41. Martimonio

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Il suo sguardo fisso sugli sposi, che ballavano al centro della sala, i loro sguardi uniti come due calamite, incapaci di distogliersi, uniti non dalla forza magnetica, ma semplicemente dall'amore, nel quale lei aveva smesso di credere dopo essersi lasciata con Ron. O, almeno, aveva smesso di credere nel VERO amore, nell'anima gemella, perchè nel mondo siamo 7 miliardi di esseri umani e non c'è alcuna possibilità di trovare il nostro pezzo mancante. Platone aveva diffuso la teoria della mela: ognuno di noi è una metà di una mela, e la nostra anima gemella è quell'altra metà con cui riusciremmo a formare la mela perfetta. Pressoché impossibile. Ma forse si sbagliava.

Una voce la distolse dai suoi pensieri, o meglio una canzone, o più specificatamente, il suono di pianoforte, l'inizio della sua canzone preferita: "Writings on the wall".
Iniziò a cantarla nella sua mente, seguendola con il labiale, ma non distogliendo nemmeno per un attimo lo sguardo dai suoi due migliori amici, Harry Potter e Ginny Weasley, intenti a danzare sulle note della sua canzone.

Un'ulteriore voce, questa volta familiare, interruppe le sue riflessioni. Si voltò per dare un volto a quella voce già sentita, e si stupì non poco nel trovarsi di fronte niente popò di meno che Draco Malfoy.

"Mi concederestì questo ballo, Granger?"

La ragazza rimase basita all'udire quella proposta non poco indecente, per i suoi gusti.

"Tu che ci fai qui?" recitò Hermione cercando di mantenere la calma.

"I due coniugi mi hanno invitato, credevo te lo avessero detto" rispose Malfoy.

"No, non me lo avevano riferito" disse la Granger abbassando di poco il tono della sua voce.

"La mia domanda era un'altra, e comunque la canzone sta per terminare, hai intenzione di concedermi questo ballo?" Disse lui accennando un piccolo sorriso e facendole un quasi impercettibile occhiolino.

"Il motivo per cui dovrei farlo?" Chese lei.

"Non preoccuparti Granger, vieni, e poi ti spiego" rispose Draco allungandole la mano.

Dopo qualche secondo lei si alzò senza usufruire dell'aiuto del giovane e mostrando il suo favoloso abito bordeaux, lungo fino ai piedi, con un profondo scollo, e insieme si avviarono verso il centro della sala.

Una volta arrivati lui posò le mani sui fianchi della ragazza ma prima porto le mani di quest'ultima sul suo collo e insieme iniziarono a muoversi lentamente seguendo il ritmo della canzone.

Hermione continuò come indifferenza a seguire il testo della canzone con il labiale, indisturbata dalla presenza del biondo.

Dopo poco Draco interruppe il silenzio con una frase che lasciò nuovamente sconvolta la ragazza:

"E comunque nel caso tu volessi poggiare la testa sulla mia spalla, stai tranquilla che non mordo"

E prendendo coraggio lei fece quel passo un po' troppo avventato.

Continuarono a dondolarsi elegantemente fino al termine dalla canzone, ma prima che quel momento "magico" tra i due finisse così, all'improvviso, lui le sussurrò all'orecchio:

"Ti va di essere amici, Granger?"

Lasciando di stucco la ragazza, che aveva avvertito dei brividi salire lungo la schiena, per la terza volta, in soli 3 minuti.

"Vedremo, Malfoy" rispose

Lasciandolo in mezzo alla pista da ballo, da solo, e ritornando a sedersi dov'era appena 5 minuti prima, come se nulla fosse accaduto, ma in realtà, qualcosa era cambiato.

~~~~~~~~~~~Spazio autrice~~~~~~~~~~

Scusate se ho cambiato la canzone nel capitolo ma dopo, andando a leggere il significato era poco adatto all'occasione....

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