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Quando finì di lavargli i capelli uscì dal bagno senza dire nulla. Lasciandolo lavare da solo.

Andai fuori sul balcone. La città da lassù era bellissima e il vento mi scompigliava i capelli. Faceva freddo e l'umidità della mattina mi accarezzava la pelle. Non sono mai stato un tipo freddoloso e mi piaceva quel freddo accompagnato da un flebile vento. Presi tra le dita la collana che mi aveva regalato mia madre. Era una di quelle collane strette che ti trovi poco sotto la gola. Era bellissima. Era fatta da un cordino nero e una palla di vetro con dentro un soffione. Guardavo le piccole persone che camminavano sotto di me. Ognuna di quelle persone aveva una vita, una famiglia, una storia.

A volte giudichiamo senza sapere nulla della gente. Io ancora oggi non sono un santo ma prima non giudicavo. Ma perché non me ne fregava un cazzo. Le persone accanto a me erano più estranee del mio stesso corpo. Non mi è mai piaciuto. Taeyong continua ancora oggi a dirmi che sono bello e che lo ero pure anni fa. Forse si fa di qualcosa e io non lo so.

Probabile.

Mentre guardavo il sole alzarsi sentì delle braccia avvolgermi la vita. Non mi girai, sapevo già chi era. Non mi spostai. Mi piaceva così tanto il suo calore, eppure non mi era mai piaciuta la skinship. Odiavo le persone che mi toccavano ma con lui era tutto così rilassante.

"Fa freddo..." sussurrò nel mio orecchio.

"Mi piace il freddo" dissi con tono di ghiaccio.

"Davvero?"

"Si" strinse ancora di più la mia vita.

"E se ti scaldo un po'?"

"Scollati!" Gli diedi una gomitata e lo feci allontanare da me, ma appena mi girai mi accorsi dell'errore che avevo fatto.

Taeyong era a terra in una pozza di sangue.

Gli avevo dato... una gomitata in pancia... e forte...

Caddi in ginocchio accanto lui.

"Oddio ti prego scusami" iniziò a gemere dal dolore e le mie mani iniziarono a tremare.

Corsi a prendere le cose per medicarlo e mi schiantai a terra accanto a lui. Mi feci male alle ginocchia ma non me ne poteva fregare di meno e iniziai a medicarlo.  Trenta minuti dopo era tutto a posto, Taeyong era a riposare ad occhi chiusi sul divano e io stavo seduto su una sedia alta del bancone della cucina. Avevo la testa fra le mani e stringevo i miei capelli.

"Che cosa ho fatto..."

Lacrime D'amore ¦ TAETEN Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora