50. La Bella e la Bestia (2)

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"Emma, cosa ci faceva con Tom Felton?"

"Che sia nato qualcosa tra di loro?"

"Che rapporti ha con l'attore del celebre Draco Malfoy?"

Erano queste le solite domande che, molto frequentemente, venivano poste ad Emma non appena i paparazzi la beccavano a chiacchierare tranquillamente con il suo caro amico.

E lei cordialmente rispondeva: "Siamo solo amici" abbattendo le aspettative dei paparazzi ma soprattutto di moltissimi fan. Una scusa banale, praticamente scontata, lei lo sapeva, ma questo era ciò che provava per Tom; solo affetto che, nel corso degli anni, si era notevolmente intensificato grazie alle loro uscite e ai loro viaggi.

Quella serata, nonostante tutto, terminò nel migliore dei modi e la Watson non poté fare altro che essere soddisfatta della sua recitazione nel live action.

Tornò nell'hotel dove pernottava e, dopo essersi sistemata per la notte, guardò quella bellissima rosa rossa che le aveva gentilmente regalato Tom, che era riposta momentaneamente su un mobile. Un sorriso le sbucò sulle labbra e, contemporaneamente, fece sì che la sua mente vagasse indietro nel passato, facendole ricordare della sua piccola/grande cotta per quel ragazzino biondastro dagli occhi glaciali. Un minuscolo brivido le percorse la schiena.

"Perché succede questo?" Si domandò Emma ingenuamente.

Anzi, in un certo senso era consapevole che quei brividi fossero causati dai suoi ricordi; e tutto ciò la scosse leggermente, poiché fu come se all'improvviso avesse ripreso a provare quell'amore adolescenziale.

Scosse la testa, risvegliandosi dai suoi frivoli e insensati pensieri, e decise di coricarsi nel suo letto dove, ad attenderla, c'erano le braccia di Morfeo, pronte a farla sprofondare in un sonno senza sogni.

~~

Passò qualche giorno ed Emma prese una decisione piuttosto significativa per lei: andare a trovare Tom, prima della nuova premiere, nella sua casa in California.

Fu accompagnata in quel posto da un autista e cercò in tutti i modi di passare inosservata, cosa che quel giorno stranamente le riuscì. Dopo aver suonato al campanello della dimora fu aperta dall'attore in persona che la invitò ad entrare frettolosamente.

"Ma guarda chi si è degnata di venirmi a trovare" disse sorpreso Tom stringendola forte a sé.

Emma non lo avrebbe mai ammesso; ma in quel momento il suo cuore aveva fatto una capriola, e la cosa più sconvolgente era che la causa di tutto era un futile abbraccio!

"Ci tenevo a rivederti perché tra qualche giorno ho un'altra premiere" disse l'attrice staccandosi tristemente da quel gesto d'affetto.

"Sta tranquilla che filerà tutto per il verso giusto" la incoraggiò raggiante lui.

"Lo spero"

Tom si accorse del tono leggermente abbattuto dell'amica e le chiese se ci fosse qualcosa che non andasse, così lei gli rispose che avrebbe preferito parlare con lui riguardo alcuni argomenti.

Felton sembrò quasi confuso e preoccupato da quella sua risposta e decise di farla accomodare in soggiorno sul divano di pelle nero.

Iniziarono a discutere delle problematiche riguardanti il loro lavoro che, in quel periodo, stavano causando molto stress alla Watson.

"Vedrai passerà tutto non appena finirà. So che viaggiare può risultare stressante in questo periodo, ma sono sicuro che tutto si sistemerà" disse sincero Tom "e poi ricordati che hai me al tuo fianco"

Emma avrebbe risposto con una semplice risata imbarazzata, se non fosse stato per il suo sguardo posato sul viso dell'uomo che sedeva al suo fianco: i suoi occhi color ghiaccio riflettevano l'emozione che in quel momento provava e trasmetteva a sua volta a lei.

La felicità e un leggero imbarazzo.

Ma non era un imbarazzo smisurato, incontenibile poiché si ripresentava delicatamente sulle sue gote sottoforma di rossore e non andava a segnare la sua espressione in modo ancora più smielato.

Ne rimase incantata.

"C'è qualcos'altro che ti turba Emma?" Esordì Tom ritornando ad essere pensieroso.

La donna rimase ancora in silenzio.

"Emma...io per te ci sono" chiosò quasi sussurrando Tom prendendole una mano e incominciando ad accarezzargliela.

Fu lì che capì tutto. Fu lì che probabilmente concepì il pensiero di non aver fatto nascere, ma di aver "dissotterrato" i suoi veri sentimenti nei confronti di Tom; e, seppur stesse rischiando tutto, decise di compiere un atto davvero sfrontato, inaudito: poggiò per pochi secondi le sue labbra su quelle di lui per poi staccarsi e girare di scatto la testa dal lato opposto rispetto alla sua posizione.

Era pronta ad aspettarsi di tutto. Sapeva di essere stata una stupida a compiere un gesto del genere, ma i sentimenti avevano preso il sopravvento e il suo cervello era in modalità offline.

Però si stupì quando due dita si poggiarono sul suo mento facendole girare il volto nell'altra direzione.

"Sai perché sono un principe e non una bestia?" Disse infine Tom dopo che avevano passato interminabili secondi a fissarsi negli occhi.

"N-no..." rispose Emma un po' intimorita dall'eventuale piega che avrebbe preso la conversazione.

"Perché sono già innamorato della mia Belle e non vedo il bisogno di utilizzare una maledizione per farmelo capire" concluse Tom ridendo dolcemente e facendo corrispondere le sue labbra con quelle di Emma.


Ella_tody15

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