studio...
E per il mio orientamento sessuale...

Sentivo che il sangue usciva ormai a cascate. La mia pelle sempre più pallida... sentivo freddo ma il dolore si stava affievolendo... come la mia vista.
O semplicemente stavo svenendo.

Dopo essersi fatti una bella risata se ne andarono. Lasciandomi lì... in quel bagno della scuola... per poi aspettarsi... che sarei morto.

Ma io avevo la testa dura.

Non avevo autostima.
Non credevo in me.
Non pensavo di essere chissà chi.

E potevono farmi tutto.
Ma bastava che io non morissi...
Anche se questo mi portava ad altro dolore, inflitto da quelle persone.
Potrebbe sembrare masochismo.
Ma semplicemente non volevo morire... ma non mi potevo difendere.

Il mio corpo abbastanza magro, non poteva competere con i muscoli dei miei "bulli".

Piano piano mi rialzai, e zoppicando come uno zombie, percorsi il corridoio.

Avevo paura che qualcuno mi vedesse.

Volevo solo ritornare a casa.

Ed era vuoto.

Nessuno poteva aiutarmi.

Erano ormai le sette di sera.

Ormai a scuola "non c'era più nessuno".

Mentre ero per strada pensai a quello che mi avevano fatto... mi avevano davvero pestato per tre ore?