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Stappai il disinfettante con i denti e presi un pezzo di cotone. Lo impregnai del liquido verde e lo tamponai piano piano sulla sua ferita. Stringeva i pugni e soffriva. Pensai che se avessimo iniziato a parlare si sarebbe distratto dal dolore. Mentre continuavo a disinfettare e lavare la ferita dal sangue pensai a cosa potessi chiedergli.

"Come ti chiami?" Dissi senza degnarlo di uno sguardo. Sono sempre stato così.

"Taeyong"

Taeyong... è un bel nome

"Io sono Chittaphon" Lo sentì ridacchiare leggermente. Sorrisi leggermente.

"Il mio nome ti diverte?" Dissi con tono divertito.

"È un bel nome" Non so perché... non avevo mai provato una cosa del genere. Forse era imbarazzo non so. Le mie guance si colorarono di un leggero rosso e io lo sentì. Cosa strana, perché non ero mai arrossito con nessuno.

"Ok... quanti anni hai piccolo?"

Piccolo

Rabbrividì a quel nomignolo. Mi aveva affibbiato un soprannome a me nuovo. Nessuno mi aveva mai chiamato così. Non so perché quella semplice parola mi fece rabbrividire in quel modo.

"Ho 18 anni... tra due mesi..."

Molto probabilmente Taeyong pensava che fossi carino. Anch'io lo avrei pensato. Non sorridevo spesso e lì, con lui, non potevo farne a meno. Facendomi completamente ignorare in fatto che si trovava in una brutta situazione.

"Io ne ho 19" Non mossi ciglio. Il sangue era molto di meno e riuscì un poco a pulire la ferita. Il mio sorriso scomparì. Non proferì parola per tutto il tempo dopo e lo ringraziai mentalmente. Non ero abituato a sorridere o ad imbarazzarmi in quel modo. E nemmeno di iniziare una conversazione. Era tutto "nuovo" per me. Era strano. Nessuno mi faceva sorridere. Sentivo i suoi occhi fissi sulla mia faccia neutrale. Mi fissava con insistenza sperando che io lo guardassi.

"Ce la fai a metterti seduto?" Provò ad alzarsi a sedere e ci riuscì, reggendosi con le braccia in dietro. Presi i lati della sua maglietta e la abbassai lentamente, avvicinandomi di più al suo collo per farla scendere. Sapevo che il mio respiro sbatteva sulla sua clavicola. Lo sentivo. Lo vidi chiudere gli occhi e rilassarsi. Quando la maglietta scese del tutto girai la testa, facendo scontrare il mio respiro con il suo collo. Guardai la sua faccia perfetta, era veramente un ragazzo bellissimo. Il suo profumo da uomo mi mandava in pappa il cervello.

Mi risvegliai allontanandomi da lui. Presi il rotolo con le bende pulite e lo srotolai.

"Ti è piaciuto guardarmi?"

Lacrime D'amore ¦ TAETEN Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora